Tutto pronto a Capoterra e Alghero per la prima
edizione del trofeo “Isola dei Nuraghi”
CAPOTERRA. Chi vince, per
un anno detiene la Coppa per poi rimetterla in gioco l’anno successivo. Questo
è lo spirito della prima edizione del Trofeo “Isola dei Nuraghi” di rugby. La
manifestazione organizzata, dall’Amatori Rugby Capoterra (serie B) e dall’Amatori
Rugby Alghero (serie A) si svolgerà a Capoterra e ad Alghero. Si, esattamente
due tappe con il pubblico presente negli spalti.
Si parte questa settimana
con la sfida di domenica 26 settembre al comunale di via Trento (fischio
d'inizio alle 15) per poi giocare la rivincita in casa dell’Alghero il prossimo
3 ottobre.
A Capoterra e ad Alghero
sono pronti per la prima edizione che verrà riproposta allo stesso modo anche
il prossimo anno, con il beneplacito della Federugby. Ma l’idea è quella di
allargare il numero delle formazioni partecipanti, includendo altre realtà
locali, nazionali e internazionali, facendolo diventare un importante punto di
riferimento pre season per molte società.
Dopo quasi due anni di
assenza la “palla ovale” ritorna a far parlare di se, con il pubblico presente
allo stadio ma soprattutto ridona vita ad un movimento che ha sofferto
tantissimo il blocco dovuto alla pandemia.
A poche settimane
dall’inizio della stagione regolare, le due squadre, sicuramente le migliori
realtà del rugby regionale, si sfidano per contendersi la coppa de “L’isola dei
Nuraghi”. E per entrambe le compagini sarà la prima uscita stagionale.
Capoterra e Alghero
approfitteranno della manifestazione per saggiare le proprie forze in vista del
campionato che, per entrambe, inizierà il 17 ottobre. Alghero in trasferta
contro il Rugby Parabiago mentre Capoterra riceverà la visita del Rugby
Bergamo.
IL TORNEO
La formula della
manifestazione prevede:
- quattro tempi di gioco da
20 minuti ciascuno;
- sostituzioni continue,
compresa anche la facoltà di reinserire giocatori precedentemente sostituiti;
- l’assegnazione di 4 punti
alla compagine vincitrice, 2 punti in caso di pareggio e 1 punti in caso di
sconfitta, + 1 in caso di bonus offensivo e/o difensivo.
La squadra prima
classificata al termine delle due sfide conquisterà il trofeo “Isola dei
Nuraghi” che terrà custodito fino alla disputa del torneo successiva.
LE PAROLE DEGLI ORGANIZZATORI
Ma prima di calciare
l’ovale e dare inizio al trofeo “Isola dei Nuraghi”, scendono in campo i
presidenti delle due società: Francesco Badessi per i catalani e Carmine Casu
per il Capoterra.
Presidente finalmente si riparte in
tranquillità, in sicurezza e con la voglia di giocare a rugby. Il senso del
torneo “Isola dei Nuraghi” è proprio questo?
F.B. “Sicuramente la voglia di riprendere è tanta e questo torneo ne è la
dimostrazione. Ripartiamo con lo spirito giusto e con la voglia di voler
ricominciare alla grande per una squadra, una società che non ne poteva più di
rimanere inoperosa. Da parte nostra tanta buona volontà in termini economici ma
non solo, e l’esigenza di essere nuovamente presenti nel tessuto sociale. La
voglia soprattutto di giocare in serie A per ottenere magari un risultato di
prestigio. È il torneo della ripartenza. Per ora limitato a due squadre ma
l’intenzione è quello di ampliarlo rendendolo addirittura internazionale”.
C.C. “Finalmente si riparte e speriamo di non fermarci più. Credo che sia
arrivato il momento di riprendere a giocare. Il senso di questo torneo è anche
quello, come chiesto dalla Federazione, di dare un segnale ben preciso in
Sardegna. Noi abbiamo sempre voluto fare delle amichevoli prima di iniziare il
campionato, ma abbiamo sempre avuto difficoltà nel trovare squadre pronte. Ci
siamo inventati questo torneo, proprio per fare in modo, sia noi che ovviamente
l’Alghero, di fare delle amichevoli prima dell’inizio della stagione”.
Indubbiamente una bella sinergia tra Capoterra e
Alghero?
F.B. “Uno spirito di sinergia, quello con Capoterra, che mi auguro possa
in qualche modo far crescere, ulteriormente questa disciplina e il movimento.
Nascano altre realtà delocalizzate rispetto ai nostri due centri che
serviranno, sia di supporto a noi di Alghero e, ovviamente anche al Capoterra”.
C.C. “C’è sempre stato un bel rapporto di collaborazione tra le due
società. In campo è un’altra cosa. In questo ultimo periodo i rapporti tra noi
e loro si sono ulteriormente rafforzati, anche perché con il presidente Franco
Badessi ci si sente spesso e qualche volta ci incontriamo per berci qualcosa
assieme e parlare, ovviamente di rugby”.
A metà ottobre si riparte con il campionato. Non
ci saranno retrocessioni, ma magari si potrebbe puntare a…
F.B. “Con il fatto che la Federazione ha deciso di non far retrocedere
formazioni in serie B, ambizioni particolari non ne abbiamo, se non quelle di
fare bella figura, valorizzando i giovani locali e cercando di diffondere
maggiormente il rugby magari anche attraverso la stampa e i social, per
avvicinare sempre più tanti giovani al nostro sport”.
C.C. “Ma considerando il fatto che non si deve lottare per la salvezza,
ovviamente puntiamo decisamente a migliorarci. Siamo abbastanza strutturati e
allenati, del resto siamo due anni che lavoriamo in vista proprio della
ripartenza. Il Capoterra è una squadra giovane, ma desiderosa di dimostrare sul
campo il proprio valore”.
PUBBLICO E GREEN PASS
La presenza del pubblico
allo stadio è consentita previa esibizione del green pass. Per la sicurezza
degli spettatori verrà seguito il protocollo igenico-sanitario previsto dal
governo.
· Indossare la mascherina
· Controllo della temperatura
· Igienizzazione delle mani
· Mantenimento della distanza di sicurezza per non
creare assembramenti
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