Il rugby ora piu’ che mai punta sulle attività della propaganda, sull’impulso che puo’ concedere il minirugby! Dopo quasi due anni di pandemia si puo’ cominciare a ragionare con un poco piu’ di serenità e, per riprendere le consuete attività è necessario anche lavorare sui piu’ piccoli, sui “pulcini” della palla ovale.
Anche a Busalla, il centro piu’ importante dell’Alta Valle Scrivia, il club locale che in ogni modo vanta interessanti tradizioni rugbistiche, si è ripartiti partendo dall’ ABC del rugby e, grazie anche alla collaborazione dei piemontesi del Macaco Rugby (domani su RUGBYTOTALE un servizio su questo simpatico club) ieri mattina al Centro sportivo INAGEA si è sviluppato un Raggruppamento del tutto particolare dedicato appunto alle categorie dei piu’ piccoli. L’organizzazione è stata curata principalmente da Luca Novero e Silvia Molinari, con la collaborazione del club novese capitanato da Angelo Sanniota e Marco Giampietro.
“ I bambini che hanno preso parte a questo stage – ammette LUCA JACK NOVERO (foto sotto), tecnico dell’Amatori Busalla ValleScrivia – si sono molto divertiti, del resto il rugby è uno sport bello e sempre da provare, e la novità per i bambini attira comunque sempre un certo interesse. E’ una attività aggregante e anche questo agevola a fare gruppo, a crearsi nuove amicizie. In questa occasione su questo nostro ampio campo in erba naturale avevamo giovani dai tre anni fino ai dodici.
Numericamente abbiamo avuto una risposta ottima
grazie anche, appunto, alla collaborazione degli amici novesi, ed il primo Open
Day possiamo archiviarlo tra i momenti maggiormente positivi del nostro club.
Questi bimbi sono stati tutti molto propositivi, tenendo presente tra l’altro
che nessuno di loro aveva mai avuto esperienze con la palla ovale. “
Divertimenti
strettamente ludici, durante questo Open Day, ma con attrazioni accattivanti
anche per i neofiti, e la speranza di rivedere questi giovani, magari con altri
loro amici già sabato prossimo per il reply potrebbero portare anche a
riprendere piu’ concretamente l’attività in quel di Busalla.
“ Questo tremendo
periodo per noi del club è risultato deleterio – replica NOVERO – è giunto in
un momento estremamente delicato della nostra attività, proprio quando ci si
stava organizzando per una ripresa piu’ convincente. Ora comunque abbiamo
risistemato la Società, cerchiamo di risultare maggiormente propositivi e
puntiamo logicamente a migliorare i numeri fra i piu’ giovani.”
Busalla, circa 5.500
residenti, nella Città Metropolitana di Genova, e proprio al di la del Passo
dei Giovi, potrebbe senza dubbio “pescare” nuove leve anche nei centri dei
dintorni, come Ronco Scrivia, Isola del Cantone, Casella, Montoggio, Savignone,
la non lontana Mignanego, vanta una lunga storia con la palla ovale. Passione
per il rugby nato nel lontano 1950 e portato avanti per molti anni
dall’indimenticato Franco Martignone, tanta attività soprattutto nel campionato
senior in Serie C, poi la storia delle fusioni con altri club ed infine
l’assenza di attività. La rinascita da
qualche anno in Valle Scrivia si è avuta in parte con il movimento al
femminile, poi con il minirugby.
(una foto storica del Rugby Busalla)
“ Purtroppo le nuove
generazioni non hanno emulato le precedenti – dice PAOLO COSTA, Presidente del
Busalla – la tradizione c’era, ed era evidente, ma non c’è stato quel passaggio
da genitori a figli che in altri club invece si è avuto. Personalmente ho
potuto vivere tanto rugby giocando dal 1972 al 1983 insieme a Fabio Nardi, a
Marcello Martignone, figlio appunto del grande Franco, e poi Corradi, Molinari, Firpo, ma solo per
nominarne solo alcuni, tutti amici di lunga data che ci ritrovavamo al campo di
Sarissola , in un primo periodo dotata di erba, alla lunga sulla ghiaia e
sabbia. Altri tempi, comunque indimenticabili per tutti noi ormai veterani. Ora
puntiamo a proseguire con le attività per le giovanili, del resto tenendo
presente delle condizioni tecniche del nostro campo non potremo far
e in altro
modo. “
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