venerdì 5 marzo 2021

RUGBY NOVI - Alessandro Vernetti ricorda Ivo Raiteri, un grande del rugby, ex Azzurro che tanto ha dato alla palla ovale!

 

Lo conobbi nella primavera del 1980, io ero un 16enne sciatore portato al campo da un compagno di scuola, erano i primi allenamenti di quello che poi sarebbe diventata la prima squadra dell’Unione Sportiva Rugby Novi.

(L'indimenticato IVO RAITERI è il primo da sin.)


Ci allenavamo al sabato pomeriggio in un triangolo di prato ai margini dell’Ippodromo Romanengo. Sui primi questo omone, con le spalle quadrate, l’aspetto burbero e la colorita parlata mandrogna mi fece un po’ di paura, ma dai suoi occhi sprizzava una passione ed una bontà d’animo che poche volte ho rivisto…

   (in foto Alessandro Vernetti allenatore/factotum Rugby Novi durante un allenamento ad inizio stagione)

Lui ci allenò, ci insegnò e ci portò alla prima partita, Novi Rugby contro Cuneo, ottobre 1980, fu vittoria…..incredibile, negli spogliatoi lo vedemmo ridere e piangere, persona vera, unica.

Di lui ricordo un paio di episodi, in quel tempo era agente di commercio per un produttore di mezzi sollevatori, la Lugli, girava per tutta Italia ma immancabile il venerdì sera si presentava al nostro allenamento. Seconda stagione, ci alleniamo per ben 45 minuti dentro il rettangolo dello Stadio Comunale, un prato perfetto, Ivo in doppiopetto blu, camicia azzurra, cravatta e soprabito di pelle….stavamo placcando, ma non era soddisfatto dell’impegno, si leva il soprabito e invita il nostro mediano di mischia, oggi medico sociale dell’asd Rugby Novi, a placcarlo, dopo due goffi e morbidi tentativi ed altrettante invettive il nostro 9 si lancia e lo placca con forza….Ivo cade a terra, camicia sbrindellata, bottoni ovunque giacca infangata e quando ci si aspettava un cazziatone epico, “Brav fanciot, così si placca” e pacca sulla spalla…..

     In più tarda età, quando dopo una decina di anni dalla chiusura della vecchia società stava sorgendo quello che è oggi l’asd Rugby Novi, lo invitammo a vedere una partita, senza dirgli che avrebbe trovato gran parte di quei non più ragazzi che aveva allenato 30 anni prima e li gli consegnammo una maglia della prima stagione autografata da tutti gli atleti che eravamo riusciti a scovare. Raramente mi è capitato di vedere un uomo tanto felice ed emozionato, piangemmo e passammo un pomeriggio indimenticabile.

A distanza di tanti anni, io faccio l’allenatore, ormai da quasi 20 anni, un caro amico Alessandrino, anche lui discepolo del grande Ivo un giorno mi fece un complimento per me magnifico, mi disse “ tu sei l’erede di Ivo. Passione rugbystica allo stato puro”

Alessandro 3

E grazie a lui, a 41 anni di distanza, inseguiamo ancora un sacco di vento!



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