SERIE C2 GIRONE
PIEMONTE
CUS PIEMONTE ORIENTALE 8
MONFERRATO RUGBY/B 34
Marc.p/t: 13’ mt
Shpella, 21’ mt Piacentini; s/t: 2’ mt Casarin, 6’ cp Lava, 10’ mt Righini tr
Patrucco, 21’ mt Petruzza, 28’ mt Casarin, 36’ mt Casarin tr Patrucco.
CUS
PIEMONTE ORIENTALE: Castucci, Lava, Petruzza, Carlone,
Milia, Bellaro, Finotti, Arrigoni, Boshnjaku, Bet, Morbelli, Buttà, Perez
Calles, Podenzani, Borrelli. Dalla panchina: Ascari M., Capitano Cantagallo, Capato, Insalata,
D’Angelo, Orsogna, Ascari A. All.: Luigi
Castucci e Dario Piccinin.
MONFERRATO RUGBY/B:
Casarin, Cacciatore, Tassagna, Ricci, Forlini, Patrucco,
Righini, Ilirjan Shpella, Fossa, Sardi, Chiarlo, Piacentini, Baroni,
Hermenegildo, Martinetto. Dalla panchina Pareti, Cosenza, Amerio, Taschina,
Simonte, Cavallotti, Martelli. All.: Alessandro Corrado e Diego Baldovino.
Arbitro: Alberto
Olivieri di Genova/Pegli.
(In azione il mediano alessandrino Righini del Monferrato)
Giu’ in Liguria a
ridosso dell’appennino, nuvole e nebbia autunnale, su nella piana casalese
invece, a Giaròle, il sole ha riscaldato gli spettatori del CUSPO RUGBY PARK,
quasi fosse un saluto di benvenuto alla Primavera del 2017. Domenica scorsa è
già alle spalle e, a tre giornate dalla conclusione della prima fase del
Campionato di Serie C2 Piemonte, i Cadetti del Recco conducono la classifica del
Girone e, a una certa distanza inseguono Monferrato, Cuneo Pedona e Lions
Tortona per la seconda piazza. A Giàrole i gialloblù locali, anagraficamente
piu’ datati della franchigia monferrina, hanno aperto la gara con seria
intenzione di mettere in difficoltà con il proprio pesante pack gli avversari,
ma quasi come una SPADA NEL CUORE era proprio il terzalinea Ilirjan Shpella,
fratello di Enea impegnato con la prima squadra
a Settimo Torinese, a trafiggere con potenza la difesa del team
capitanato da Marco Morbelli.
(Giovanni Borrelli pilone d'esperienza nel CUS PO)
In quel momento il Monferrato ha compreso che
poteva tentare con piu’ insistenza con il gioco alla mano, e la splendida
azione iniziata da metà campo e sull’ala da Forlini, che lanciava Matteo Casarin, portava gli ospiti ad
assaporare la seconda realizzazione. Primo tempo chiuso sul 0/10, partita
infondo ancora aperta e comunque divertente, in quanto l’assenza di esasperati
tatticismi, con l’esemplare correttezza dei due club, ha attanagliato
l’interesse del pubblico, che per una serie C2 è inconsueto. Andrea Lava,
calciatore cussino aveva mancato al 5’ del primo tempo un penalty, ma alla
ripresa del gioco centra le acca, accorcia le distanze, regala ossigeno al
gruppo, ma è tutto provvisorio in quanto
pochi minuti dopo il mediano di mischia alessandrino “red” Righini parte
quasi da metà campo e alla GUSTAV THOENI elude l’intervento di un manipolo di
avversari che non fanno che spianare la strada al Monferrato. CUS PO mai si è
arreso, sia chiaro, la lotta in campo c’è stata eccome, e la meta di Erik
Petruzza è prova confortante per i gialloblu che la meta della “bandiera”
l’hanno messa a segno.
