L’impegno per il player welfare, gli studi sulle conseguenze dei traumi cranici, il contributo prezioso all’introduzione del protocollo HIA e per il ritorno al gioco, la passione per il rugby e per i “suoi” Azzurri, che amava bonariamente rimbrottare.
Il ritorno della
Nazionale a Genova per Italia v Georgia, sul prato del “Ferraris” che lui
stesso aveva calcato durante gli anni come medico di squadra della Squadra
maschile, ha costituito l’occasione ideale per celebrare il ricordo del Prof.
Ieracitano e per presentare il premio che, ogni anno, la Federazione Italiana
Rugby e l’Ospedale Policlinico San Martino hanno deciso di assegnare al
miglior studio dedicato alla “Riduzione dei Fattori di Rischio per Infortuni
Muscoloscheletrici negli Atleti di Rugby tramite Programmi di Prevenzione”,
un tema che vede la struttura ospedaliera genovese già impegnato in progetti
di ricerca. Andrea Duodo,
Presidente della Federazione Italiana Rugby, ha voluto ricordare con affetto
il professionista e l’amico con cui, nei panni di Team Manager della
Nazionale U20 e della Nazionale “A”, ha partecipato a innumerevoli trasferte
condividendo la passione e l’impegno al servizio della maglia azzurra: “A
Vincenzo mi legherà sempre un fortissimo legame di amicizia, di stima, di
comunione verso le stesse passioni: il rugby, l’impegno per lo sviluppo del
nostro sport ma anche il desiderio di mantenere, in questo rugby sempre più
orientato al business, un legame con le radici più vere e profonde del
Gioco. Il terzo tempo, il piacere di stare insieme, di condividere progetti davanti a una birra: erano i momenti che Vincenzo amava, senza mai perdere di vista ciò che a lui stava più a cuore, il benessere delle atlete e degli atleti. Quando a settembre il movimento ha dato fiducia al Consiglio Federale che presiedo, il Doc è stato una delle prime persone a cui ho rivolto un pensiero. E’ stato una figura importante per me personalmente, ma più di ogni altra cosa è stato un rugbista a tutto tondo e un uomo di scienza attivamente impegnato al servizio del nostro sport, un medico stimato a livello mondiale in tutto il nostro mondo e un grande ambasciatore del rugby italiano e dell’impegno per un Gioco più sicuro e sostenibile. Ringrazio la famiglia di Vincenzo per aver accolto la nostra proposta di istituire questo Premio e l’Ospedale San Martino per aver deciso di affiancarci in questa progettualità, che continuerà a far vivere il nome e l’impegno del Doc al servizio del rugby e del benessere di chi lo pratica”.
Ringraziamo il
Presidente Duodo, l'Ospedale Policlinico San Martino e tutti coloro che hanno
contribuito alla realizzazione di questa iniziativa che ci riempie d'orgoglio
e della quale, siamo certi, anche nostro padre vada molto fiero!” Hanno
dichiarato i figli di Vincenzo Ieracitano, Giulia e Giovanni. “A tutta la
grande ‘squadra’ del San Martino fa davvero piacere che la figura del ‘Doc’
Ieracitano possa continuare ad essere ricordata attraverso una simile
iniziativa - afferma il Direttore Generale dell’Ospedale Policlinico
San Martino Marco Damonte Prioli – la nostra struttura ha risposto
con entusiasmo alla proposta del Presidente Duodo ed ecco così nascere questo
Premio, attraverso la collaborazione della nostra Direzione Scientifica,
diretta dal professor Antonio Uccelli. Grazie alla FIR per averci coinvolto,
non ci resta che valorizzare al meglio l’iniziativa per iniziare, speriamo,
un lungo percorso assieme!”. |
RUGBY E SOCIALE di Roberto Roncallo (O.D.G. 170599 roncallo.roberto488@gmail.com ) creato da Dino Fruccio
domenica 17 novembre 2024
RUGBYTOTALE & SOCIALE/ FIR e Ospedale Policlinico San Martino insieme per il Premio “Vincenzo Ieracitano.”
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