VILLA
CARCINA - Ha preso il via ieri sera, al Maw Stadium di Villa Carcina, la
prima riunione in presenza del nuovo Polo Federale per il Territorio
Bresciano. Sono nove i club che hanno aderito al progetto Federale nato
per supportare e sviluppare il settore giovanile locale – in particolare
per i classe 2005 e 2006 -. La tavola rotonda organizzata in casa dei
Centurioni di serie A – capofila di questa iniziativa - è stata
organizzata per concertare le prime mosse. La Federazione Italiana Rugby
ha infatti approvato il progetto presentato dai club del territorio, che
prevede una sorta di Polo Itinerante, che permetterà, a rotazione, di
svolgere allenamenti nelle strutture più attrezzate dell’intera
provincia. I club dalla A in giù potranno, inoltre, essere supportati da
tecnici qualificati presenti sul territorio. Un progetto, questo, frutto
della sinergia e dei tavoli di lavoro che da tre anni coinvolgono i
principali club bresciani.
Aderiscono al Polo Federale bresciano: Centurioni, Brescia, Botticino, Franciacorta, Fiumi-Borgo,
Bassa Bresciana, Rovato, Valle Camonica, Oltremella
La riunione si è aperta con il saluto da parte del presidente dei Centurioni,
Ottorino Bugatti, che ha dichiarato: «E’ una grande
soddisfazione per me che ho una lunga carriera alle spalle vedere un
numero così importante di società bresciane cooperanti e unite. Una
soddisfazione pari se non superiore a quella che ho provato quando ho
tagliato il nastro per l’inaugurazione di questo impianto sportivo che ci
ospita (il Maw Stadium di Villa Carcina, ndr). Sono sensazioni impagabili
per chi ama lo sport e il rugby. A tutti auguro un buon lavoro»
Il general Manager, Luca
Raza (FOTO FIANCO): «Il Progetto assegnato dalla Fir al polo di
Brescia vede noi Centurioni come capofila e comprende tutte le società
del territorio bresciano. Il progetto consiste nella crescita e sviluppo
dei settori giovanili del nostro territorio tramite allenamenti congiunti
tra le categorie 2005 e 2006 dei nostri club. La Federazione mette a
disposizione tecnici qualificati, i quali contribuiranno alla crescita
dei nostri allenatori e del nostro bacino rugbystico. Abbiamo così
formato un pool per questo polo composto da tecnici di vari club del
territorio per far si che siano tutti coinvolti in questa iniziativa. Gli
allenamenti si svolgeranno sul territorio e in base alla programmazione e
alla disponibilità dei campi sportivi. Il progetto è importate, ed è uno
dei primi a livello nazionale. Possiamo fare scuola ed aiutare l’intero
movimento rugbystico a crescere in maniera organica, tralasciando i
campanilismi»
Presenti all’incontro Matteo
Mazzantini, referente per il Progetto Poli della Fir
e Maurizio
Vancini , presidente comitato lombardo.
Matteo Mazzantini, referente
per il Progetto Poli della Fir: «Il progetto è trasferire quanto
maturato con l’esperienza dell’Accademia, all’interno dei club del
territorio . La Federazione ha deciso di chiedere alle società di trovare
modo di collaborare tra club per cercare di alzare il livello della
proposta sia a livello tecnico che dirigenziale, cercando di coinvolgere
più atleti e società e allenatori possibile, dando un boost alla
formazione tecnica e a tutto quello che gira attorno al mondo del rugby.
Sfrutteremo strutture belle e attrezzate, come questa del Maw Stadium, e
lavoreremo in sinergia».
Maurizio Vancini ,
presidente comitato lombardo: « Per noi è una grande soddisfazione poter
annoverare questo progetto all’interno della nostra regione. I club che
sono rappresentati sono il fiore all’occhiello del movimento regionale
quindi devo dire grazie a questi club e augurare un buon lavoro e tutto
il meglio per quanto riguarda la prossima stagione sportiva».
Nove club bresciani e 131 atleti (classe 2005, 2006) coinvolti. Sono
questi i numeri del nuovo Polo
Federale per il Territorio Bresciano, per il
supporto e lo sviluppo del settore giovanile locale. Numeri che potranno
aumentare, in quanto il polo è aperto a tutti i club del territorio
La proposta operativa, dopo essere stata presentata ai club, è stata
portata in Federazione dai Centurioni, che hanno fatto da portavoce
dell’intero movimento rugbystico bresciano
Il progetto - che risponde alla richiesta della Fir di rendere più
inclusivo il rugby, coinvolgendo le nuove generazioni – si pone i
seguenti obiettivi:
• Crescita delle collaborazioni sul territorio e conseguente crescita del
movimento
• Crescita della qualità dei tecnici
• Allineamento tecnico al percorso FIR
• Aumento dei tesserati dovuto ad una maggiore attenzione rivolta
all’individuo
• Aumento della qualità del singolo atleta
• Colloqui periodici e test dello psicologo, funzionali all’età su cui
andremo a lavorare
• Limitare abbandono
• Selezione mirata fino ad ottenere 2, 3 giocatori o più da sottoporre
annualmente ai centri di formazione permanente di Milano e Roma
• Progetto inclusivo che mantiene un numero di partecipanti limitato,
diviso per ruoli
• Garantire ai club l’indennità di formazione attraverso il
ricollocamento di risors
I club ricopriranno un ruolo fondamentale, in quanto saranno gli attori
principali per le seguenti azioni:
• Mettere a disposizione le strutture
• Predisposizione e apertura alla collaborazione
• Motivare i propri migliori atleti all’attività del Progetto Polo
Territoriale FIR
• Un bacino di circa 3000 atleti del territorio
Ciascun club porterà ad allenare 8 giocatori. I gruppi di lavoro saranno
suddivisi in due, in base alla vicinanza geografica. Una volta al mese
sarà invece organizzato un incontro collettivo
L’appuntamento ha permesso inoltre di presentare la squadra di tecnici e dirigenti
che compongono il polo territoriale bresciano:
- Massimiliano
Laube, coordinatore
- Francesco
Filippini, direttore tecnico
- Francesco
Mandelli, Allenatore di mischia
- Matteo
Pratichetti, preparatore atletico
- Andrea
Porta, video analyst
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