venerdì 19 maggio 2017

Gran Sasso, il bilancio di un anno lunghissimo ma ancora una volta positivo.
49 punti in venti partite, senza poter mai abbassare la tensione, in una delle stagioni più lunghe ed intense da quando la Gran Sasso rugby è in serie A, questo il bilancio di un anno difficile, nei gironi forse più equilibrati del campionato cadetto, basti pensare alla rugby Capitolina, retrocessa in serie B dopo aver conquistato ben 47 punti tra fase territoriale e nazionale.

A tracciare un resoconto del campionato è il direttore generale dei grigiorossi Pierfrancesco Anibaldi, che dal quartier generale a Villa Sant’Angelo sintetizza così l’anno sportivo appena trascorso: “È stata una stagione non troppo fortunata per i tanti infortuni patiti nella prima parte del campionato e per gli impegni extra rugbistici che hanno impedito ad alcuni giocatori di dare alla squadra l’apporto che avrebbero voluto.

 Per noi – continua Anibaldi – questa era un’importante stagione di transizione, dopo tre anni di play off abbiamo provato anche l’esperienza del girone retrocessione e alla fine siamo comunque soddisfatti del risultato e del fatto che tutti quanti coloro che sono stati chiamati in causa hanno dato il migliore apporto che potevano, fino alla fine. Guardando al futuro, la società è al momento impegnata a definire il budget a disposizione per la prossima stagione, per poter poi contattare giocatori e collaboratori con proposte certe, come siamo soliti fare ogni anno”.È contento anche Francesco Iannucci, che ha guidato lo staff tecnico coadiuvato da Stefano Ciancarella, Edoardo Vaggi e dal preparatore atletico Stefano Pietropaoli: “Ringrazio la società per l’opportunità che mi ha dato – esordisce – è un club che investe nella formazione dei tecnici e crede nelle persone, questa è una dote che può fare la differenza su un progetto a lungo termine. Stiamo facendo un bilancio con tutto lo staff, ma sono soddisfatto di come abbiamo stimolato l’apprendimento dei giocatori in rapporto al progetto tecnico e abbiamo ricevuto in cambio una solidità mentale e attitudinale senza pari nell’ultima parte della stagione”. Iannucci ha lavorato anche come trait d’union tecnico tra la Gran Sasso ed il Sambuceto Rugby, società gemellata con la quale si sta sviluppando dal 2009 un progetto comune e per la quale è il presidente Antonio Angelone a parlare del lavoro svolto: 
“Abbiamo cercato di fare il meglio con tantissimo impegno, per far sì che tutti ragazzi in rosa avessero la possibilità di allenarsi ad alto livello, la squadra che milita in serie C ha conquistato una non facile salvezza, l’under 18 è ancora impegnata nelle fasi nazionali del campionato, dopo aver vinto il girone interregionale con 20 vittorie su 20 partite giocate. La nostra giovanissima under 16, i cui componenti sono in gran parte al primo anno, ha affrontato il competitivo campionato elite, mentre l’under 14 ha giocato in diversi tornei per 23 settimane complessive, numeri da squadra seniores. Non vanno dimenticati poi i debutti in serie A dei nostri due giocatori, appena diciottenni, Di Febo e Pompeo”.

Scampoli di fine stagione e qualche giorno di riposo per tutti dunque, prima di ricominciare con la voglia e l’entusiasmo di sempre.

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