Con il Rugby si è superata il dualismo tra
Alessandria e Casale.
A causa degli effetti della inattività prolungata causa pandemia
"covid-19" - che ha penalizzato le squadre sportive non
professionistiche - e, nel nostro caso si sono aggiunto i problemi legati alla
tipologia delle nostra squadra: terminato, per i nostri giocatori
"richiedenti asilo" il periodo sotto la protezione delle cooperative,
alcuni non hanno ottenuto il permesso di soggiorno per rimanere in Italia
ed hanno dovuto allontanarsi, i più lo hanno ottenuto, ma, a questo punto
è subentrata la necessità di reperire un lavoro per poter vivere
dignitosamente, per cui questo ha comportato e comporta, o l'allontanamento da
Casale Monferrato per tale motivo o l'essere assunto con orari o mansioni più
facilmente reperibili (perchè rifiutati dai più), come ad esempio essere
addetti alle pulizie delle ditte, sempre di notte, o nei ristoranti, birrerie,
ecc., dove si lavora la sera/notte, il sabato e la domenica.
(In foto da sin. Paolo Pensa ed Eugenio Baroni)
Per tutti questi motivi, ci si è ritrovati
al campo con un numero risicato per poter affrontare la stagione agonistica con
tranquillità. La soluzione ottimale, a questo punto, per non disperdere il
lavoro di questi anni e per non porre fine al nostro progetto di "Inclusione
Sociale" attraverso lo Sport del Rugby, è stata quella di accordarci con
l'Alessandria Rugby, che ha accettato di buon grado. Il progetto, dunque
continua, per quest'anno con una unica squadra, per ripartire il prossimo
con due.
Questo
accordo è molto importante per i nostri ragazzi, che si ritrovano, così, ad
avere la possibilità di una sorta di "carriera sportiva":
L'obbiettivo dell'Alessandria è il
ritorno in serie “B”.
Dal canto nostro siamo contenti di averli
aiutati ed aiutare ad aver ottenuto il permesso di soggiorno (uno dei tre
motivi indicati è il partecipare a questo importante progetto di inclusione
sociale), a reperire un lavoro, un'abitazione, il ricongiungimento familiare ed
altri bisogni, come, ad es. il passaporto.
Il progetto de Le Tre Rose continua, quindi,
sia con i "Seniores", che con gli under e stanno arrivando al campo -
figli, cugini, nipoti, amici dei nostri giocatori "migranti"-.
E
sabato, 25 settembre, dalle ore 15.00 alle 17.00, in collaborazione con
l'Associazione casalese A.N.A.S., il primo Open Day del Rugby al campo del
Ronzone!
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