(l'ala Forlini del Monferrato scatta e s'invola verso l'area degli Aironi, poi lancerà in meta Piacentini)
Il finale è tutto uno show del Monferrato, e diremmo
meglio di Matteo Casarin autore di due mete spettacolari, per la gioia e
delizia del papà GianCarlo, dirigente del team presente tra gli spettatori, e
“imprendibile” per i fotografi presenti al Comunale di Giaròle.
Alla fine della contesa
ALESSANDRO CORRADO, beneventano e con Diego Baldovino alla guida tecnica dei
Cadetti del Monferrato è concreto e conferma il buon momento del team: “ Contro
il CUS PO la squadra era proprio al completo, e questo ci ha sicuramente
permesso di giocare un buon incontro sotto tutti i punti di vista. In pratica
questa era la stessa squadra che era riuscita a superare i Cadetti della Pro
Recco, che attualmente occupano il primo posto in classifica nella C2. Negli
altri test a volte abbiamo sofferto, soprattutto quando mancava il mediano di
apertura consueto, e con il CUS Patrucco ha coperto bene i suoi impegni. Certo
noi come tanti vediamo partita dopo partita, poi la promozione se ne parlerà,
anche perchè non finirà con questo torneo ma andremo eventualmente incontro ad
altri spareggi e non conoscendo le future avversarie è improponibile ora fare
previsioni.
(Il mediano del CUS PO Finotti ha ingaggiato un duello, leale, combattutissimo con il dirimpettaio "red" Righini)
Con il CUS PO abbiamo forse sofferto un poco in mischia, del resto
loro sono piu’ organizzati di noi, sul gioco aperto siamo stati concreti. In
ogni modo questo buon momento è derivato dagli allenamenti che siamo riusciti a
portare avanti con maggior intensità e con piu’ atleti a disposizione. Certo
durante l’inverno con quattro/cinque ragazzi ad allenarsi la domenica nei test
ufficiali non potevamo certo sperare di ottenere risultati esaltanti, ora
essendo primavera il letargo sembra terminato e con piu’ atleti ad allenarsi le
cose cambiano.”
CUS PO tanta buona
volontà, questo è certo, e un ambiente socetario altrettanto vivace con
progetti per il futuro sempre positivi, con impegni nelle attività della
propaganda nelle scuole di Valenza Po non possono che “sollecitare” anche la
prima squadra che come primo anno di attività, e questo non si deve
dimenticare, presentano un biglietto da visita invidiabile. I seniores del CUS PO capitanati da Marco
Morbelli hanno sofferto la velocità di esecuzione nel gioco all’aperto dei monferrini.
DARIO PICCININ, una vita in mischia con l’Alessandria ci saluta al termine
della contesa al CUS PO RUGBY PARK “
Quest’anno per noi del CUS PO è un’anno di
PARTENZA, abbiamo ancora tanto da
imparare come gruppo e come squadra. Il nostro obiettivo affrontando il
Monferrato era formare la squadra, non era certo vincere il test, non siamo
ancora così presuntuosi, quindi e domenica forse è mancato proprio questo. Loro
sono riusciti a fare le mete e nel momento di difficoltà, come ci si è
ritrovati con il Monferrato, è mancato proprio il gruppo che comunque ribadisco
non si crea non si forma in sei mesi. La squadra si crea in anni di lavoro, con
pazienza, ecco noi dobbiamo fare questo tipo di percorso, umile; ci stanno
queste sconfitte, ci stanno queste prestazioni dobbiamo prendere solo gli
errori che abbiamo fatto e cercare di correggerli. Questi ragazzi sono un
insieme di realtà differenti, con qualche ragazzo di esperienza, vedi Borrelli,
ma altri non hanno mai giocato a rugby. Quindi certi hanno difficoltà motorie
nel movimento del rugby in se e quindi in automatico devi pagare dazio, non ce nè per nessuno. In
ogni modo questa è una buona base per partire.”
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