mercoledì 4 maggio 2022

RUGBY GIOVANILE/In trionfo a Parma l'Under 15 labronica vincitrice del Trofeo Lupo Alberto

 


Under 15 del Livorno Rugby in trionfo. La squadra biancoverde, composta da validissimi atleti nati negli anni 2007 e 2008, si è aggiudicata con merito il Torneo Lupo Alberto di Parma. Un primo posto colto grazie ad una rara determinazione. È stata una giornata memorabile ed unica, di quelle che verranno ricordate anche tra vent’anni e forse più. Per i giocatori e lo staff, sveglia all’alba e, ancora assonnati, partenza in pullman alla volta della città ducale, con tanta voglia di far bene e con la concentrazione di chi ha desiderio di vincere un torneo di alto livello.


La 13° edizione del Trofeo Lupo Alberto per la categoria under 15 ha visto la partecipazione di queste blasonate società: Cus Genova, Gispi Prato Rugby, Molon Labe, Pugby Parma F.C., Wilmslow Wolves, Appia, Asd Lecco, Asd Monza 1949, Wilmslow Wolverines, Nuovo Salario, Polisportiva Lazio. Il torneo si è svolto con una fase preliminare composta da 4 gironi con 3 squadre ciascuna. Il Livorno Rugby era inserito nel girone D con gli avversari dell’Asd Monza 1949 e dal Wilmslow Wolves, provenienti dal North West dell’Inghilterra, dall’omonima città di Wilmslov. Ogni match prevedeva un tempo singolo e secco di 15 minuti al fine di rispettare il minutaggio massimo disputabile giornalmente dalla categoria under di 60 minuti in totale. I biancoverdi hanno aperto le danze del torneo contro i pari età del Monza che è andata a segno nei primi minuti  con una meta favorita da un rimbalzo beffardo. 


Questo episodio avrebbe potuto condizionare il prosieguo del cammino, ma i ragazzi non hanno perso la concentrazione , anzi hanno reagito con forza e veemenza mettendo a segno 2 mete (Tosi e Mannucci a bersaglio) e 2 trasformazioni (Isozio), fissando il risultato finale sul 14-7. Match avvincente, con ritmo molto alto da entrambe le parti. Dopo la meta subita, i labronici hanno preso le misure all’avversario e hanno espresso al meglio il proprio gioco sia nella fase di difesa sia nella fase di attacco. Il secondo confronto del girone vedeva i biancoverdi impegnati con la tanto attesa formazione inglese; c’era molto pathos da parte dei giovani atleti che per la prima volta si confrontavano con una formazione non italiana e la curiosità era tanta; a tal punto che la grinta, l’agonismo e la voglia di vincere sono stati esternati al massimo livello. La squadra si è espressa al meglio, sfiorando quasi la perfezione come sottolineato sportivamente ed in buon stile british dagli allenatori degli avversari. 


Con la formula del tempo singolo da 15 minuti, è favorita la squadra che sbaglia meno, la squadra più ordinata ed attenta, la squadra che mantiene la calma e che mette in campo tutte le proprie conoscenze. I ragazzi di Luca Isozio, Marco Antonazzo e Mario Isozio sono stati gli artefici di tutto questo, dominando il match per tutti i 15 minuti  in ogni sua fase e mostrando un rugby non da squadra under 15, ma da squadra di categoria superiore. Il tutto si è tradotto in un sonoro 19-0, con le mete di Carbonella, Tontini, Mannucci e due trasformazioni di Isozio. I labronici classificatisi primi del proprio girone a punteggio pieno, hanno staccato di diritto il biglietto per l’accesso alle semifinali dove hanno incontrato la prima classificata del girone C , la formazione di Montepulciano/Chianciano del Molon Labe. Squadra ostica e difficile, che aveva regolato nel girone preliminare le formazioni dell’Asd Rugby Lecco e del Lazio Rugby. A questo punto il cammino si faceva difficile ed interessante al tempo stesso, con l’obiettivo di conquistare la finale ed andare avanti nel torneo. Quello che, alla partenza da via Settembrini alle 6:00 del mattino, era un desiderio, un sogno nel cassetto, poteva trasformarsi in realtà. Il traguardo tanto agognato era lì, a portata di mano , ma per farlo proprio era necessario un ulteriore sforzo, un’ulteriore prova impeccabile , di quelle che sfiorano la perfezione. Ed i giovani biancoverdi oramai nel mood vittoria, hanno interpretato al meglio il proprio ruolo, volendo fortemente vincere per accedere alla finale. Anche in questo caso hanno dominato il match per tutta la sua durata , non concedendo niente all’avversario e chiudendo sul nascere ogni iniziativa. Difesa impeccabile, puntuale e coriacea, come altrettanto l’attacco che si è fatto trovare pronto a cogliere ogni minimo spiraglio per andare a segno e lo ha fatto con le mete realizzate da D’Ammando e Bargigli, condite da una trasformazione di Isozio (punteggio finale 12-0). La tanto agognata finale è stata conquistata con un ruolino di tutto rispetto, con punteggio pieno e con un gioco spettacolare. Dall’altra parte il Cus Genova, una formazione di altissimo e pari livello; come era giusto che fosse, che altrettanto si presentava a punteggio pieno dopo aver regolato le formazioni di:  Wilmslow Wolverines, Appia e Gispi Prato. Tanta emozione, desiderio, voglia, tensione  per questa finale che dopo 2 anni e 3 mesi di stop forzato per l’emergenza sanitaria e ripartenza a singhiozzo, ha rappresentato il primo vero e proprio  segnale di ritorno alla realtà di ritorno alla vita vera. Questa finale e questo trofeo al di là della loro notevole ed indiscussa importanza oggettiva e rugbistica, ha assunto un valore, un significato psicologico, morale, sociale altrettanto importante e per certi versi superiore. Questi ragazzi hanno terminato di svolgere attività vera nel lontano Febbraio 2020, trovandosi catapultati dalla mattina alla sera in un mondo diverso, in una cruda e dura realtà che non era più la loro. Perdendo i loro standard di vita, perdendo i loro punti di riferimento, dovendo abbandonare la quotidianità in ogni sua parte, e riscrivendo la stessa adattandola alla realtà dell’era Covid e di tutte le sue regole, limitazioni ed impedimenti. Un impatto pesantissimo e non facile da metabolizzare per questi giovani atleti, che però non hanno mollato. Ci hanno creduto e sono andati avanti. Hanno creduto in una ripresa , in una ripartenza, e la ripartenza è arrivata!

