LA SCUOLA DI RUGBY A RECCO - LA FESTA FINALE.
Sabato, al campo Carlo Androne di Recco, si è sviluppata la festa
finale de “La Scuola di Rugby”, proposta
dalla Pro Recco Rugby e da Basko Supermercati. L’evento era patrocinato dalla
Federazione Italiana Rugby e la conclusione di questo progetto, che durante
l’anno scolastico ha coinvolto nei rispettivi istituti scolastici del levante
ligure piu’ di 1.000 bambini dai tre ai tredici anni di età, ha così avuto
felice conclusione con una mattinata dedicata a giochi legati comunque al mondo
del rugby.
(In foto da sin. GianLuigi Buccilli, BiceSindaco di Recco e Antonio Micillo, Presidente CONI Liguria)
Alla festa finale è intervenuto anche il Vice Sindaco di Recco,
GIANLUCA BUCCILLI, che ha avuto parole di elogio per il club organizzatore, e
fra tutti Andrea Di Patrizi e Lucas Tagliavini, ed ha voluto sottolineare che “
Questa Società in cinquanta anni di vita ci ha regalato soddisfazioni enormi,
intanto per aver conquistato la Serie A, poi per militarvi da anni in maniera
stabile, conseguendo anche risultati importanti, significativi e di aver
sfiorato addirittura l’accesso all’Eccellenza in piu’ di una occasione. La
maggiore soddisfazione pero’ – continua BUCCILLI - è quella di aver avuto la
capacità di coinvolgere nello svolgimento di questa attività sportiva tantissimi ragazzi, e questo evento
ne è una limpida dimostrazione. L’inclusione dei giovani, l’avvio alla
disciplina sportiva dei piu’ giovani,
oltre ad avere un beneficio personale dal punto di vista motorio, lo ha anche
dal punto di vista formativo e caratteriale, quindi tutto questo rappresenta una
grandissima risorsa non solo per il
movimento sportivo di Recco, ma anche per la città nel suo complesso.”
A Recco in questa mattinata baciata da un sole quasi estivo sono stati
ospitati i bimbi di molte scuole del levante ligure, da Camogli, Levanto,
Rapallo etc. etc. ed ovviamente anche dei loro genitori.
A questo importante evento tra gli ospiti anche ANTONIO MICILLO,
Presidente CONI Liguria, che ha ammesso la buona riuscita di questa iniziativa:
“ Ci tenevo molto a testimoniare questa manifestazione. Si tratta di lavorare
con i giovanissimi, il futuro dello sport in generale, in questo caso del
rugby, e in questo comprensorio che è una eccellenza in tutti gli sport. Va
ricordato che a Recco non c’è solo la pallanuoto bensì anche la squadra di rugby
che gioca in Serie A. Una cittadina non una metropoli ai vertici di uno sport
stupendo e sicuramente formativo. I bimbi e ragazzi si sono divertiti molto
questo è apparso evidente a tutti, come del resto noi lo facevamo una volta in
strada. Loro lo possono fare sul terreno sintetico della Pro Recco, e quindi
non possiamo che complimentarci con il club rivierasco il quale negli anni hanno modellato l’intero club che è in fase
continua di crescita, ed un pensiero non possiamo evitarlo ricordando Roberto
Besio, mancato prematuramente, il quale è riuscito a portare la squadra a
questi livelli, e chi è venuto dopo, gli altri dirigenti, hanno saputo
migliorarla conservando lo stesso livello che non è certo da sottovalutare per
una piccola città come Recco.”
(le prove con la macchina della mischia)
Recco, poco meno di 10.000 abitanti, naviga ormai da tanti anni in
Serie A e da qualche tempo il Presidente del club, ROBERTO LIBE’, ex atleta
degli anni 70/80, ha preso proprio a cuore questo impegno, e senza dubbio ha
apprezzato anche questo Progetto.
“Questa iniziativa è importantissima
per una ragione molto semplice – ammette lo stesso dirigente - in quanto si sa che senza giovani alle spalle
non esiste futuro, e questo sia nella società che nello sport. Quindi anche
quest’anno con la prima squadra, che ha disputato un campionato non eccellente
come negli scorsi anni, ha avuto il merito di poter inserire molti giovani
provenienti dalle nostre rappresentative. Questi raggruppamenti di giovanissimi
dimostrano che il nostro sport, è uno
sport di gruppo, d’importante impronta sociale, che accomuna e lega.
(a Recco c'era anche lo squalo umano)
Muovendo i primi passi con questi
giochi propedeutici ci si avvicina ad
una piu’ profonda educazione rugbistica. Proseguendo nelle categorie
giovanili ti leghi alla squadra, poi nel
tempo puo’ succedere che sei costretto ad allontanarti dal club per varie
ragioni di lavoro o di studio, ma puoi sempre ritornare nella stessa Società e
ritrovare i vecchi amici, i nuovi dirigenti, proseguire magari facendo attività
con le ORCHE, la squadra dei Veterani
della Pro Recco. Del resto questo discorso va bene anche per me in quanto a 73
anni sono ancora qui sul campo, con nuovi e vecchi amici. Ho ritrovato atleti,
dirigenti di una volta, una volta ragazzini ora uomini, insomma tutto questo
rappresenta una continuità di vita stradordinaria.
(da sin. Lucas Santiago Tagliavini ed Andrea Di Patrizi, entrambe atleti della Pro Recco Rugby, hanno lavorato sodo nelle scuole del levante ligure)
Sabato sul sintetico di
Recco nelle postazioni organizzate dirigevano i giochi proprio i nostri atleti
della prima squadra, dei gladiatori, dei veri lottatori la domenica durante le
partite, ma disponibili con semplicità e gioia a disposizione del club per
collaborare anche in questo bisogno.”
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