Mogliano Veneto (TV) - Marcon . Si è svolto oggi il secondo Sponsor Community Day organizzato
dal Mogliano Rugby 1969, con la collaborazione e l'ospitalità di San Marco Group di Marcon.
Nell'Headquarters del Colorificio, tra gli sponsor principali della Società
biancoblù, si sono alternati i relatori di giornata per parlare, non tanto
della parte agonistica, quanto dei vari aspetti di cui il rugby è
"contenitore" e delle opportunità che può regalare a chi lo vive, a
chi lo supporta economicamente o con il proprio tempo, alla comunità.
Gli onori di casa sono stati fatti dal
Presidente del San Marco Group Dott.
Federico Geremia. Da sempre San Marco, e lui personalmente, sono stati
vicini agli Sport di sofferenza, tra cui il rugby, perchè è con la sofferenza
che si raggiungono i migliori risultati. Mogliano rugby compie 50 anni, e
Geremia ha ricordato quando anche lui si allenava con il Mogliano, in Serie B,
la sera, al buio; di strada da allora ne è stata fatta tanta, tra alti e bassi
la Società biancoblù è sempre riuscita ad andare avanti e si è sempre saputa
rilanciare, ma per continuare a fare questo non basta solo la forza
organizzativa, la squadra, gli allenatori, è importante che dietro ci sia il
supporto di una "squadra" di Sponsor e che tra gli stessi regni
sempre il giusto equilibrio.
Il Vicepresidente della società
moglianese, Roberto Raddi, vicino
al Club dal 1969, auspicando un sempre maggiore sostegno e partecipazione allo
sport da parte dei rappresentanti della politica e della Scuola, ha introdotto
gli ospiti invitati per l'occasione e dato la parola al Presidente Maurizio Piccin.
Il Presidente Piccin ha voluto ringraziare
Roberto Raddi per il contributo dato per la realizzazione di questo grande
evento ed ha presentato il Book del Mogliano Rugby 1969, descrivendo le linee
guida fondamentali che ispirano il lavoro della Società. Ha comunicato alcuni
dati su quanto fatto durante la stagione ancora in corso. Ottantanove sono
state le classi della scuola primaria avvicinate durante l'anno, con circa 1800
bambini. Ci sono stati 433 tesserati, sono stati organizzati due raduni
nazionali Under 18 e corsi per allenatori di primo e secondo livello. Tra i
progetti futuri in corso di realizzazione, il riutilizzo della Casa delle
Suore, presso l'Istituto Costante Gris, ad uso foresteria, per gli atleti
che arrivano e arriveranno a Mogliano da lontano; l'ambizione di sviluppare i
centri estivi che facciano diventare il Club punto di riferimento per le
famiglie anche al di fuori della stagione agonistica e molto altro. La speranza
è di ricevere il sostegno necessario anche dagli sponsor, per poter dare vita
effettiva a questi progetti.
E' stata poi la volta di Silvano Storer, Top Manager, per
molti anni A.D. di aziende industriali di grandi dimensioni, parlare
dell'evoluzione della comunicazione pubblicitaria tramite lo sport, dall'inizio
fino ai giorni nostri. Ha ribadito come lo sport sia motore importante della
pubblicità e come prima l'America e poi successivamente anche l'Europa
riuscirono a capirlo ed a sfruttarne le potenzialità. Ha ricordato quando per
la prima volta Mogliano arrivò in serie A, e come questo fu possibile proprio
grazie alla sponsorizzazione ricevuta da Chiari e Forti con il marchio Fido. Ha
infine ricordato l'origine della parola sponsor, che significa promettere,
obbligarsi, impegnarsi con la propria parola, opportunità che viene offerta a
tutti coloro che vogliono collaborare per il sostegno del Mogliano Rugby 1969.
Essere sostenitore di una Associazione Sportiva dai nobili intenti deve essere
motivo di orgoglio oltre che meccanismo di promozione pubblicitario.
La parola è passata quindi a Vittorio Munari, ex. giocatore,
allenatore, dirigente e attualmente telecronista e conferenziere. Ha parlato di
quelli che sono i valori autentici del Rugby, il Rugby visto non come unico
depositario di valori, che già esistono nella società, ma contenitore di
questi, palestra per allenarli. Ha parlato della disciplina che si insegna nel
rugby come il mezzo per utilizzarli e dare il meglio di se, sempre pronti a
sostenere chi sta portando la palla anche se ha avesse fatto la scelta
sbagliata. "A turno, tutti noi saremo portatori di palla, e in quel
momento anche noi vorremo avere il sostegno dei nostri compagni".
E' stato il momento dell'intervento di Alfredo Gavazzi, Presidente della
Federazione Italiana Rugby, imprenditore ed ex. giocatore. Ha parlato della
possibilità di educare i ragazzi con le regole del Rugby, che diventano regole
di vita; dello sport come competizione, per misurarsi, per superarsi, tutti
elementi che sono riusciti a togliere in varie occasioni i ragazzi dalla
strada, cosa ben più importante che vincere un Campionato. Il Rugby come sport
di sacrificio che forma l'uomo e il suo valore, sia per l'attività sportiva che
per la vita. Tutto passa attraverso il sacrificio, nei confronti di se stesso e
dei compagni; lo spirito di abnegazione di questo sport, che aiutando gli altri
riesce a portare a risultati ottimi per tutti.
Ultimo relatore a prendere la parola è
stato Andrea Da Ponte,
Dottore commercialista e membro del Board del Mogliano Rugby 1969. Ha parlato
degli aspetti economici e delle opportunità che la legge attuale propone in
ambito sportivo per chi vuole sostenere con la propria sponsorizzazione le
Società Sportive, illustrando in particolar modo lo "sport bonus" che può permettere un credito
d'imposta pari al 65% delle erogazioni effettuate per tutta una serie di
interventi, tra i quali le manutenzioni ed i restauri degli impianti sportivi,
e la realizzazione di nuove strutture.
Al termine della conferenza, dopo i saluti di rito, la riunione si è spostata
nella Club House dello Stadio
Quaggia, per terminare in maniera conviviale questo secondo Sponsor
Community Day, con le prelibatezze preparate da Sara ed Oriana.
Nessun commento:
Posta un commento