E’
stata probabilmente la novità più “rumorosa” dell’estate rugbystica laziale. Il
ritorno di Giampietro Granatelli alla Ldm
Colleferro Rugby 1965 ha riscosso tanto entusiasmo e
clamore. Colleferrino doc e personaggio notissimo nel mondo della palla ovale, Granatelli
torna nel club che lo vide muovere i primi passi da giocatore (e poi da giovane
tecnico) e lo fa con un grande carico di entusiasmo.
«Lasciare
Civitavecchia, dove sono stato benissimo e dove abbiamo sfiorato per due anni
l’approdo in serie A, non è stata una scelta facile e tra l’altro so che il
presidente Nastasi non l’ha presa bene. Sono dispiaciuto per questo e un giorno
vorrei chiarire la cosa con lui in maniera approfondita. Ma sono stato colpito
dal progetto che mi ha proposto il presidente Gianluigi De Vito e tra l’altro
avevo voglia di riavvicinarmi a casa, considerato che vivo a cento metri
dall’impianto sportivo del Colleferro». Granatelli avrà il ruolo (a 360 gradi)
di direttore del rugby e assieme a Walter Tosco guiderà la prima squadra
rossonera nel campionato di serie B. «Al nostro fianco – dice Granatelli –
lavoreranno anche i tecnici dell’Under 18 Damiano Massari e Marco Longo e poi
il preparatore atletico Marcello Cipriani che mi segue da diversi anni (prima
al Cus Roma, poi alla Primavera e nella Nazionale femminile oltre al periodo di
Civitavecchia, ndr). Sarà una compagine giovane, senza stranieri e con la
voglia di investire tanto nella crescita: il nostro obiettivo è quello di
essere una società formatrice di riferimento per il territorio della provincia
di Roma, puntando con forza alla valorizzazione del movimento territoriale e ad
un chiaro senso di appartenenza.
Per questo chiediamo un po’ di pazienza: il
mio lavoro e il tipo di progetto intrapreso dalla Ldm Colleferro Rugby 1965
hanno bisogno di tempo per vedere i risultati». Il club rossonero per
Granatelli è soprattutto una questione di cuore. «Ricordo quando, seguendo
l’esempio di un amico di infanzia, cominciai a fare le prime partitine: dovevo
giocare di nascosto perché mia mamma, insegnante scolastica il cui istituto era
proprio davanti al campo sportivo, avrebbe preferito il tennis per me… Ricordo
bene cosa è stato il Colleferro rugby nel corso del tempo e noi, con grande
ambizione, vogliamo riportarlo ad essere una società di primo piano»
Area
comunicazione Colleferro rugby
(da BRUNO FORMICOLA add/com. CR Lazio)
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