(da La Repubblica)
Quattro giorni di ritiro in montagna per i piccoli campioni del minirugby: per preparare la stagione sportiva alle porte, ma anche per dare il primo segnale importante di un ritorno alla normalità.
Il Cus Genova Rugby ha organizzato nei minimi dettagli un mini camp estivo a Prea, in provincia di Cuneo: il “PREseAson 2021” era dedicato alle leve U13 e U11. E’ stato un grande successo, non solo in termini di partecipanti: anche e soprattutto di ambiente, di crescita tecnica e umana.
Per i giovanissimi atleti e per i loro educatori. Una bella storia che vale la pena di raccontare e che si è giustamente conclusa a tavola l’ultimo giorno un “terzo tempo” tutti insieme – insieme, amicizia: in una parola, “squadra” - cui hanno preso parte anche i genitori (saliti in 54 da Genova!) più un’altra dozzina di bambini che presto indosseranno la maglia biancorossa.
Trentacinque
minirugbisti e 6 educatori: 2 ragazzi della prima squadra del Cus Genova e 4
veterani – gli “old”, se preferite -, a conferma che questo sport è una
passione continua che non si affievolisce con il passare degli anni (anzi!),
una scuola di vita che tiene tutti legati. Senso di appartenenza. E questo
naturale affiatamento ha contribuito a fare dell’iniziativa un successo.
L’obiettivo principale era appunto quello di “fare squadra”, rinsaldare la
consapevolezza di appartenere ad un club di blasone antico e prestigioso.
“Sul campo ci sono
stati momenti per imparare qualcosa di nuovo, per approfondire conoscenze sia
teoriche che pratiche del gioco”, spiegano gli organzzatori. “Ma soprattutto ci
siamo divertiti come matti. I ragazzi
tornano a casa con la consapevolezza che il CUS Genova non è solo la loro
squadra, ma una famiglia dove i fratelli maggiori sono in grado di dare il buon
consiglio ed aiutare i più piccoli”. E se qualcuno aveva la nostalgia della
mamma? “C’è sempre qualcun altro che ti consola. Nessuno prende in giro
l’altro. Se non riesco ad arrivare in cima al monte, ci sarà sempre qualcuno
pronto a scendere e a prendere il mio zaino per alleggerire il cammino che mi
resta. E tutti mi aspetteranno in vetta per la merenda”.
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