COSA C'ENTRA TWITCH CON LA MUSICA
Ma prima di tutto
che cos'è Twitch? E come funziona? Guida all'uso musicale di una piattaforma
che non è più da un pezzo esclusiva dei gamer
di Claudia
Mazziotta
Sarà che siamo
tutti a casa (e
sarà che Travis Scott è Travis Scott), ma negli ultimi giorni quella
che era "solo" una piattaforma (molto potente e famosa) per i gamer,
ha smesso di essere tale. E molti di noi si
sono imbattuti per la prima volta nel nuovo, misterioso, meraviglioso mondo di Twitch.tv.
La piattaforma
esiste dal 2011 ed è una delle più importanti e popolate realtà del
mondo on-line: quarta più
grande fonte di traffico Internet negli Stati Uniti;
Twitch è stata acquistata da Amazon e oggi se la batte con i colossi YouTube,
Instagram e via dicendo. Conta milioni di utenti attivi, è in continua
crescita e rappresenta un ottimo modo per fare intrattenimento in diretta.
Il peso della
musica all’interno dell’universo Twitch oggi è "esploso": tantissimi sono gli artisti che si esibiscono in streaming nel proprio
studio casalingo, fanno dj set, vengono intervistati. Alcuni musicisti suonano
i loro strumenti in acustico solo per tenere compagnia, altri danno lezioni di
chitarra. Ci sono i concerti, i festival, gli show.
Non è
una novità assoluta, la musica suona su
Twitch da molto prima della quarantena, e da molto prima che ce
ne accorgessimo. Nel 2014 Steve Aoki aveva trasmesso una performance live da un
night club di Ibiza, el 2015, Twitch aveva annunciato che sarebbe diventato il
nuovo partner ufficiale di streaming live dell'Ultra Music Festival. Certo, ora
i numeri sono diversi e pure l'attenzione della gente.
Ma cosa vuol dire
fare e ascoltare musica su Twitch? Per
capirlo, bisogna fare un passo indietro e capire innanzitutto cosa è e come
funziona questa piattaforma, che solo oggi comincia a essere esplorata
realmente nelle sue infinite possibilità. Twitch nasce come
piattaforma streaming videoludica, ossia nasce per filmare la propria
passione per i videogiochi, rendendo partecipi delle proprie sfide gli altri
amatori. Il target è in un primo momento relativamente adulto e la
peculiarità videoludica ha solo in parte relegato la piattaforma a un pubblico
maschile. In realtà oggi le ragazze ci
sono eccome e sono sempre di più, in linea con quella
diversificazione dei contenuti, del pubblico e degli attori, che sta collaudando
la piattaforma.
Twitch ha
letteralmente creato un nuovo modo di fare community: all’interno del gruppo la visibilità di un singolo utente è
proporzionale a quanto dona verso lo streamer, innescando un meccanismo molto
particolare di autofinanziamento. Twitch è gratuita, ma se vuoi accedere
alle chat esclusive o vuoi avere priorità nelle chat, che ti consentono una
maggiore interazione con lo streamer, devi abbonarti a Twitch Prime o comunque
devi fare delle donazioni a favore del canale che segui. L’utente dà qualcosa
allo streamer in cambio di riconoscimento, anche solo un saluto, ottenendo
maggiore popolarità all’interno della community.
Si
tratta di un vero e proprio patto tra streamer e
community, in cui l’uno esiste grazie all’altro. Un sistema economico
davvero particolare, che regge e controlla la popolarità degli utenti
all’interno delle community. È anche e soprattutto per questo che le community
su Twitch sono spesso affollate di appassionati e affezionati. La dimensione
intima viene, se vogliamo, accentuata anche dal fatto che attraverso
la webcam, comunque, l’utente entra iUno dei punti di forza di Twitch è,
quindi, la possibilità di impostare una connessione live, simultanea,
quasi reale tra streamer e utente, che può partecipare attivamente o
meno. La chat è parte fondante della piattaforma e parte
integrante dello show che viene proposto. Questo vale per tutti i
canali, non solo per quelli “tradizionalmente Twitch”. In quelli dedicati al
dialogo e al confronto con ospiti su vari temi, la chat continua a fare la sua
parte rendendo più coinvolgente e dinamico il live streaming, ovvio. Ma quando
si parla di musica, la situazione diventa più complessa.
Oltre
a quei canali
in cui si ascolta semplicemente musica, streammata 24 su 24
attraverso delle playlist, e oltre a quei musicisti che vogliono semplicemente
intrattenere con i propri strumenti il pubblico, sono sempre di più gli artisti
indipendenti che scelgono Twitch come nuovo percorso per costruirsi la loro
carriera. Allo stesso modo, gli artistoni, i mainstream: anche i “colossi della musica” scelgono di affacciarsi su questo palco
virtuale e sperimentare un nuovo modo di fare musica.
In
alcuni dj set e i concerti la chat si limita a un dialogo tra gli utenti;
per altre esibizioni di artisti è richiesta un’interazione maggiore con la
community, ad esempio l’artista dialoga durante la performance o chiede al
pubblico di scegliere il pezzo che vogliono ascoltare. Ci sono i grandi festival, come l’Insomnia o Tomorrowland, che venivano
streammati live e oggi replicati sulla piattaforma. Poi, ci
sono i grandi eventi, come il il One World Together at Home dello scorso 18
aprile o i dj set di Deadmau5.
Infine, gli show musicali, come Astronomical, ossia l’attesissimo e già citato
show di Travis Scott che ha attirato qualcosa come 12 milioni di persone su Fortnite e un numero ancora maggiore considerando le
varie piattaforme su cui è stato streammato, tra cui, ovviamente Twitch.tv.
n
casa, o meglio, in “cameretta” dello streamer.
Insomma:
Twitch sta diventando sempre più anche una piattaforma musicale, ma non solo.
In generale, negli ultimi anni, i contenuti di Twitch hanno ampliato la
loro offerta oltre ai videogiochi e, sebbene la piattaforma
rimanga prevalentemente dedicata al mondo dei videogame, con
videogiocatori professionisti o amatoriali, talk show relativi ai
giochi e sessioni di speedrunning dal vivo, le possibilità che
Twitch si sviluppi in altre direzioni sono molto alte.
La piattaforma,
intanto, sta raccogliendo sempre più utenti anche in Italia e, contemporaneamente, comincia ad accogliere figure nuove
di streamer, che diffondono contenuti nuovi e diversi, rivelandosi uno
strumento interessante per parlare non solo al mondo
dei videogame, ma anche a quello della musica, dell’informazione,
della divulgazione.
Nessun commento:
Posta un commento