La partecipazione al Trofeo Lupo Alberto prima e l’accesso alla finale dopo: due segnali inequivocabile di ritorno alla nostra vita alla nostra realtà. I ragazzi di Luca Isozio,Marco Antonazzo e Mario Isozio sono scesi in campo con la voglia di vincere, con la giusta determinazione e consapevolezza di essere arrivati a pochi metri da un importantissimo traguardo; traguardo che volevano raggiungere ad ogni costo. Tutto questo lo hanno dimostrato appieno. Infatti dopo 8 minuti di gioco duro e maschio senza esclusione di colpi hanno subito la meta dei cussini. Meta che avrebbe stroncato psicologicamente qualsiasi formazione, se si pensa che il tempo totale del match era di soli 15 minuti. Invece i labronici hanno mantenuto la calma, ed hanno dimostrato di essere degli atleti veri, di essere una squadra, di avere una forza ed una preparazione tecnica psicologica superiore alla media. Nei 7 minuti finali , nonostante l’assedio e la battaglia senza quartiere messa in campo dai liguri che non volevano perdere, i livornesi hanno imposto il proprio gioco, hanno messo in campo tutti gli insegnamenti, tutto il loro sapere ed hanno realizzato 2 mete con D’Ammando e Bargagna, fissando il punteggio finale sul 10 a 5. Finale giocata da entrambe le formazioni a livelli altissimi, con gesti tecnici da parte dei biancoverdi non appartenenti alla categoria under 15 ma a una categoria superiore. Una delle tante testimonianze e prova inequivocabile ed inconfutabile è il numero dei 7 diversi realizzatori (marcatori) delle 9 mete messe a segno durante tutto il torneo. Prova di un gioco di squadra, a 360 gradi con una moltitudine di schemi diversi che possono mandare a segno dal pilone all’estremo, dalla seconda linea all’ala e così via. Gioco che spiazza e destabilizza l’avversario. Molte volte parliamo di frasi scontate, ovvie, ricorrenti, ma l’affermazione: ‘il lavoro paga’ è più mai appropriata ed attuale. Questi ragazzi con il team allenatori hanno iniziato un percorso dal lontano agosto 2021 con il ritiro del Gabbro. Un percorso lungo, duro, difficile e tortuoso. Un programma di crescita e di sviluppo che è andato avanti nonostante i mille problemi incontrati duranti il cammino; gli errori e le sconfitte incontrate sono state di monito e stimolo a fare meglio ed a crescere dagli stessi. Tutto questo li ha condotti ad oggi, ad aggiudicarsi uno dei trofei più importanti d’Italia ed a farlo nei migliore dei modi. Non solo vincendo, ma anche esprimendo un bel gioco, un gioco spumeggiante , divertente e di livello. O come qualche avversario lo ha definito apertamente ‘rugby champagne’. Squadra composta da atleti ed allenatori dedita al duro lavoro, che credono in quello che fanno e che perseguono i propri obiettivi con umiltà sino alla fine. Un ringraziamento doveroso a tutti coloro che hanno contribuito al trionfo firmato in terra emiliana. La squadra sarà impegnata nella terza fase di campionato, sabato 7 maggio presso l’impianto Corsaro di Uzzano in un triangolare con le formazioni del Valdinievole e dei Vasari Arezzo. Così in campo a Parma: Leonardo Tosi, Jacopo De Rossi, Matteo Sergio Lottini, Nicola Bargagna, Giorgio Mannucci, Lorenzo Caratori Tontini, Aldo Romano, Rocco Fazari, Diego Andreotti, Vittorio Giovanni Borgiotti, Leonardo Nanni, Cristian Isozio, Diego Norfini, Riccardo Carbonella, Edoardo D’Ammando, Mattia Bartolini, Nicola Bargigli.  (FabioGiorgi)

Nessun commento:

Posta un commento

RUGBY SERIE C - GIRONE 2 LIGURIA-PIEMONTE/ DR Ferroviaria Spezia recupera il test e batte l' U.R.P.Alessandria.

Con il campionato in sosta si è disputata la gara di recupero tra Urp Alessandria e la Dr Ferroviaria. Gli spezzini colgono una bella vitt...