IL PRO RECCO TRAVOLTO DALL’AMATORI CAPOTERRA PER 62-5
Carlo Stara: “una
vittoria da dedicare al mondo del rugby a Capoterra e a Gabriele Ambus”
Alla vigilia era
sicuramente una squadra, il Pro Recco Rugby, che incuteva timore, non solo
perché formazione retrocessa dalla serie A, ma anche perché negli ultimi anni
aveva dimostrato di essere un gruppo capace di raggiungere le zone alte della
graduatoria e giocarsi addirittura l’accesso alla serie A Elite. E invece,
questo pomeriggio, l’Amatori Rugby Capoterra ha giocato la gara perfetta,
demolendo l’avversario a suon di mete, guadagnando meritatamente i 5 punti,
vincendo con il punteggio di 62-5, ma soprattutto posizionandosi al quarto
posto in classifica.
C’è caldo ma, al
comunale di via Trento, c’è anche il pubblico delle grandi occasioni che vuole
spingere l’Amatori verso la seconda vittoria stagionale e stare vicino allo
sfortunato Gabriele Ambus, presente sugli spalti con il braccio ingessato dopo
l’infortunio subito domenica scorsa in casa del Rugby Lecco.
Condizioni meteo
ideali per giocare a rugby. Capoterra vuole cancellare l’amarezza per la
sconfitta in Lombardia. Per tutta la settimana il tecnico argentino
dell’Amatori Juan Manuel Queirolo ha lavorato con i ragazzi caricandoli a mille
cercando di far dimenticare loro quello che è stato. E il gruppo aspettava con
ansia le 15:30 di domenica al comunale per dimostrare che contro il Lecco è
stato solo un errore di percorso.
Gruppo che scende in campo determinato e con la testa al match. Dall’altra parte i liguri sono pronti alla battaglia, forti della loro esperienza e reduci dal primo successo stagionale in casa contro il Rugby Rho. Prime battute di gioco con le due squadre che si osservano e soprattutto provano a saggiare le forze. Ma passano pochi minuti dal fischio d’inizio del match, da parte del signor Sironi di Roma, e ci pensa il capitano Marcello Garau a sbloccare il risultato andando in meta. Stavolta la trasformazione porta la firma di Simone Brui. I liguri colpiti a freddo faticano nel contrastare il gioco dei padroni di casa che appaiono determinati e affamati di punti e vittoria.
La compagine ospite si sbilancia in avanti e Gardonio trova il varco giusto per riuscire a eludere la vigilanza della retroguardia ligure e firmare la nuova meta per l’Amatori. Sul 14-0 (meta trasformata da Brui) il ritmo potrebbe calare e invece i padroni di casa non abbassano l’intensità del gioco e, sfruttando il momento negativo del Pro Recco lo puniscono con le mete di Celembrini, Chibsa e Stara (due volte di fila). Al termine dei primi 40’ il punteggio è di 36-0 per Capoterra.
Al rientro in campo la
situazione non cambia: è sempre il Capoterra ad avere tra le mani le redini del
gioco con il Pro Recco che fatica in tutti le parti del campo. Nella mischia,
nelle touche e nei tentativi di mettere in difficoltà la retroguardia
dell’Amatori che funziona a meraviglia.
E in avanti le mete
arrivano come se piovesse, a firma di Aru, Balboni e Celembrini (tutte trasformate
da Brui). Iniziano anche i cambi. Il tecnico del Capoterra vuole far rifiatare
i titolari e dare spazio alla panchina. Al 18’ escono: Balbioni e Thioye ed
entrano Baldanzi e Ferrentino. Al 22’ è il turno di Uccheddu e Celembrini per
Ganga e Marongiu. Al 28’ è la volta di Stara per Contu e, infine al 35’ spazio
a Cauli che prende il posto di Brui. Sul 62-0 l’Amatori molla le redini e il
Pro Recco ne approfitta per andare in meta (senza trasformazione). L’ultimo
atto di una gara che non ha avuto storia.
