giovedì 1 febbraio 2018


Scendono in campo parità e sportività.
Donne tra le allenatrici e tra gli under 12.

La CUSPO Rugby Academy nata nel giugno 2017 è nata dalla volontà di promuovere anche nei più giovani la pratica del rugby – a seguito delle anche delle richieste di tate famiglie desiderose di far continuare la pratica rugbystica - e dalla necessità di creare un 'vivaio' per gli Aironi della prima squadra che militano nel campionato di serie C2. La proposta sportiva ed educativa della CUSPO Rugby Academy si basa su un principio molto importante: l'atleta è al centro del progetto, qualsiasi atleta, senza discriminazione di genere.
Vogliamo quindi confutare l'idea che la palla ovale sia uno sport ad esclusivo uso e consumo maschile. Ci sono allenatrici donne (Patrizia Tramarin e Monda Dubini) come l'assistente Alice Zecchin, che svolgono la loro attività con grande passione. Grazie alla quale le 'quote rosa' nella Academy sono cresciute in fretta. Tacchetti e paradenti infangati non sono un problema per le sei ragazzine che si allenano in via S. Giovanni Bosco. Sono Alice Murano di 5 anni; Lisa Nosenzo di 8 anni, Emma Francescon, Maja Ciprandi, Desire Leone di 9 anni; Teresa Di Tulio di 11 anni; Benedetta Pro di 13.
Le piccole atlete si allenano e giocano con i maschietti di pari età dimostrando stessa grinta, stessa forza, stesse capacità e forse ancora più passione dei loro compagni. Passione per uno sport unico come il rugby, che – a livello giovanile fino ai 12 anni – si gioca in squadre miste.
A partire dall'Under 14 le atlete partecipano a campionati di sole ragazze. Per questa ragione il CUSPO ha manifestato la necessità e la volontà di collaborare con altre società allo scopo di permettere alle atlete di proseguire a giocare in una squadra tutta femminile. Nell'ultima riunione dirigenza, staff e genitori si sono confrontati anche su questo aspetto della Rugby Academy, confermando ancora una volta la positività per questo progetto sportivo ed educativo rivolto ai più piccoli.

(nella foto Dario Dolcino)


Progetto in cui il coach Dario Dolcino ha creduto fino alla fine e rivive nei ricordi di chi ha avuto il privilegio di essere formato rugbysticamente da lui.

Grazie a Dario molti genitori hanno imparato ad amare questo sport e a trasmettere la passione alle generazioni più giovani. Lunedì 29 gennaio è stata una giornata di lutto per il CUSPO e per la sezione rugby, ma i tanti ricordi e la riconoscenza verso Dario e verso la sua passione rimarrà nei cuori di tutti noi e nella storia del CUSPO Rugby e del rugby alessandrino in generale.

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