mercoledì 22 marzo 2017

SERIE C2 GIRONE PIEMONTE
CUS PIEMONTE ORIENTALE  8
MONFERRATO RUGBY/B     34
Marc.p/t: 13’ mt Shpella, 21’ mt Piacentini; s/t: 2’ mt Casarin, 6’ cp Lava, 10’ mt Righini tr Patrucco, 21’ mt Petruzza, 28’ mt Casarin, 36’ mt Casarin tr Patrucco.
CUS PIEMONTE ORIENTALE: Castucci, Lava, Petruzza, Carlone, Milia, Bellaro, Finotti, Arrigoni, Boshnjaku, Bet, Morbelli, Buttà, Perez Calles, Podenzani, Borrelli. Dalla panchina: Ascari  M., Capitano Cantagallo, Capato, Insalata, D’Angelo, Orsogna, Ascari  A. All.: Luigi Castucci e Dario Piccinin.
MONFERRATO RUGBY/B: Casarin, Cacciatore, Tassagna, Ricci, Forlini, Patrucco, Righini, Ilirjan Shpella, Fossa, Sardi, Chiarlo, Piacentini, Baroni, Hermenegildo, Martinetto. Dalla panchina Pareti, Cosenza, Amerio, Taschina, Simonte, Cavallotti, Martelli. All.: Alessandro Corrado e Diego Baldovino.
Arbitro: Alberto Olivieri di Genova/Pegli.
(In azione il mediano alessandrino Righini del Monferrato)

Giu’ in Liguria a ridosso dell’appennino, nuvole e nebbia autunnale, su nella piana casalese invece, a Giaròle, il sole ha riscaldato gli spettatori del CUSPO RUGBY PARK, quasi fosse un saluto di benvenuto alla Primavera del 2017. Domenica scorsa è già alle spalle e, a tre giornate dalla conclusione della prima fase del Campionato di Serie C2 Piemonte, i Cadetti del Recco conducono la classifica del Girone e, a una certa distanza inseguono Monferrato, Cuneo Pedona e Lions Tortona per la seconda piazza. A Giàrole i gialloblù locali, anagraficamente piu’ datati della franchigia monferrina, hanno aperto la gara con seria intenzione di mettere in difficoltà con il proprio pesante pack gli avversari, ma quasi come una SPADA NEL CUORE era proprio il terzalinea Ilirjan Shpella, fratello di Enea impegnato con la prima squadra  a Settimo Torinese, a trafiggere con potenza la difesa del team capitanato da Marco Morbelli.

(Giovanni Borrelli pilone d'esperienza nel CUS PO)

 In quel momento il Monferrato ha compreso che poteva tentare con piu’ insistenza con il gioco alla mano, e la splendida azione iniziata da metà campo e sull’ala da Forlini, che lanciava  Matteo Casarin, portava gli ospiti ad assaporare la seconda realizzazione. Primo tempo chiuso sul 0/10, partita infondo ancora aperta e comunque divertente, in quanto l’assenza di esasperati tatticismi, con l’esemplare correttezza dei due club, ha attanagliato l’interesse del pubblico, che per una serie C2 è inconsueto. Andrea Lava, calciatore cussino aveva mancato al 5’ del primo tempo un penalty, ma alla ripresa del gioco centra le acca, accorcia le distanze, regala ossigeno al gruppo, ma è tutto provvisorio in quanto  pochi minuti dopo il mediano di mischia alessandrino “red” Righini parte quasi da metà campo e alla GUSTAV THOENI elude l’intervento di un manipolo di avversari che non fanno che spianare la strada al Monferrato. CUS PO mai si è arreso, sia chiaro, la lotta in campo c’è stata eccome, e la meta di Erik Petruzza è prova confortante per i gialloblu che la meta della “bandiera” l’hanno messa a segno.
(l'ala Forlini del Monferrato scatta e s'invola verso l'area degli Aironi, poi lancerà in meta Piacentini)

 Il finale è tutto uno show del Monferrato, e diremmo meglio di Matteo Casarin autore di due mete spettacolari, per la gioia e delizia del papà GianCarlo, dirigente del team presente tra gli spettatori, e “imprendibile” per i fotografi presenti al Comunale di Giaròle.
Alla fine della contesa ALESSANDRO CORRADO, beneventano e con Diego Baldovino alla guida tecnica dei Cadetti del Monferrato è concreto e conferma il buon momento del team: “ Contro il CUS PO la squadra era proprio al completo, e questo ci ha sicuramente permesso di giocare un buon incontro sotto tutti i punti di vista. In pratica questa era la stessa squadra che era riuscita a superare i Cadetti della Pro Recco, che attualmente occupano il primo posto in classifica nella C2. Negli altri test a volte abbiamo sofferto, soprattutto quando mancava il mediano di apertura consueto, e con il CUS Patrucco ha coperto bene i suoi impegni. Certo noi come tanti vediamo partita dopo partita, poi la promozione se ne parlerà, anche perchè non finirà con questo torneo ma andremo eventualmente incontro ad altri spareggi e non conoscendo le future avversarie è improponibile ora fare previsioni.

(Il mediano del CUS PO Finotti ha ingaggiato un duello, leale, combattutissimo con il dirimpettaio "red" Righini)

 Con il CUS PO abbiamo forse sofferto un poco in mischia, del resto loro sono piu’ organizzati di noi, sul gioco aperto siamo stati concreti. In ogni modo questo buon momento è derivato dagli allenamenti che siamo riusciti a portare avanti con maggior intensità e con piu’ atleti a disposizione. Certo durante l’inverno con quattro/cinque ragazzi ad allenarsi la domenica nei test ufficiali non potevamo certo sperare di ottenere risultati esaltanti, ora essendo primavera il letargo sembra terminato e con piu’ atleti ad allenarsi le cose cambiano.”

CUS PO tanta buona volontà, questo è certo, e un ambiente socetario altrettanto vivace con progetti per il futuro sempre positivi, con impegni nelle attività della propaganda nelle scuole di Valenza Po non possono che “sollecitare” anche la prima squadra che come primo anno di attività, e questo non si deve dimenticare, presentano un biglietto da visita invidiabile.  I seniores del CUS PO capitanati da Marco Morbelli hanno sofferto la velocità di esecuzione nel gioco all’aperto dei monferrini. DARIO PICCININ, una vita in mischia con l’Alessandria ci saluta al termine della contesa al CUS PO RUGBY PARK “

 Quest’anno per noi del CUS PO è un’anno di PARTENZA,  abbiamo ancora tanto da imparare come gruppo e come squadra. Il nostro obiettivo affrontando il Monferrato era formare la squadra, non era certo vincere il test, non siamo ancora così presuntuosi, quindi e domenica forse è mancato proprio questo. Loro sono riusciti a fare le mete e nel momento di difficoltà, come ci si è ritrovati con il Monferrato, è mancato proprio il gruppo che comunque ribadisco non si crea non si forma in sei mesi. La squadra si crea in anni di lavoro, con pazienza, ecco noi dobbiamo fare questo tipo di percorso, umile; ci stanno queste sconfitte, ci stanno queste prestazioni dobbiamo prendere solo gli errori che abbiamo fatto e cercare di correggerli. Questi ragazzi sono un insieme di realtà differenti, con qualche ragazzo di esperienza, vedi Borrelli, ma altri non hanno mai giocato a rugby. Quindi certi hanno difficoltà motorie nel movimento del rugby in se e quindi in automatico  devi pagare dazio, non ce nè per nessuno. In ogni modo questa è una buona base per partire.”                                             

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