L'Aquila Rugby Club lancia “Vieni in Abruzzo – La forza di una
terra”
Si chiama Vieni in Abruzzo – La forza di una terra
la nuova iniziativa dell'Aquila Rugby Club, presentata oggi nel corso di una
conferenza stampa densa di contenuti nel bar ristorante Attimi, alle
porte del centro storico dell'Aquila, partner del club. Diversi i temi
snocciolati, dalla situazione economica del club ai risultati positivi di FormiAmo
il futuro, partendo ovviamente dalla Giornata neroverde del prossimo 22 marzo al “Fattori”, quando
L'Aquila affronterà i Medicei nello scontro al vertice della classifica (ore
15:30).
Già domenica i
neroverdi indosseranno il nuovo sponsor
del club: l'Abruzzo stesso. Il progetto rientra in un ragionamento ampio
delle maggiori società sportive della regione – Pescara Calcio, Proger Chieti e
Roseto Sharks, oltre a L'Aquila Ruby Club – di rilancio dell'immagine
dell'Abruzzo dopo il momento difficile nella prima parte dell'anno.
“Anche le recenti
attenzioni di testate nazionali e internazionali, come Il Corriere dello
Sport e L'Equipe, ci confermano come i colori neroverdi possano
essere testimonial per il rilancio dell'Abruzzo in questo momento di
difficoltà”, ha affermato il presidente Mauro
Zaffiri. La società comunicherà alla Federazione Italiana Rugby la
volontà di cambiare il nome in Abruzzo
L'Aquila Ruby Club, per dare più forza all'iniziativa: “Anche attraverso
il rugby vogliamo continuare a investire sul presente e sul futuro delle nostre
comunità e dei nostri splendidi territori”, ha osservato il numero uno
neroverde.
Vieni in Abruzzo –
La forza di una terra si innesta nel progetto già avviato
da L'Aquila Rugby Club FormiAmo il
Futuro, sostenuto dal main sponsor eni, con l'obiettivo di
sviluppare la doppia carriera (universitaria-professionale
e sportiva) degli atleti. La società ha presentato oggi i primi risultati di FormiAmo
il Futuro, nato in collaborazione con l'Università degli Studi dell'Aquila
grazie al prezioso apporto di Federica
Aielli, medico sociale del club. Dei ben 18 atleti della prima squadra che frequentano scuola o università,
i 5 che frequentano le scuole superiori
hanno riportato nel primo quadrimestre ottimi voti. I 7 giocatori iscritti al primo anno di università hanno
sostenuto esami nella sessione invernale, superando in modo brillante almeno
due esami rispetto a quelli previsti nei rispettivi piani di studio. 6,
inoltre, i ragazzi che hanno superato brillantemente esami negli anni successivi al primo, con un
atleta che ha iniziato l'elaborazione della tesi di laurea. E' stato infine
firmato un accordo quadro con il dipartimento di Scienze politiche e sociali
dell'Università della Calabria,
per permettere ad un atleta neroverde di non ritardare lo svolgimento del
tirocinio formativo e garantire i tempi del percorso universitario.
La conferenza stampa
ha rappresentato anche l'occasione per parlare della situazione economica della
società: “Noi nel 2014 siamo partiti da una situazione debitoria della vecchia
società di oltre 200mila euro –
ha sottolineato Zaffiri – abbiamo ripianato ed estinto tutti quei debiti.
Abbiamo ripianato, purtroppo per ora ancora parzialmente, anche i debiti
rispetto alle stagioni 2015-2016 e 2016-2017. Abbiamo mancate entrate da parte
di alcuni sponsor che contiamo di recuperare, ma noi abbiamo iniziato questa
avventura come appassionati, non abbiamo grandi capitali. Non vogliamo
elemosinare, questo dev'essere chiaro. Siamo
degli interlocutori, non saremo strumenti per altro. Chiediamo solo che
i nostri numerosi progetti,
sposati da tre multinazionali che ringraziamo (eni, Decathlon e Ald Automotive,
ndr) e da pochi virtuosi imprenditori locali, siano almeno letti. Dobbiamo tutti porci questa domanda: L'Aquila ha ancora bisogno di rugby?
Perché non sembra dimostrarlo, dentro e fuori. Abbiamo ad esempio proposto Vieni
in Abruzzo all'assessorato regionale al turismo, e dopo un mese neanche ci
è mai stata data una risposta”.
“Noi siamo imbarazzati
e mortificati perché in questo momento non siamo in grado di dare i rimborsi
agli atleti, ai tecnici e allo staff – ha aggiunto il presidente – perché non riusciamo a dare loro ciò che meritano,
nonostante si stiano dimostrando uomini veri, più attaccati alla maglia di
quanto non sia la città. Ma siamo in difficoltà, come diciamo da mesi: e
se non cambiano le carte in tavola non potremo garantire le ultime trasferte
della stagione”. Intanto, domenica 22 marzo il rugby torna al “Fattori” per il
big match con I Medicei: “Facciamo un appello agli appassionati, dovranno
essere il sedicesimo uomo in campo per arrivare insieme alla vittoria”.
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