Union Riviera Rugby, buona la prima uscita: il bel
confronto con Biella.
Sabato ultimo scorso, con
inizio alle ore 19.00, il rinnovato parco giocatori della Union Riviera Rugby
ha goduto del battesimo del fuoco (perché giocare è un piacere) in un’accesa amichevole
con il Biella Rugby. I lanieri sono scesi in Liguria in forze, con una parte
del gruppo impegnato a Genova con il CUS, squadra di serie A, senza demeritare.
L’altro gruppo, composto di giovani così come di elementi esperti, si fa la sua
gita consapevole in Riviera, come la precedente stagione. Biella è, a suo modo,
un modello da seguire e gli scambi tra le società ligure e piemontese sono
forieri di sviluppi nel tempo.
(da sin. Luigi Ardoino e Massimo Zorniotti)
Il progetto di franchigia provinciale Union
Riviera Rugby sembra segnare il passo quest’anno, anche se a livello giovanile
si stanno affinando le collaborazioni tra Imperia, San Remo e Vallecrosia.
L’emorragia di giocatori ponentini verso i comodi lidi monegaschi non impedisce
il ritorno di qualche “mostro sacro” che ha scritto la storia del rugby
ponentino: Pozzati, Semeria, De Masi. Gente che ora ha famiglia, che ha studi
professionali, che è rugbista vero e non solo “giocatore di rugby”. La Union si
presenta con un carico di lavoro atletico nelle gambe non da poco e con ovvie
defezioni, soprattutto tra i tre quarti, per motivi più che legittimi…almeno un
battesimo è complice, ma si confida che oltre alla nuova infermeria e alla
nuova palestra gli spazi sociali potrebbero avere anche una cappella per questo
genere di eventi. Il veterano giocatore padre don Klaus Warns sarebbe già
pronto ad officiare. Venendo alla partita, si lavora su tre tempi di venti
minuti, agli ordini del signor Luigi Ardoino, presidente di Imperia Rugby, ma
anche arbitro di rare capacità.
(il pilone/talloneur Barbotto, nel centro con l'ovale, punto di riferimento per il pack rivierasco - foto di Claudio Valente)
I minuti iniziali sono interpretati con grande
piglio dai locali: Barbotto apre le acque come suo solito. Alzerà bandiera
bianca solo al 38mo. Si notano subito due dati: la gamba è ancora sotto
preparazione e il sostegno ritarda un po’. Peraltro si intende giocare alla
mano e le persone per farlo ci sono. Non si logora la mischia, che ha in Franzi
un leader onesto, in Barbotto la sicurezza, in Moschetta il nuovo che avanza.
Il piano di gioco non prevede azioni scriteriate. Un tentativo di drop abortito
non piace alla panchina, che ulula. Qui ci sono i tecnici Pallini e Castaldo,
con quest’ultimo in veste di giocatore illuminante quando serve e di chioccia
per i numerosi under 18 pronti al grande salto. Pallini, che ha un
riconoscimento di allenatore di II livello, cosa non facile, smuove il
personale delicato aplomb allo scopo di ringhiare ordini. E la
nave va, direbbe Fellini. Le mete di Gandolfo, ala di lungo corso, giunto al
rugby tardi e per passione, ma sempre utile quando serve o di Trucco, sono mete
delle ali. La cosa fa capire che la palla gli arriva, pulita, la trasmissione è
buona e così l’insidia per gli avversari si moltiplica. Anche Delbecchi, da
centro, segna e così Barbotto.
(Alessandro Castaldo, allenatore giocatore dell'Union Riviera)
Ma per lui è abitudine. I dati positivi sono
legati al ritmo partita, che è stato alto e che ha permesso di essere vicini ai
tempi del campionato. Nel finale ci sono stati molti cambi e quindi maggiore
difficoltà di lavorare sul piano di gioco. Alcuni giovani corsari hanno
rafforzato Biella creando continuità di gioco, ma piace ricordare che un esile
under 18, figura comunque in crescita, quale è Braccini, è andato in meta.
Estremo naturale, studioso di poche parole e di apparizione improvvise molto
britanniche, un gioco un po’ alla Mike Brown quando slalomeggia imprendibile.
Anche lui è un futuro presente. E ora sotto con gli allenamenti, il problem
solving e lo studio degli errori, perché se la Union ha messo
cinque mete, Biella ne ha messo quattro. In ogni caso gran finale con il terzo
tempo e la riunione conviviale in Club House dove Giorgio e Mauro hanno
preparato le consuete leccornie. Da segnalare un pubblico notevole: il rugby ad
Imperia è una realtà importante, è il caso che qualcuno se ne accorga.
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