Amatori Rugby
Capoterra: Thioye Uccheddu, Chibsa, Balboni, Gardonio, Oghittu, Garau, Pace,
Brui, Zucconi, Stara, Wiernes, Celembrini, Smeraldo, Aru. Allenatore: Juan
Manuel Queirolo. A disposizione: Ganga, Geraci, Baldanzi, Ferrentino, Marongiu,
Contu, Cauli.
Pro Recco Rugby:
Albarello, Noto, Avignone, Maggi, Rosa, Conca, Canoppia, Navone, Benvenuto, L.
Tagliavini, Guastamacchia, Matulli, Romano, Cinquemani, Mitri. Allenatore:
Alessandro Regestro. A disposizione: Sbarbori, Esposito, Srmijos, J. Tagliavini, Massa.
Arbitro: Simone Sironi
di Roma.
Il coach
“Effettivamente non
c’è stata partita perché, secondo me, Recco non è venuta con la giusta
determinazione o quantomeno con la cattiveria che ho visto in loro quando
giocano in casa. Quella che, sono certo, metteranno in campo in occasione della
gara di ritorno. Ritornando alla partita di questo pomeriggio al comunale di
via Trento, sono contento, perché per la prima volta abbiamo cercato
di giocare così come sappiamo e come siamo in grado di fare, e ci siamo
riusciti. Chiaro che non sempre questo ci può riuscire a causa di tanti
fattori, primo fra tutti gli infortuni. Comunque è stato un bel Capoterra. Ora
dobbiamo lavorare sulla mentalità e cercare di mantenerci concentrati e fare il
nostro gioco anche in trasferta. Nonostante le avversità. Fare il nostro rubgy,
avere la nostra identità di gioco e, quello che predico sempre, essere più
disciplinati in campo. Questa è la più grande sfida che abbiamo e che
cercheremo di superare con il lavoro settimanale. Speriamo di continuare a
maturare, a crescere e a fare esperienza, dimostrando di essere una grande
squadra da oggi fino al termine del campionato”.
Carlo Stara
Una gara che
vi ha visto protagonisti per tutti gli 80'. Sembrerebbe che contro il Pro Recco
l'Amatori abbia passeggiato. Qual è il tuo parere in merito?
“Sicuramente una gara particolare perché non sapevamo chi avevamo davanti, essendo una nuova squadra del girone. Per questo siamo scesi in campo con l'idea di dare tutto senza risparmiarci e alla fine questo ci ha premiato. Non è stata una passeggiata, abbiamo dovuto dare il massimo per ottenere il risultato finale”.
Un successo
che da morale, ma soprattutto cancella l'amarezza per la sconfitta di sette
giorni fa a Lecco?
“Dopo Lecco ci siamo posti un obbiettivo: ritrovare il nostro stile di gioco ed essere disciplinati. Abbiamo lavorato in settimana, tantissimo per ritrovare queste caratteristiche e oggi, il campo ci ha premiato. Avevamo bisogno di questo per ritrovare la strada giusta e adesso dobbiamo impegnarci ad essere costanti in questo, non solo in casa, ma soprattutto in trasferta”.
Un gruppo che,
questa è l'impressione, oggi ha dato dimostrazione di saperci fare... ma dove
può andare questa squadra?
“L'unica ambizione che abbiamo è quella di riuscire ad esprimere il nostro gioco ogni domenica. Questo ci porterà a divertirci e a darci tante soddisfazioni”.
Come detto quello
contro il Pro Recco è stato un successo netto e senza sbavature da dedicare
a....?
“Una bella domenica da
dedicare a tutta la famiglia del Rugby Capoterra che ogni weekend riesce a dare
la possibilità, a bambini ragazzi e ragazze, ne approfitto per ricordare che
stiamo cercando riportare, a distanza di anni, il rugby femminile a
Capoterra, di praticare questo bellissimo sport. Al gruppo della
Serie C che ieri è sceso in campo ad onorare la maglia. Una dedica speciale va
però a un giocatore che ha subito un infortunio la settimana scorsa, Gabriele
Ambus, che riesce comunque ad essere un pilastro per la squadra dentro e anche
fuori dal campo!”.
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