Michele
Mondet abbandona il rugby giocato.
Al
triplice fischio del direttore di gara Taggi che ha sancito la fine della
partita al Sabbione contro i galletti del Romagna Rugby il rugby senese ha visto uscire di scena uno
dei suoi protagonisti più rappresentativi di sempre.
Dopo aver comunicato la decisione, già anticipata da tempo, allo staff tecnico
ed alla dirigenza, Michele Mondet ha dato infatti la conferma del suo addio al
rugby giocato.
Una
lunga storia di amore quella tra il numero 10 senese e la palla ovale maturata
in Francia a casa dei parenti fin da piccolo e sbocciata quando ad ottobre
2008, a seguito di una delusione maturata nell’ambiente del calcio, “le roi”
Mondet decise di salire lungo la strada che porta al Sabbione accompagnato da
suo fratello Massimiliano.
Il
CUS Siena nella stagione 2008/2009 era nel pieno dell’era di Fulvio Biagioli,
fresco protagonista di un’insperata salvezza in serie C1 al suo esordio sulla
panchina bianconera ai danni del CUS Pisa; l’allenatore pratese rimase a bocca
aperta davanti alla confidenza con la palla ovale che dimostrò fin dai primi
allenamenti quel taciturno “ex calciatore” di cui chiese subito il tesseramento
per la FIR.
Era
il periodo in cui con la maglia numero 10 senese si alternavano il rumeno Vali Movileanu,
Walter Lazzari, Leonardo Sestini e Claudio Barone; Michele Mondet trovò molto
rapidamente posto in squadra schierato all’ala, come centro o come numero 9.
Grazie
al suo talento ed all’impegno ha piano piano trovato spazio fino a diventare il
perno inamovibile del gioco del CUS Siena tranne che per una stagione in cui ha
voluto giocare nel Siena Rugby Club, la squadra cadetta, per ritrovare gli
stimoli dopo una stagione difficile.
Dal suo debutto ad oggi di acqua sotto ai ponti ne è passata moltissima, con la squadra seniores Michele ha vissuto le tre finali perse per la serie B (a Prato contro l’Imola Rugby, contro il Viterbo e contro Civitavecchia) e finalmente nella passata stagione si è guadagnato la serie B raggiungendo in aereo i compagni in Sardegna per giocare la finale di ritorno a Sinnai.
Dal suo debutto ad oggi di acqua sotto ai ponti ne è passata moltissima, con la squadra seniores Michele ha vissuto le tre finali perse per la serie B (a Prato contro l’Imola Rugby, contro il Viterbo e contro Civitavecchia) e finalmente nella passata stagione si è guadagnato la serie B raggiungendo in aereo i compagni in Sardegna per giocare la finale di ritorno a Sinnai.
Michele
aveva già dichiarato che avrebbe smesso al termine della scorsa stagione
assieme all’amico Giuseppe Baleani ma ha accettato di buon grado di continuare
anche nel nuovo campionato per potersi togliere la soddisfazione di giocare nel
terzo campionato italiano con i suoi compagni guidati ancora da Francesco
Sacrestano, con cui si è creata un’ottima intesa.
A
causa di un po’ di acciacchi e della grande mole di lavoro nella sua nuova
avventura imprenditoriale (Michele ha fondato con suo fratello ed altri soci
Anima Toscana, tour operator specializzato nell’incoming legato al ciclismo)
Michele ha confermato ieri il suo ritiro, con la solita riservatezza ed umiltà
che lo hanno sempre contraddistinto.
Un
talento cristallino, i suoi calci e le sue giocate hanno spesso permesso di
raggiungere vittorie insperate, uno sportivo vero nel senso più ampio del
termine, un esempio per tutti i giovani che frequentano il Sabbione ed un vero
e proprio simbolo per tutto il CUS Siena Rugby per la sua coerenza dentro e
fuori dal campo.
La
famiglia del rugby senese si unisce all’abbraccio a Michele, autore più di 10
anni fa di una scelta di vita che lo portò a interrompere i suoi guadagni nel
mondo del calcio per tornare al più sano dilettantismo in cui per giocare si
paga una quota annuale.
A
lui resteranno legate alcune delle più belle pagine della palla ovale
cittadina; la dirigenza del CUS Siena e del Siena Rugby Club 2000 ringraziano
“le Roi” Michele Mondet per tutto quello che ha dato al rugby bianconero.
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