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appuntamento con la rubrica “A tu x tu col CRC”. Oggi spazio all’intervista ad
Andrea Castellucci, giocatore e capitano dell’Under 16 del CRC.
Andrea sei giovanissimo e sei cresciuto nelle giovanili del CRC. A che età hai iniziato a conoscere il significato di Palla Ovale e Rugby?
“A sei anni,
ho iniziato a giocare e mi è piaciuto subito. Mamma e papà mi hanno consigliato
questo sport, ho visto che era diverso dagli altri e questo mi ha spinto a
continuare”.
Che sensazioni hai ogni volta che entri in campo e sai che dovrai giocare a
rugby?
“Inizio a
pensarci un’ora prima perché si fa di tutto per vincere per la maglia, per i
compagni che sono come fratelli. Ognuno dà il massimo per aiutarsi”.
Quali sono i compiti di un capitano di una squadra giovanile? Come deve
essere la condotta nei confronti dei compagni di squadra?
“La cosa
fondamentale è il rispetto, va presa come base”.
Sei considerato insieme a tanti altri tuoi compagni delle giovanili un
punto di riferimento. Quali consigli daresti ai tuoi compagni?
“Che anche
dopo le partite negative è necessario andare avanti perché ci sono passato
anche io. Deve essere uno stimolo in più per continuare”.
Quest’anno l’Under 16 ha affrontato numerosi problemi di carattere tecnico
e di amalgama. Come pensi che si possano superare i momenti di difficoltà?
“Reagendo da
squadra, ognuno deve aiutare l’altro. Innanzitutto venendoci tutti ad
allenare”.
Cosa pensi del settore giovanile del CRC e come vedi il tuo futuro da
rugbista?
“Per me vanno
molto bene, c’è grande impegno. Nel futuro mi auguro che vada tutto bene,
purtroppo non è un bel periodo adesso, ma speriamo di andare avanti”.
Cosa pensi della prima squadra e dove può arrivare la serie B?
“Faccio un grosso in bocca al lupo, mi auguro che
riesca ad andare in serie A”.
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