Ricordi di un Beach
Rugby
Sveglia alle cinque e
un quarto di una domenica di fine giugno, avvolta da un caldo amazzonico,
opprimente e incombente.
Il vento di scirocco
soffia instancabile mentre una nuvola scura e prepotente si aggrappa alla vetta
di Tavolara.
Si parte: destinazione
Bados, una rinomata località turistica a nord-est di Olbia, famosa per la
spiaggia che oggi ospiterà il beach rugby.
L’appuntamento è alle
sei, con tutti quei volontari che hanno risposto alla chiamata. Non lo fanno
per dovere, ma per amore del rugby.
C’è da rimboccarsi le
maniche: allestire la spiaggia, montare i gazebo nell’area concessa,
transennare con precisione la zona e tracciare il campo da gioco.
Il lavoro non manca,
ma ognuno sa che il successo dipenderà dall’organizzazione e, soprattutto, dalla
collaborazione.
Non ci sono gerarchie
da rispettare: il presidente è lì, mescolato ai volontari, a lavorare come uno
di loro.
Qualche ora più tardi,
tutto è pronto. Ogni cosa è al suo posto e persino il bar è operativo.
Alle nove del mattino,
il DJ alza il volume, inondando la spiaggia di rock duro attraverso le potenti
casse acustiche.
Una folla di ragazzi
si raduna nella zona premiazioni, sotto uno dei cinque grandi gazebo.
I primi a raggiungere
Bados sono i Bull Dog di Sassari, seguiti dai coloratissimi ragazzi
dell’Oristano, dall’Alghero e da tanti appassionati provenienti da tutta la
Sardegna.
Il torneo si apre con
le ragazze, sempre più numerose e sempre più agguerrite. Centinaia di curiosi
si affollano lungo le transenne, attratti dalla vivacità del gioco.
Poi è il turno del
minirugby: i piccoli scendono in campo, affrontandosi con grande rispetto delle
regole e degli arbitri federali designati dalla FIR.
Dopo le partite,
combattute ma corrette, tutti insieme si tuffano nel meraviglioso mare di
Bados, dove risate e schizzi diventano il filo conduttore della giornata.
Arriva l’ora di
pranzo: il club offre panini e bibite, mentre un barbecue gigante, poco più in
là, sforna squisiti panini con salsiccia e contorni.
Nell’area alberata
sono stati sistemati tavoli e sedie, pronti ad accogliere famiglie e squadre.
L’atmosfera è quella
di una grande festa, dove grandi e piccini si mescolano tra cibo, sorrisi e
momenti di condivisione.
Nel pomeriggio tocca
ai ragazzi. La fila per l’iscrizione delle squadre è sorprendentemente lunga,
segno del grande entusiasmo che avvolge l’evento.
Alle sedici inizia la
seconda fase del torneo: lo speaker scandisce i nomi delle squadre e il ritmo
delle partite.
Gli atleti entrano in
campo con determinazione, sollevando nuvole di sabbia e affrontandosi senza
risparmiarsi.
Con il calare del
sole, il torneo volge al termine. Ogni atleta, così come ogni società
partecipante, viene premiato.
Due splendide ragazze
distribuiscono coppe e medaglie, mentre i fotografi catturano sorrisi e
abbracci.
Si chiude così un
Beach Rugby desiderato e atteso da Olbia Rugby, dopo due lunghi anni di stop
forzato.
È stato un grande
successo, un coronamento perfetto per una stagione straordinaria delle api
olbiesi.
Ora, qualche giorno di
meritato riposo, prima che inizi il tempo della programmazione.
La nuova stagione è alle porte, e Olbia Rugby è pronta a essere, ancora una
volta, protagonista.
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