sabato 30 marzo 2019



Mogliano Veneto (TV) - Marcon . Si è svolto oggi il secondo Sponsor Community Day organizzato dal Mogliano Rugby 1969, con la collaborazione e l'ospitalità di San Marco Group di Marcon. Nell'Headquarters del Colorificio, tra gli sponsor principali della Società biancoblù, si sono alternati i relatori di giornata per parlare, non tanto della parte agonistica, quanto dei vari aspetti di cui il rugby è "contenitore" e delle opportunità che può regalare a chi lo vive, a chi lo supporta economicamente o con il proprio tempo, alla comunità.
Gli onori di casa sono stati fatti dal Presidente del San Marco Group Dott. Federico Geremia. Da sempre San Marco, e lui personalmente, sono stati vicini agli Sport di sofferenza, tra cui il rugby, perchè è con la sofferenza che si raggiungono i migliori risultati. Mogliano rugby compie 50 anni, e Geremia ha ricordato quando anche lui si allenava con il Mogliano, in Serie B, la sera, al buio; di strada da allora ne è stata fatta tanta, tra alti e bassi la Società biancoblù è sempre riuscita ad andare avanti e si è sempre saputa rilanciare, ma per continuare a fare questo non basta solo la forza organizzativa, la squadra, gli allenatori, è importante che dietro ci sia il supporto di una "squadra" di Sponsor e che tra gli stessi regni sempre il giusto equilibrio.
Il Vicepresidente della società moglianese, Roberto Raddi, vicino al Club dal 1969, auspicando un sempre maggiore sostegno e partecipazione allo sport da parte dei rappresentanti della politica e della Scuola, ha introdotto gli ospiti invitati per l'occasione e dato la parola al Presidente Maurizio Piccin.
Il Presidente Piccin ha voluto ringraziare Roberto Raddi per il contributo dato per la realizzazione di questo grande evento ed ha presentato il Book del Mogliano Rugby 1969, descrivendo le linee guida fondamentali che ispirano il lavoro della Società. Ha comunicato alcuni dati su quanto fatto durante la stagione ancora in corso. Ottantanove sono state le classi della scuola primaria avvicinate durante l'anno, con circa 1800 bambini. Ci sono stati 433 tesserati, sono stati organizzati due raduni nazionali Under 18 e corsi per allenatori di primo e secondo livello. Tra i progetti futuri in corso di realizzazione, il riutilizzo della Casa delle Suore, presso l'Istituto Costante Gris,  ad uso foresteria, per gli atleti che arrivano e arriveranno a Mogliano da lontano; l'ambizione di sviluppare i centri estivi che facciano diventare il Club punto di riferimento per le famiglie anche al di fuori della stagione agonistica e molto altro. La speranza è di ricevere il sostegno necessario anche dagli sponsor, per poter dare vita effettiva a questi progetti.
E' stata poi la volta di Silvano Storer, Top Manager, per molti anni A.D. di aziende industriali di grandi dimensioni, parlare dell'evoluzione della comunicazione pubblicitaria tramite lo sport, dall'inizio fino ai giorni nostri. Ha ribadito come lo sport sia motore importante della pubblicità e come prima l'America e poi successivamente anche l'Europa riuscirono a capirlo ed a sfruttarne le potenzialità. Ha ricordato quando per la prima volta Mogliano arrivò in serie A, e come questo fu possibile proprio grazie alla sponsorizzazione ricevuta da Chiari e Forti con il marchio Fido. Ha infine ricordato l'origine della parola sponsor, che significa promettere, obbligarsi, impegnarsi con la propria parola, opportunità che viene offerta a tutti coloro che vogliono collaborare per il sostegno del Mogliano Rugby 1969. Essere sostenitore di una Associazione Sportiva dai nobili intenti deve essere motivo di orgoglio oltre che meccanismo di promozione pubblicitario.
La parola è passata quindi a Vittorio Munari, ex. giocatore, allenatore, dirigente e attualmente telecronista e conferenziere. Ha parlato di quelli che sono i valori autentici del Rugby, il Rugby visto non come unico depositario di valori, che già esistono nella società, ma contenitore di questi, palestra per allenarli. Ha parlato della disciplina che si insegna nel rugby come il mezzo per utilizzarli e dare il meglio di se, sempre pronti a sostenere chi sta portando la palla anche se ha avesse fatto la scelta sbagliata. "A turno, tutti noi saremo portatori di palla, e in quel momento anche noi vorremo avere il sostegno dei nostri compagni".
E' stato il momento dell'intervento di Alfredo Gavazzi, Presidente della Federazione Italiana Rugby, imprenditore ed ex. giocatore. Ha parlato della possibilità di educare i ragazzi con le regole del Rugby, che diventano regole di vita; dello sport come competizione, per misurarsi, per superarsi, tutti elementi che sono riusciti a togliere in varie occasioni i ragazzi dalla strada, cosa ben più importante che vincere un Campionato. Il Rugby come sport di sacrificio che forma l'uomo e il suo valore, sia per l'attività sportiva che per la vita. Tutto passa attraverso il sacrificio, nei confronti di se stesso e dei compagni; lo spirito di abnegazione di questo sport, che aiutando gli altri riesce a portare a risultati ottimi per tutti.
Ultimo relatore a prendere la parola è stato Andrea Da Ponte, Dottore commercialista e membro del Board del Mogliano Rugby 1969. Ha parlato degli aspetti economici e delle opportunità che la legge attuale propone in ambito sportivo per chi vuole sostenere con la propria sponsorizzazione le Società Sportive, illustrando in particolar modo lo "sport bonus" che può permettere un credito d'imposta pari al 65% delle erogazioni effettuate per tutta una serie di interventi, tra i quali le manutenzioni ed i restauri degli impianti sportivi, e la realizzazione di nuove strutture.
Al termine della conferenza, dopo i saluti di rito, la riunione si è spostata nella Club House dello Stadio Quaggia, per terminare in maniera conviviale questo secondo Sponsor Community Day, con le prelibatezze preparate da Sara ed Oriana.

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