martedì 30 gennaio 2018













NOI CON ARTURO, CINTURA NERA AD HONOREM.
Le immagini di una splendida domenica mattina trascorsa nel cuore della storia della città e dello sport di Napoli, in onore del giovane Arturo che ha reagito con incredibile forza e coraggio alla vile violenza di ragazzi che non hanno mai potuto respirare valori come quelli di cui è intrisa la Partenope.

Il judo è stata la disciplina che ha formato Arturo con il maestro Gennaro Muscariello giu’ ai cavalli di bronzo e così gli è stato tributato dal suo maestro uno schieramento d’onore dalle squadre della Polisportiva:
Ginnastica artistica, Volley, Basket, scherma, rugby e judo, con i campioni italiani non vedenti.
Forza Arturo, lotteremo al tuo fianco.






"A rugby si gioca con le mani e con i piedi, ma in particolare con la testa e con il cuore".
La frase di Diego Dominguez, ex campione italiano di rugby, è l'introduzione ideale per la storia che vogliamo raccontarvi: quella di Andrea Verolino e suo padre Gennaro, esempio della magia di uno sport poco conosciuto che sa regalare emozioni indimenticabili.
Per storie come questa, per gli ideali che le accompagnano, FacileRent ha deciso di impegnarsi con forza al fianco di una realtà come Partenope Rugby Junior.
Quando suo figlio ha cominciato a giocare a rugby, papà Gennaro era un pò spaesato: “Per me era uno sport del tutto sconosciuto. Ho iniziato a vedere un gruppo di ragazzini che si azzuffava intorno ad un pallone, che fino a quel momento avevo visto sempre di forma sferica”.
Vedere quei ragazzi impegnarsi per superare i loro limiti, per affrontare le difficoltà insieme ai compagni, gli ha chiarito le idee: “Ora mi trovo ad incitare una squadra che si schiera, che copre il campo, che si dà sostegno, che lotta per schiacciare la palla oltre la linea di meta. Sentire l’odore dell’erba quando vado a prendere mio figlio dopo gli allenamenti, vederlo sfinito perché ha dato tutto quello che poteva in campo, vederlo felice ed orgoglioso di fare questo sport mi rende davvero un papà felice”.
Andrea, invece, non ha mai avuto dubbi: “A me questo sport piace veramente tanto, mi è entrato nel cuore e nella testa e ogni volta che gioco non vorrei mai smettere.”
Testa e cuore. Ma anche impegno, forza di volontà, passione.
In un campo da rugby come in un’azienda, insieme ai compagni di squadra oppure con i colleghi.

Pubblicato da Pierpaolo Orefice


  





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