A giorni verrà ufficializzata la prosecuzione del felice matrimonio sportivo, iniziato nell’estate del 2022, tra la LundaX, azienda nazionale che opera nel settore delle telecomunicazioni, e i Lions Amaranto, la realtà rugbistica livornese attiva con la prima squadra in serie B e capace, con le sue squadre giovanili e amatoriali, di coinvolgere numerosi appassionati: sono oltre 500 i tesserati del club labronico.
Foto 1: Luciano Vitiello, CEO di LundaX (a destra), con il presidente dei Lions Amaranto Mauro Fraddanni.
I Lions Amaranto, dunque, anche nella stagione 2024/25, per la terza annata consecutiva, potranno contare su LundaX come title sponsor. La festa di fine stagione 2023/24 della società è in programma alle 18:30 di domenica 16, nel proprio splendido quartier generale dell’‘Emo Priami’ di Stagno. Verrà celebrata la positiva annata.( Foto 2: Luciano Vitiello premia Giacomo Marchi, miglior giocatore della sua squadra nella partita LundaX Lions Amaranto - Colorno cadetto.
Saranno coinvolte tutte le rappresentative amaranto. Alle 19:00 tutti i tesserati saliranno sul palco allestito appositamente e verranno immortalati con la foto ufficiale, per il cartellone dei 25 anni di vita del club stesso. La prima squadra amaranto, che negli ultimi mesi ha iniziato, con l’innesto massiccio di giovani e giovanissimi un nuovo ciclo, può, dopo il nono posto ottenuto nell’ultimo campionato di B, girone 2, alzare l’asticella.
49 SU 50. Sono già noti
i nomi di 49 delle 50 squadre che parteciperanno nella prossima stagione al
campionato di B di rugby. La 50° verrà decisa dallo spareggio (la finale
playout) in programma domenica prossima sul neutro di San Benedetto del Tronto
tra il Benevento e il VeneziaMestre: la vincente resterà in cadetteria, la
perdente scenderà in C. Dopo le semifinali playout, sono certe della permanenza
in B la Pro Recco e il Formigine. Promosse dalla C, invece, Stade Valdotain,
Sondrio, Mirano, Udine, Tigri Bari e le formazioni cadette dei Cavalieri
Prato/Sesto, della Lazio e dei Lyons Piacenza. Saranno rappresentate nella B
2024/25 ben 16 regioni: Val d’Aosta (con una formazione), Piemonte (1),
Lombardia (8), Veneto (8 o 9), Friuli (1), Trentino (1), Liguria (3), Emilia
(6), Toscana (4), Marche (2), Umbria (2), Lazio (6), Sardegna (1), Campania (1
o 2), Puglia (1) e Sicilia (3).
(Altre foto, relative alla partita vinta lo scorso 28 aprile in casa con il Formigine (altra squadra emiliana...), da circolo Crec Piaggio Pontedera)
5 PROMOZIONI, 8
RETROCESSIONI. Saranno formati cinque
gironi territoriali ciascuno composto da 10 squadre. Al termine delle 18
giornate di regular season, promozione in A2 per la prima di ciascun
raggruppamento e retrocessione per le ultime. Scenderanno in C, dopo i playout,
anche tre delle squadre che si piazzeranno al penultimo posto. Nell’ultima
annata erano 12 le squadre in ciascuno dei quattro gironi. È evidente che ci
saranno novità nella composizione dei raggruppamenti.
QUALE GIRONE? La
sensazione è che le quattro formazioni toscane – LundaX Lions Amaranto,
Firenze’31, Cavalieri cadetti e CUS Siena – difficilmente verranno confermate
nel girone con le emiliane. In attesa di conoscere la 50° squadra – e
ovviamente al netto di eventuali ripescaggi, dettati da rinunce -, le ipotesi
più probabili per le realtà della Toscana, sembrano quelle di un inserimento
nel raggruppamento ‘centro-ovest’ insieme alle liguri, ad una squadra del nord
Lazio e alle umbre, oppure senza liguri, ma con le due marchigiane, due laziali
e con le due umbre. Più difficile la creazione di un girone nord occidentale,
composta dalle quattro toscane, dalle tre liguri, dalla piemontese Ivrea, dalla
valdostana Valdotain e da una squadra della Lombardia o dell’Emilia.
VANTAGGIO
TECNICO. Sul piano tecnico, non
trovarsi a competere con il ‘solito’ plotone di squadre emiliane sarebbe, per
la LundaX Lions Amaranto, un vantaggio. Nell’ultima annata, nel girone 2 –
quello del centro, con le toscane – cinque squadre dell’Emilia Romagna (inclusa
quella della franchigia della Romagna, imbattuta, prima e promossa in A2) hanno
chiuso nelle prime cinque posizioni: contro tali – valide – formazioni, per gli
amaranto solo una vittoria – peraltro sofferta, in casa con il Pieve di Cento –
e nove sconfitte. A giudicare dai risultati degli ultimi mesi e considerato che
ben difficilmente saranno in grado di effettuare, a breve, il salto di qualità,
è, sulla carta preferibile incrociare le tre liguri, CUS Genova, Savona e Recco
e la piemontese Ivrea che hanno concluso il loro girone 2023/24, quello 1, del
nord-ovest, nella parte medio-bassa e addirittura bassa della classifica. Al di
là dell’eventuale disagio di carattere logistico, sul piano tecnico la
neo-promossa Valdotaine Stade ben difficilmente sarà in grado di lottare per il
vertice della B. Non sembra eccezionale, per la categoria, neppure il Perugia,
la squadra umbra che, al contrario della formazione ‘cugina’ del Gubbio, ha
giocato il girone 4, quello del sud e si è salvata solo all’ultima giornata.
Più quadrata potrebbe rivelarsi la formazione di Civita Castellana (provincia
di Viterbo) dei Lions Alto Lazio, capace nel girone 4 appena concluso di
cogliere un brillante quarto posto.
SOLITI NOTI. La prima squadra
dei Cavalieri giocherà nel nuovo (ed impegnativo) campionato nazionale di A1:
ben difficilmente la formazione pratese-sestese cadetta, neopromossa in B, avrà
ambizioni di alta classifica. La LundaX Lions Amaranto, nell’ultima stagione,
contro il CUS Siena e il Firenze’31, le altre due squadre toscane inserite nel
girone 2, ha rimediato quattro sconfitte su quattro; quattro vittorie su
quattro invece contro le due marchigiane, San Benedetto e Jesi, ed una vittoria
ed una sconfitta con il Gubbio l’unica squadra umbra che figurava nel girone
del centro. Contro tali formazioni, per i livornesi, sempre partite sul filo
dell’equilibrio. Ricapitolando: nella stagione 24/25 è lecito per gli amaranto
puntare a importanti traguardi e, come minimo, centrare una delle prime cinque
posizioni del proprio girone di serie B: sarebbe il miglior risultato di tutti
i tempi. E la probabile assenza nel proprio raggruppamento di Colorno cadetto,
Bologna, Modena e Pieve di Cento (l’Emilia sarà rappresentata anche dal
neopromosso Lyons Piacenza cadetto e dal Formigine, salvatosi ai playout)
potrebbe agevolare il compito di Magni e compagni.
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