giovedì 1 novembre 2018


  
Il calendario si è ‘divertito’ a proporre al Livorno Rugby, nelle prime tre giornate del girone 2 di serie B, partite da giocare con tre ‘big’: Romagna, Civitavecchia e Amatori Parma in rapida successione. Finita tale parentesi – che ha fruttato ai biancoverdi 6 punti e soprattutto ha fornito incoraggianti indicazioni – inizia una fase centrale del girone d’andata sulla carta più abbordabile. Nelle prossime sei uscite – che coincidono con le ultime fatiche del 2018 - Gragnani e compagni se la vedranno con Reno Bologna, Rieti, Modena, Cus Siena, Jesi e Vasari Arezzo. Tutte le avversarie meritano massimo rispetto e se gli impegni – anche contro compagini non di primissima fascia - non vengono affrontati con la massima determinazione, si corrono seri rischi di andare incontro a cocenti delusioni. 
Ciò non toglie che, anche solo a giudicare dai risultati registrati finora, le prossime sei antagoniste dei labronici difficilmente sapranno lottare per il vertice della classifica. Inizia dunque una fase nella quale il Livorno Rugby dovrà mostrare maturità. La squadra allenata da Marco Zaccagna è giovane (bassissima l’età media della rosa), ma può contare su doti importanti per la categoria. La vittoriosa partita con l’Amatori Parma dell’ultimo turno ha evidenziato le qualità di tutto il quindici. E’ legittimo alzare l’asticella. La sensazione è che la ‘strettoia’ prevista in questa annata (solo la prima del girone sarà promossa) difficilmente potrà consentire sogni di gloria. Al tempo stesso, è d’obbligo segnalare che la lotta per non retrocedere (due le squadre che scivoleranno in C) coinvolgerà altre compagini oggettivamente più deboli. E’, quello iniziato lo scorso 14 ottobre, un campionato nel quale il Livorno Rugby, imbottito di atleti alle prime armi nel ruvido mondo dei seniores, può togliersi non poche soddisfazioni. Un campionato utilissimo per acquisire esperienze. In questa domenica, nel quadro della quarta giornata, i biancoverdi renderanno visita (ore 14,30, arbitro Franco Rosella di Roma) al Reno Bologna, squadra che l’anno scorso era stata dirottata nel raggruppamento 3 (quello del nord est) di serie B.
 I felsinei, finora, hanno rimediato solo sconfitte ed hanno raccolto solo 1 punto. Hanno perso 54-0 sul terreno del Florentia, 15-20 in casa con Jesi e 59-7 sul campo del Romagna. Il Reno ha il terzo peggior attacco e la seconda peggior difesa del girone. Il Livorno Rugby, se si ripete sugli alti livelli espressi nei primi 240’ del torneo, può strappare, in terra emiliana, un buon bottino di punti. Sarà determinante l’approccio. Saranno importanti i primi giri di lancetta. Con ogni probabilità, il Reno riuscirà, con la spinta del pubblico amico, a trovare importanti stimoli e giocherà con una grinta fuori del comune. I biancoverdi non dovranno demordere e dovranno ripetere sugli stessi livelli messi in vetrina nelle primissime uscite stagionali. Rispetto al quindici brillante protagonista domenica scorsa contro l’Amatori Parma, poche le novità. Nel ruolo di mediano di apertura, troverà spazio il diciassettenne figlio e nipote d’arte Simone Gesi, che nelle prime sue prime due gare giocate in B si è messo in evidenza (e non solo per le due mete realizzate). Per il resto – non più a disposizione Squarcini, che nelle ultime due domeniche si è ‘prestato’ per scendere in campo nel doppio turno casalingo – spazio al solito schieramento. Livorno può contare su una squadra forte e completa in tutti i settori e in tutti i reparti.
 Le uniche perplessità possono nascere da un'eventuale assenza dell’ultima ora: in alcuni ruoli mancano rincalzi. A Cesena e in casa con Civitavecchia è bastata l’uscita forzata dal campo di elementi del reparto arretrato, per cambiare il mosaico di tutto lo schieramento (con tanto di slittamento di un avanti tra i trequarti). Già lo scorso anno, nel primo campionato con Zaccagna allenatore, i biancoverdi hanno giocato sugli stessi livelli in casa e lontano dal fortino amico. Insomma, non c’è stato il ‘mal di trasferta’. L’atteggiamento giusto, anche quando manca l’apporto del pubblico amico, deve essere mostrato anche in questa nuova stagione.   (FabioGiorgi)

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