L’Amatori
Capoterra soffre ma vince (8-6) nella risaia di Savona
Non è stata una gran bella partita, anzi il bel gioco proprio non
c’è stato, complice il terreno di gioco, che tutto poteva essere, ma non certo
un campo da rugby.
Alla
fine la vittoria è andata alla formazione isolana che ha sofferto, ma si è
imposta con il punteggio di 8-6, grazie ad Antonio Ganga che, appena entrato è
riuscito a piazzare la meta vincente.
Il
resto è stato tanto equilibrio con le due squadre in netta difficoltà non solo
nel rimanere in posizione verticale, ma anche nel riuscire a operare bene nella
22 avversaria.
Savona
ci ha provato fino all’ultimo ma Capoterra stavolta non ha abbassato la guardia
e portato a casa la vittoria.
L’Amatori
voleva continuità, soprattutto dopo la bella vittoria ottenuta la scorsa
settimana in casa contro la Pro Recco.
Un
successo che avrebbe consentito al XV allenato dal duo Garau-Ambus di ritrovare
continuità e punti. E così è stato.
L’occasione
data dal calendario era davvero ghiotta e da sfruttare a tutti i costi.
Trasferta
in casa del Savona Rugby, ultima in classifica e ancora a secco di vittorie nel
torneo di serie B e tanta voglia di vincere da parte del XV isolano per
ritornare a casa con dei punti importanti prima della sosta.
In
settimana grande lavoro di rifinitura e preparazione della sfida, ma i due
coach non avevano preso certo in considerazione per questa gara il fattore
climatico e soprattutto la tanta pioggia venuta giù in Liguria nelle ultime
ore.
Acqua
che ha trasformato in una risaia il “Fontanassa” di Savona. Nonostante tutto si
è giocato.
IL
MATCH
L’inizio
è ovviamente caratterizzato da tanta attenzione da entrambe le parti.
Non
si vogliono commettere errori soprattutto in fase difensiva, anche perché la
presa e il gioco alla mano si rivela tutto maledettamente complicato. L’attacco
ci prova ma senza successo.
Tanti
contrasti e tanto fango e qualche fallo di troppo. La prima punizione del
pomeriggio, a metà tempo e fischiata a favore del Capoterra e Carlo Stara non
fallisce l’appuntamento con i pali: 3-0. L’Amatori comincia bene.
Ma
la gioia per aver sbloccato il risultato dura davvero poco. Anche perché i
liguri spingono maggiormente sull’acceleratore e il Capoterra è costretto a
ricambiare il fallo.
Il
3-3, realizzato dal Savona, è la giusta conseguenza. Il resto è solo confusione
e gioco frammentario.
Savona attacca a testa bassa, vuole sfruttare le difficoltà ambientali degli avversari che vengono puniti ancora su punizione (6-3).
Punteggio
con il quale si chiude la prima frazione di gioco.
Qualcosa
comunque nell’Amatori non va, tanto che i tecnici vogliono modificare l’assetto
della squadra in campo.
Quindi
sostituiscono Nikoloz Talakhadze con Antonio Ganga. Mai mossa si rivela più
azzeccata.
Il
tallonatore di Capoterra entra subito in partita e lui stesso racconta la meta
che ha cambiato la gara e regalato i 4 punti al Capoterra:
“Ero appena
entrato in sostituzione di Talakhadze – ricorda
Antonio Ganga – ho lanciato una touche, abbiamo impostato un drive e
grazie al lavoro di tutta la mischia ho potuto conquistare l’ovale e
schiacciare in meta.
Diciamo che è
stata davvero una gara molto complicata sia per le condizioni climatiche e del
campo e poi perché Savona ha lottato con il coltello tra i denti pur di
mettersi in difficoltà, alla ricerca di una vittoria importantissima per la
loro classifica”.
E
in effetti Savona non ha mollato la presa soprattutto nella ripresa alla
ricerca spasmodica di una meta o di una punizione che, alla resa dei conti
poteva diventare vincente.
“Non ha fatto
i conti con il Capoterra – conclude Ganga -. Noi da tutta questa
situazione abbiamo trovato quella carica in più che ci ha permesso di portare a
casa 4 punti importantissimi”.
In
vantaggio per 8-6 esce Aru per Riccardo e poi Lai e Ferrarese per Chibsa e
Greco.
I
ragazzi di Capoterra giocano soprattutto a difesa del risultato ma con qualche
puntatina in avanti per tenere lontano e a bada gli avversari.
Savona
ci prova fino in fondo ma alla fine si arrende all’Amatori e al fango.
L’INTERVISTA
Marcello Garau – Coach Amatori Rugby Capoterra.
“Sinceramente
il campo era peggio di come ci si aspettava. La pioggia caduta copiosa nel
corso della giornata lo ha reso davvero complicato per entrambe le formazioni”.
Ma non solo
l’acqua e il fango…
“No, esatto.
Quello che ci ha dato molto fastidio era il vento gelido. Terribile. Una
partita veramente da ricordare.
Figuratevi
che abbiamo dovuto cambiare Aru che stava soffrendo tanto da rischiare lo
svenimento”.
Una vera e
propria battaglia sul fango?
“Si
assolutamente. Soprattutto nel fine gara. Savona ha capito che in quelle
condizioni non si riusciva a giocare a rugby e il tutto si è trasformato in una
lotta sul fango, tanto che da quanto eravamo zuppi e infangati non si
riuscivano a distinguere il colore delle maglie”.
Ma alla fine
ha vinto il Capoterra?
“Diciamo che
ha vinto la squadra più matura e tecnica, capace in una giornata davvero
impossibile, dove i ragazzi tremavano dal freddo come foglie, di andare via da
Savona con la meta inviolata”.
Alla fine la
mossa vincente è stato l’inserimento di Ganga?
“Non direi
mossa vincente da parte mia e di Gabriele. Tutta la panchina quando è entrata
in campo ha fatto la differenza.
Bravo Ganga a
schiacciare in meta, ma se devo elogiare qualcuno credo che Thioye sia stato il
migliore in campo.
Un ragazzo
che a 42 anni fa 80’ in prima linea e esce dal campo tra gli applausi merita
davvero un grande elogio.
Malik è stato
impressionante per volontà e per come ha trascinato la squadra con i
placcaggi”.
LE FORMAZIONI IN CAMPO
AMATORI
RUGBY CAPOTERRA: Lai,
Talakhadze, Thioye, Vega, Ferrarese, Oghittu, Balboni, Pace, Marongiu,
Panduccio, Celebrini, Zucconi, Stara, Valentine, Aru. Allenatori: Marcello
Garau e Gabriele Ambus. A disposizione: Ganga, Greco, Chibsa, Brui, Murgia,
Riccardo, Smeraldo.
RUGBY
SAVONA: Francioso,
Gatto, F. Rossi, Boraschi, Serra, Costantino, T. Rossi, Pivari, Montaldo,
Paoletti, Schiappacasse, Franchello, Baccino, Shehu, Abbo. A disposizione:
Guida, Garzoglio, Magnaghi.
Arbitro
Signor Giulio Bargnani di Brescia.
(Le foto sono di Paolo Bernat di Savona, inserite da RUGBYTOTALE&SOCIALE)
Nessun commento:
Posta un commento