La visione dello Skills Coach, Greg Sinclair.
Dalla Verona Rugby Academy al FirstXV un'unica filosofia per una crescita continua. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Greg Sinclair, Skills Coach del Verona Rugby e della Verona Rugby Academy che ci ha raccontato come ha impostato questa stagione dalle giovanili fino alla Prima Squadra.
“In Accademia abbiamo cambiato le priorità; abbiamo bisogno di recuperare l’aspetto fisico e di contatto perché c’è stata una mancanza causata dalla pandemia. In più abbiamo avuto il tempo di studiare e abbiamo deciso di inserire due tre cose nuove sull’aspetto del contatto.” spiega lo Skills Coach “Un’altra novità è che abbiamo tolto il Punto d’incontro in difesa dalle skills di base che è diventata una skill specifica che tutti potranno allenare ma in modo più accurato.” Il Coach di origine scozzese non segue solo l’aspetto tecnico ma anche quello tattico: questi due insieme a fisico, mentale, olisFtico e la nutrizione compongono i sei pilastri su cui si fonda la formazione in Academy. “Ogni settimana ci concentreremo di più sull’aspetto tattico, non giocando questo si è un po' perso e bisogna recuperare come pensare a livello globale e collettivo. Inseriamo ogni settimana un’ora in campo e un’ora in aula dove si studiano i principi di turnover, contrattacco e gioco al piede facendo sia un analisi su noi stessi e sui nostri allenamenti, sia guardando le partite internazionali.” “La tattica è uno dei nostri pilastri e quest’anno abbiamo progettato di dedicare circa 3200 minuti a questo aspetto. Si tratta di molto più tempo rispetto agli anni scorsi e sarà molto interessante vedere quali risultati otterremo.” “Abbiamo un gruppo eterogeneo, ci sono atleti che sono qui da 4 anni e ragazzi che sono appena arrivati. I più giovani e nuovi lavoreranno sulla formazione delle skills partendo dalle basi invece i giocatori che sono qui da tanti anni hanno bisogno di fare le cose ad alta intensità perché hanno una buona consapevolezza di cosa devono fare, come farlo e quando dobbiamo inserire il lavoro sotto pressione.
I primi lavoreranno su una skills, per esempio, mentre gli altri lavoreranno su più skills in una sola seduta e dovranno avere la capacità di concentrarsi e capire cosa devono fare e quali sono i fattori chiave di ogni abilità.” Altra novità di quest’anno è l’avvio della Senior Academy, dopo un anno di prova. In questo modo gli atleti possono proseguire il progetto per altri due anni in cui seguono un programma specializzato basato sul profilo del singolo atleta. Oltre ai Project Players vi sono anche gli Elite Players, atleti degli ultimi anni delle giovanili che partecipano due volte alla settimana agli allenamenti dei Project e anche agli allenamenti della Prima Squadra. “È un modo per loro di alzare il livello tecnico, tattico e fisico oltre che all’intensità degli allenamenti. L’obiettivo è accorciare il salto tra giovanili e seniores puntando ad essere pronti a giocare non solo alla Serie A ma ai massimi campionati nazionali ed internazionali.” I Project Players svolgono due sedute di skills in più e due allenamenti dedicati al ruolo specifico, più il lavoro fisico personalizzato. Il loro obiettivo è lavorare per costruire sia un profilo di ruolo specifico che uno individuale. “Già in queste prime settimane mi hanno dimostrato che non sono qui per partecipare ma per crescere e migliorare.” spiega Sinclair “Gli allenamenti sono corti ed intensi però i ragazzi lavorano sodo al 110% ripetizione dopo ripetizioni. Sono molto interessato di vedere i risultati di questi ragazzi a fine anno, se diventano giocatori che aiutano la squadra a crescere o se diventano dei veri protagonisti all’interno della FirstXV.” Arrivando alla Prima Squadra Coach Sinclair ha avuto occasione di studiare gli atleti e il metodo di gioco durante le due settimana di training di luglio e già dall’inizio della stagione ha effettuato allenamenti specifici per il gruppo. Molto positiva è l’attitudine di alcuni nuovi giocatori che hanno scelto di effettuare le sedute extra dei Project Players. “Stiamo cercando di innovarci per interpretare gli arbitri e le nuove regole del gioco. Vogliamo essere una squadra che riceve pochi calci di punizione quindi vogliamo essere perfetti nel ball carrier, nei punti di incontro, nelle pulizie. Dobbiamo essere precisi per aver un vantaggio, per seguire le regole, tutto ciò si applica anche nel modo in cui stiamo allenando le skills.” continua lo Skills Coach “Inoltre stiamo lavorando con giocatori che hanno ruoli chiave, come i piazzatori per esempio, atleti che hanno bisogno di lavorare un aspetto specifico per il collettivo della squadra.” Sul finire Greg ci ha rivelato cosa spera di vedere nei suoi atleti: “Vorrei che gli atleti si sentano confidenti nel gioco lavorando ogni giorno sugli aspetti tecnici e tattici. Vorrei che loro si sentissero bene in campo, che siano capaci di reagire alle azioni in campo con sicurezza.” conclude il coach scozzese “Puoi essere sereno in campo solo se prima hai lavorato sodo durante gli allenamenti, io credo che quelli che escono dall’Academy e i Project abbiano un livello di skills per cui in campo possono essere sereni. Il mio obiettivo è arrivare che anche tutti i giocatori della Prima Squadra raggiungano questa confidenza il prima possibile.”
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