Una Verona da dimenticare per la Fiorini Pesaro Rugby
I kiwi giallorossi non riescono a
espugnare il campo del Verona Rugby
La Fiorini Pesaro
Rugby torna a casa a mani vuote dal campo del Verona Rugby. La sfida in
trasferta, valida per la 2° giornata del campionato di Serie A, non ha mosso la
classifica dei kiwi giallorossi. Una Fiorini Pesaro Rugby ancora al lavoro per
trovare la dimensione giusta nel nuovo girone, che lotta fino all’ultimo minuto
ma non riesce a trovare la meta e fatica a frenare il gioco avversario.
La squadra pesarese
parte bene portando rapidamente il gioco nella metà campo veronese e andando in
vantaggio grazie a un calcio di punizione. A complicare le cose arriva
l’infortunio a Giacomo Ruffini, che ha tolto peso alla mischia di Pesaro. La
Fiorini prova a ripartire in attacco ma non riesce a finalizzare. Una Verona
cinica sfrutta gli errori giallorossi, con un calcio di punizione da metà campo
i padroni di casa si portano nei 5 mt pesaresi e segnano la prima meta. Un
cartellino giallo a Boccarossa lascia i kiwi in inferiorità numerica; Verona ne
approfitta e segna due mete su drive. Il primo tempo termina sul 19-3.
Anche nel secondo
tempo Pesaro parte bene, tenendo il gioco nella metà campo dei padroni di casa
per i primi 10 minuti, ma senza riuscire a superare la difesa veneta. Verona
inarrestabile approfitta di ogni errore giallorosso segnando altre tre mete. La
Fiorini si disunisce e perde lucidità, non riuscendo a segnare neppure una
meta. Il match termina quindi sul 40-3.
«Verona ha meritato la
vittoria, ma 40 punti di differenza tra la nostra prestazione e la loro sono
eccessivi – il commento del tecnico giallorosso Paolo Panzieri -. Abbiamo
commesso svariati errori, e in questo girone vengono sempre puniti. Dobbiamo
assolutamente migliorare in questo. Siamo partiti con un’idea di gioco che
siamo riusciti a mantenere solo per parte del match. Gli infortuni di Ruffini e
Tontini e il giallo a Boccarossa ci hanno messo in difficoltà. Abbiamo commesso
gli stessi errori di domenica scorsa, sbagliamo in attacco e veniamo puniti dai
drive degli avversari. Dovremo lavorare ancora sulle touche, che anche oggi non
hanno funzionato bene, e con i trequarti sulla salita e le scelte di gioco in
attacco».
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