Ci sono stagioni sportive che nascono sotto una buona
stella e nelle quali anche errori piuttosto gravi vengono ‘perdonati’, e
stagioni nelle quali la sfortuna si accanisce e non è sufficiente provare a
gettare il cuore oltre l’ostacolo. Nell’annata 2010/11, i Lions Amaranto
Livorno (targati ‘Ies Solari’), pur ottenendo - sul campo - un ingente bottino
di punti (39) e pur con un ruolino di marcia (8 vittorie e 14 sconfitte)
migliore rispetto a quello dei due campionati di B precedenti, mancarono
l’appuntamento con la terza salvezza consecutiva. In senso assoluto, il ‘record
di vittorie in B’ di quell’annata particolare non è stato battuto neppure nella
stagione 2019/20 (6 successi su 11 partite, prima della sospensione definitiva
causata dall’emergenza della pandemia del Covid-19). A guidare, nel campionato
2010/11, la squadra amaranto, era (l’allora giovane) coppia di tecnici composta
da Emanuele Bertolini e Daniele Conflitto. Bertolini, classe ’73, socio
fondatore, insieme al presidente Mauro Fraddanni, dei Lions, è stato
protagonista come giocatore (mediano di mischia) dei primi tre anni d’attività
della stessa formazione amaranto: stagioni caratterizzate dalla promozione in
B, nel 2008 - due mete da lui realizzate nel trionfale match di ritorno della
finale playoff con il Reno Bologna -, e, appunto, dalle salvezze nella
cadetteria ottenute nei due tornei successivi.
“Fu, quella vissuta nel 2010/11
- ricorda lo stesso Bertolini -, una vera e propria beffa. E’ stata l’unica
retrocessione in senso assoluto nella storia della prima squadra amaranto e fu
sancita solo per una vicenda extra-tecnica, per un errore commesso in buona
fede, quando, nel confronto interno con il Pesaro, portammo a referto un
giocatore, il pilone Chabbar, che doveva finire di scontare una vecchia
squalifica relativa al torneo under 18 della precedente annata. Fu un
campionato di B ricco di emozioni e di colpi di scena. Lo chiudemmo
all’undicesimo e penultimo posto. Retrocedemmo insieme al Viterbo, fanalino di
coda. Finimmo con 6 lunghezze in meno del Pesaro e 4 in meno dell’Union Tirreno
Piombino”. A conti fatti, tutto si decise il 5 dicembre 2010 (8° turno del
girone d’andata). Sul campo ‘Carlo Montano’, il Pesaro si impose 13-19: per i
labronici padroni di casa due mete (una tecnica ed una di Valente) ed un
piazzato (Pacini), per gli adriatici una meta, quattro piazzati ed una
trasformazione. Con quel risultato, il Pesaro si assicurò, sul campo, 4 punti
ed ai Lions venne inizialmente assegnato 1 punto (bonus-difesa). Il risultato
sul campo, però, non venne omologato. La presenza nella prima linea dei ‘Leoni’
(peraltro a gara in corso…) del pilone Khaled Chabbar determinò la sconfitta a
tavolino. L’avanti, infatti, doveva ancora finire di scontare una ‘vecchia’
squalifica. La società amaranto, in buona fede, riteneva che tale squalifica si
fosse esaurita. Il pilone di origini tunisine era stato però tesserato ‘solo’
il 27 ottobre e non all’inizio della stagione.
Per farla breve, per un cavillo
della giustizia sportiva fu assegnata ai marchigiani la vittoria a tavolino
(0-20 e in classifica anche il bonus-attacco) ed ai Lions tolto il punto (il
bonus-difesa) e in più inflitti 4 punti di penalizzazione. Considerando solo i
risultati del campo, le due squadre avrebbero finito appaiate il torneo none a
quota 39 e, soprattutto, i Lions avrebbero colto la salvezza, a danno
dell’Union Tirreno. “Acqua passata. Poi - sottolinea Bertolini - è iniziato,
per i Lions, un nuovo ciclo, che ci sta regalando tantissime soddisfazioni. Non
tutto il male vien per nuocere: forse, nella stagione 2011/12, avremmo fatto
fatica in B e forse è stato meglio per tutti ripartire dalla C1. Non nego,
però, che inizialmente quella situazione ed il ‘caso Chabbar’ ci bruciò non
poco”. E a proposito di ‘nuovo ciclo’ e di ‘lavoro sulla base’, l’opera dello
stesso 47enne trainer sta proseguendo in modo intenso. Bertolini, nelle ultime
due stagioni, ha allenato le rappresentative under 16 del Granducato, la
franchigia nata nel 2015 e frutto del matrimonio sportivo tra gli stessi Lions
Amaranto e gli Etruschi Livorno (al progetto hanno successivamente aderito il
Bellaria Pontedera e, limitatamente agli under 18, il CUS Pisa). “Sia nella
stagione 2018/19, sia in questa annata 2019/20 purtroppo interrotta bruscamente
per il Covid-19, abbiamo ottenuto brillanti risultati. Siamo riusciti, io e
ovviamente i miei colleghi allenatori Civita, Crivellari e Barsocchi, a guidare
due rappresentative under 16 in entrambe le annate. Abbiamo avuto a
disposizione rose ampie e di qualità. Nel 2019 abbiamo raggiunto la finale del
Trofeo del Passatore. In questa stagione, al momento dell’interruzione, eravamo
primi solitari e a punteggio pieno nel nostro girone interregionale (fascia B)
e, credo, con concrete possibilità di vincere il Trofeo del Passatore stesso”.
L’ultimo allenamento dei ‘Granduchi’ si è svolto, al campo ‘Emo Priami’ di
Stagno lo scorso mercoledì 4 marzo. Poi, per tutti quanti, è giunto il forzato
stop agonistico. “Anche nel periodo del lockdown siamo rimasti in contatto con
i ragazzi e li stiamo spronando a proseguire, con tabelle personalizzate, un
lavoro di carattere fisico-atletico. Li stiamo supportando, e li abbiamo
supportati, soprattutto a livello psicologico. Non è stato facile per nessuno,
e più che mai per ragazzi di 15 e 16 anni, vedere di colpo ‘stravolgere’ la
vita e perdere i contatti fisici con amici, compagni e coetanei. Anche solo con
call conference e con quiz di teoria rugbistica, abbiamo cercato, credo con
successo, di ‘accorciare le distanze’. Sono ragazzi che conosco da tempo, visto
che li ho diretti, peraltro permettendo loro di cogliere importanti traguardi,
anche quando militavano nella categoria under 14.”. La speranza è, soprattutto,
quella di poter al più presto ripartire con placcaggi e mischie, in campo….
“Come ha sottolineato il presidente Fraddanni nelle scorse settimane - annuisce
Bertolini -, quando sarà
possibile tornare a vivere ‘assembramenti’ tipici di allenamenti e avvenimenti
sportivi, i cancelli del ‘Priami’ potrebbero riaprirsi per gli allenamenti di tutti
gli oltre 400 tesserati Lions. La priorità per il club amaranto è la salute dei
giocatori e dei propri appassionati, di ogni età e delle loro famiglie: massimo
rispetto per la decisione assunta dalla FIR, relativa alla sospensione
definitiva dei campionati, e massimo rispetto per tutte quelle che sono e
saranno le indicazioni del Governo relative all’emergenza coronavirus. Però,
nessuno vieta di poter effettuare, al limite nella stagione estiva, allenamenti
e partitelle. La speranza è quella di vedere quanto prima animarsi l'impianto
'Priami' di tanti ‘leoni’ per ora costretti in gabbia..”
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