Il movimento del rugby trascorso un certo periodo dal COVID 19 sembra volersi riprendere, anche se lentamente e con certe difficoltà riscontrate soprattutto nei settori giovanili dove spesso si è stati costretti a creare delle franchigie fra piu’ club. Stesso discorso ovviamente anche per le squadre seniores ed il sincero augurio, almeno per il momento, è quello di cercare di proseguire con le collaborazioni fra i vari club del Paese.
Domenica scorsa ero ad Ivrea per una partita di Serie B ed ho rivisto con piacere CHRYS DE MEYER, head coach del club eporediese, che attualmente partecipa al Campionato Nazionale di Serie B e nel Girone 1 del Nord Ovest si è segnalato tra i team maggiormente intraprendenti ottenendo anche qualche lusinghiero successo. Un Sud Africano in Italia non è certo una novità ma da quanto tempo ha optato per il nostro Paese?
“ Sono in Italia dal
2008 – ammette il tecnico sudafricano – inizialmente come giocatore/allenatore
nel club pugliese del Trepuzzi, e con loro sono riuscito a fare un buon lavoro
riuscendo dopo solo un anno la promozione della seniores dalla Serie C alla B.
In pratica fu la prima storica promozione in questa serie di una squadra di
quella regione, dove la palla ovale era poco conosciuta. Dopo sono andato ad
Asti e con loro ho lavorato ben nove anni: giocavo in prima squadra ed allenavo
il team, e nel secondo anno ho seguito anche come Direttore Tecnico le squadre giovanili
del club biancorosso portando avanti un intenso programma. In seguito sempre in
Piemonte ho collaborato per altri quattro anni come D.T. con il Settimo
Torinese, ed ora sono già al quarto anno che sono impegnato ad Ivrea, e di
questo rapporto sono estremamente contento soprattutto perche’ la prima squadra
è una formazione molto giovane, ed il lavoro portato avanti in questi
precedenti anni ho potuto constatare che ha dato i suoi frutti.“
Un cambio ovviamente
epocale per te, con situazioni credo molto diverse dal tuo Sud Africa…….
“ Mi piace l’Italia e
sono contento di aver fatto questa scelta di vita – dice CHRYS DE MEYER – e
penso che rimarro’ sempre in questo Paese. In Sud Africa giocai a rugby fin
dagli otto anni di età, e così è stato sino ai trentadue, e questa decisione di
cambiare Paese è stata sempre nei miei pensieri ed ho avuto questa importante
opportunità grazie al mio caro amico Wim Visser, atleta della Benetton Treviso
e con ben 22 maglie azzurre con la
nazionale italiana, e insieme a lui ho allenato nel club astigiano. Lui è
riuscito a darmi questa importante opportunità e di rimando ovviamente ho avuto
la possibilità di aprire un discorso estremamente per la mia famiglia.”
E dopo tanti anni,
Asti, Torino, Ivrea la tua famiglia che conosciamo in parte soprattutto grazie
a tuo figlio Carlo che gioca appunto in prima squadra ad Ivrea, ed anche oggi
(domenica scorsa per chi legge n.d.r.) nel test con il CUS Genova ha fatto
intuire che ha ottime qualità tecniche nel suo ruolo di estremo, è cresciuta di
numero!
“ Certo, ora abbiamo
quattro figli: due maschi di ventuno e diciotto anni, una bimba di dieci anni
ed un altro maschietto di cinque. E ovviamente tutti e tre i maschi sono già
impegnati con la palla ovale!”
Italia O.K. dunque per
Chrys De Meyer, grande preparatore tecnico per qualsiasi livello di età, con
grande esperienza e alta professionalità, ed immancabile umiltà, nei numerosi
Campus estivi che da anni porta avanti soprattutto nelle zone piemontesi! (rr)
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