Amarcord: Corrado Galvani, ex seconda linea dal 1982 al 2002: “20 anni
di amore per questa società. Consiglio il rugby a tutti i giovani”
Continua il viaggio nella storia degli
ex giocatori del Rugby Mantova. Per questa settimana, l’Amarcord è tutto
dedicato a Corrado Galvani, ex seconda
linea dal 1982 al 2002.
Com’è
nato il rapporto col rugby e col Rugby Mantova?
“La passione mi è stata trasmessa da
mio fratello che giocava a rugby da prima di me. All’età di 15 anni, nel 1982,
ho conosciuto questa società, iniziando prima nelle formazioni giovanili, per
arrivare poi ad esordire nella squadra riserve quando avevo 18 anni. Sono
rimasto nell’orbita del Rubgy Mantova, impiegato come seconda linea, senza mai
cambiare squadra, fino a 35 anni. Ho avuto la fortuna di vivere la prima
promozione in Serie B e la festa che ne seguì. Purtroppo la stagione successiva
non riuscimmo a mantenere la categoria, seppur lottammo per tutta la stagione,
anche per via di un girone particolarmente difficile.
Mi ricordo una squadra con tanto
entusiasmo e voglia di divertirsi in ogni partita. Il gioco era meno dinamico
rispetto a quello attuale, ma personalmente lo apprezzavo di più. Una volta
terminato il mio periodo in prima squadra rimasi a giocare nella formazione Old
per qualche anno.
Sebbene non abbia mai ricoperto
incarichi dirigenziali, sono stato impegnato nel progetto di realizzazione
della club house che con gli anni è diventato un importante luogo di ritrovo
per i tifosi e le diverse squadre”.
Dato
che stiamo entrando nel vivo della campagna tesseramenti, consiglierebbe il
rugby ai giovani?
“Ho due nipoti che giocano a rugby
(più una figlia di 9 anni, chissà se in futuro …) , quindi sono completamente
d’accordo sul fatto di consigliare questo sport ai genitori per i propri figli.
Aiuta sicuramente a sviluppare lo spirito di squadra, una forte disciplina e la
voglia di non mollare mai. Col tempo, i compagni di squadra diventano una vera e
propria famiglia, su cui contare anche per questioni extrasportive”.
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