LA FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY CAMBIA IN CORSA LA
NORMA AL CENTRO DEL RICORSO PER LA RIAMMISSIONE DELLA CANDIDATURA DI ELIO DE
ANNA ALLA PRESIDENZA
LA STESSA REGGE L’IMPIANTO SANZIONATORIO DEGLI
ORGANI GIUDICANTI DELLA FIR E DECRETA L’ESCLUSIONE DALLA COMPETIZIONE
Elio De
Anna: «Una norma studiata ad hoc e voluta durante la campagna
elettorale conferma la fondatezza della mia legittima riammissione»
Treviso,
5 marzo 2021 – Rugbysti per Sempre denuncia
l’oscura operazione di modifica della
normativa impugnata nei ricorsi per la riammissione della candidatura alla presidenza della FIR di Elio
De Anna. Un’azione in
piena campagna elettorale che, per contenuto e tempistiche ad
orologeria, solleva fondati dubbi sulla trasparenza
dell’operato della FIR e sulla necessaria equidistanza che dovrebbe
garantire a tutti gli attori coinvolti.
Il
Consiglio Federale (CF) della FIR ha provveduto alla modifica dell’articolo 12 del
Regolamento Organico (RO) – documento pubblicato sul proprio
sito internet e diffuso alle società sportive lo scorso 26 febbraio
– conferendo un impianto sanzionatorio che, fino ad allora, non
possedeva l’articolo 41 dello Statuto Federale (SF).
Tale azione conferma nei fatti le tesi della difesa
di De Anna.
Ciononostante il Tribunale Federale (TF) (19 febbraio) e la Corte Federale
d'Appello (CFdA) (26 febbraio) avevano rigettato i ricorsi
presentati, giudicando infondate le motivazioni apposte.
I FATTI
La candidatura di Elio De Anna alla
presidenza della FIR è stata dichiarata
inammissibile dalla Commissione Verifica Poteri (CVP) in
data 8 febbraio in quanto «hanno sottoscritto la presentazione
12 tecnici rispetto al massimo consentito di 10: art. 41, comma 1, lett. a)
dello SF».
Pur riconoscendo il vizio formale del deposito, è parso sin da subito evidente che la massima sanzione comminata non fosse suffragata dal regolamento vigente, nel quale non era prevista alcuna pena – tantomeno la più severa – nel caso di eccedenza di schede a sostegno presentate. Proprio su questi aspetti verteva il primo ricorso presentato da Elio De Anna al TF, prontamente respinto il 19 febbraio. La motivazione dei giudici insisteva sull’assenza di qualsiasi ragionevole dubbio interpretativo circa la tassatività del rispetto dei numeri di schede depositate.
Anche
il respingimento del secondo
ricorso presentato alla CFdA, datato 26 febbraio, ribadiva quanto già
affermato in precedenza, ovvero che le due normative di riferimento fossero
esaurienti, così come la sanzione in caso di mancata ottemperanza dei limiti
numerici di deposito.
Ciononostante,
tre giorni prima, la FIR riceveva parere positivo dal CONI sulla
richiesta di modifica del RO. Variazioni che la FIR presentava al
Comitato Olimpico in forza di delibera del CF datata 15 febbraio
2021.
Occorre, a questo punto, ricostruire cronologicamente il susseguirsi degli eventi:
31/12/2020: il CF della FIR (Provvedimento 186) delibera,
su relazione del vicepresidente Saccà, la modifica dell’articolo 12
del RO per la difformità dei termini temporali in tema di
deposito delle candidature tra Organi Federali Primari ed Organi
Federali Territoriali;
01/02/2021: presentazione della candidatura De Anna nei termini,
redatta su moduli della FIR;
08/02/2021: la CVP dichiara inammissibile la candidatura De Anna per
eccesso di 2 firme dei tecnici (12 rispetto al massimo consentito di
10: art.41, comma 1, lett. a) dello Statuto);
12/02/2021: deposito del ricorso De Anna al TF della
FIR avverso la sua esclusione;
15/02/2021: il CF della FIR (Provvedimento 16) delibera ulteriore modifica dell’articolo
12, comma 1, del RO sempre in tema di uniformità dei termini
temporali (e nulla
altro) dei depositi delle candidature e il relativo testo
definitivo da sottoporre all’approvazione del CONI;
19/02/2021: rigetto del ricorso De Anna del Tribunale Federale della FIR; il
Segretario generale della FIR trasmette una nota al
CONI per la prescritta approvazione ai fini sportivi delle
modifiche al RO deliberate dal CF;
21/02/2021: il CONI riceve nota del Segretario generale della FIR per la
prescritta approvazione ai fini sportivi delle modifiche al RO deliberate dal
CF;
22/02/2021: deposito dell’appello De Anna alla CFdA della FIR avverso la sua
esclusione;
23/02/2021: il CONI approva (Deliberazione 33) le modifiche al RO deliberate
dal CF della FIR;
26/02/2021: la CFdA della FIR, uniformandosi alla decisione del
TF, rigetta il secondo ricorso richiamando la doverosità del
pedissequo rispetto dei «limiti quantitativi» di firme di presentazione.
Sempre
lo stesso giorno viene recepito, pubblicato sul sito federale
(Sezione «Albo federale» in home page di www.federugby.it)
e inviato alle società sportive italiane il RO aggiornato. Il
nuovo testo dell’articolo 12 deliberato dalla FIR
non riguarda più solo esclusivamente l’uniformità delle scadenze
temporali di deposito – come discusso nei precedenti CF e sottoposto al vaglio
del CONI – bensì rende precisa e inequivocabile l’inammissibilità di una
candidatura che presenti un numero di firme eccedenti le quote indicate nell’articolo 41
dello SF.
Riportiamo di seguito la norma nelle
due versioni:
Art. 12
(valido fino al 26 febbraio 2021): «I candidati a cariche elettive degli Organi Federali Centrali e Territoriali devono far
pervenire alla CVP, a pena di inammissibilità, quaranta giorni prima della data fissata per l’Assemblea, la
loro candidatura su appositi moduli predisposti dalla FIR sui quali dovranno essere apposte le firme di
presentazione richieste dall’art. 41 dello Statuto».
Art. 12
(valido dal 26 febbraio 2021): «I candidati alle cariche elettive degli Organi Federali Primari devono
far pervenire alla CVP, a pena di inammissibilità, almeno quaranta giorni prima della data fissata per
l’Assemblea, la loro candidatura su appositi moduli predisposti dalla FIR ai quali dovranno
essere allegate le
firme di presentazione, nel numero richiesto dall’art.
41 dello Statuto, apposte sulle schede di presentazione appositamente
predisposte da FIR».
LE
REAZIONI
«Credo nei valori fondamentali e fondanti dello
sport - dichiara Elio De
Anna -. Essi rappresentano l’etica che ha sempre
accompagnato la mia attività nell’ambito dello sport, della professione,
della famiglia e
della politica. Oggi sono particolarmente deluso
dall’operato goffo, maldestro e oscuro di una Federazione che pare
avere come unico obiettivo quello di escludere dalla competizione per la
presidenza un suo tesserato. Nonostante l’amarezza, continuerò ad
impegnarmi, come ho fatto da atleta in campo e ora come dirigente
fuori dal campo, per un risveglio del rugby italiano e una evoluzione
dell’attuale gestione federale. Tutto ciò nel segno della trasparenza
e in un rapporto di accountability che avvicini sempre di più il
vertice alla base del nostro movimento».
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