domenica 10 maggio 2020

EMERGENZA RUGBY - CUS Catania ai tempi del COVID 19 ed un poco di storia!


Da nord a sud l’Italia del rugby ha subìto pesanti contraccolpi, e l’annullamento del resto logico considerando la gravità di questa emergenza sanitaria, ha fermato tutte le attività.
Anche in Sicilia il COVID 19, purtroppo, ha fatto le sue vittime ed ha complicato lo svolgersi delle attività sportive ma soprattutto il normale svolgersi della vita sociale.
“ Anche la città di Catania ha sofferto pesantemente questa tremenda situazione – ci ha confermato TINO LAZZARA (in foto), Team Manager del CUS Catania Rugby –  e siamo stati costretti alla chiusura totale delle attività poi fortunatamente i residenti adeguandosi alle regole anti pandemia stanno agevolando il ritorno alla vita normale, comunque piu’ serena di prima. L’emergenza sanitaria non è certo superata, ma al momento ci stiamo impegnando seriamente per riportarci al piu’ anche se gradualmente a sviluppare una normale  vita sociale. 


 Come club ci siamo impegnati tutti a dare una mano ai ragazzi ed alle loro famiglie.”
Il CUS Catania al momento dello stop obbligatorio era impegnato nel Campionato Nazionale di Serie B Girone 4, e la classifica alla mdodicesima giornata era la seguente: Primavera Roma punti 58, Avezzano 54, Arvalia Villa Pamphili Roma 45, Paganica 43, US Roma 29, IVPC Benevento e CUS Catania 27, Roma Olimpic 24, Partenope Napoli  18, Frascati R.C. 16, CLC Messina  12, Ragusa 4. Quattro le affermazione degli etnei rispetticamente nel test di Ragusa (29/39), POI NEI TEST CASALINGHI CON Partenope Napoli (22/12), Frascati R.C. (27/10) e CLC Messina (32/12).
Le nostre intenzioni ad inizio del Campionato erano piuttosto ambiziose – conferma LAZZARA – e qualche buon risultato ci ha fatto ben sperare ma, alla distanza per varie ragioni non siamo riusciti a raggiungere le posizioni da alta classifica. Del resto le squadre avversarie hanno ampiamente dimostrato di possedere un certo valore tecnico. Purtroppo il blocco del Campionato ci ha fermato proprio nel momento piu’ delicato, ed in questo periodo tra l’altro, avevamo a disposizione numerosi appuntamenti casalinghi, che ipoteticamente ci avrebbero potuto permettere di guadagnare importanti posizioni. Questo era il nostro momento migliore dell’intera stagione agonistica, in quanto avevamo recuperato alcuni atleti infortunati, e la compattezza del gruppo ne avrebbe senza dubbio guadagnato in maniera consistente.”
Giuseppe Costantino (in foto) ha guidato tecnicamente dalla panchina il team rossoblu, ottenendo anche alcuni importanti risultati, e determinante è stata la collaborazione di Carlo Leonardi ed Orazio Arancio, che hanno formato uno staff di tutto rispetto. (rr)   
 Fondato l’8 luglio 1947, Il CUS Catania rappresenta il fulcro dell’attività sportiva dell’Ateneo catanese. Fin dall’inizio, ha promosso con successo la pratica, la diffusione e il potenziamento dell’educazione fisica, la promozione di tornei ricreativo-sportivi, nonché la pratica agonistica tra i giovani.
Il Cus Catania, presieduto agli albori dall’Avv. Reno Gentile, ha visto il succedersi di uomini importanti  e di grande valore morale quali Francesco Paola, Giuseppe Consoli, Giuseppe D’Amato, Candido Cannavò, Alessandro Pennisi, Santino Granata, Giuseppe Padalino, Emilio Giardina, Antonio Musumarra, Alessandro Attanasio, Giovanni Zingali, Giovanni Arcidiacono, Cesare D’Alessandro, Federico Serra, Lucio Di Mauro.
Ai suoi inizi il fulcro delle attività girava soprattutto attorno allo stadio Cibali, dove i praticanti di atletica leggera e rugby condividevano l’impianto con la squadra di calcio del Catania. A conferma delle difficoltà iniziali basta ricordare che gli atleti cussini della lotta erano costretti ad allenarsi nella buia palestra ricavata sotto la tribuna dello stesso stadio.















Pian piano, grazie all’interesse dei Rettori, che di volta in volta, hanno attribuito un innegabile ed insostituibile valore allo sport, venne individuata all’interno della Città Universitaria un’ampia zona da poter destinare all’impiantistica sportiva.









Intorno al 1990 vennero dunque realizzate tutte quelle opere che si pongono attualmente come supporto indispensabile allo sviluppo sportivo della città di Catania, degli atleti e degli studenti iscritti al Cus.
Nel 2017 si festeggiano i settant’anni dalla nascita del CUS Catania con l’organizzazione di una serie di eventi collaterali. I circa seimila universitari, che oggi praticano sport nelle strutture dell’Ateneo catanese, rappresentano il successo più significativo di quella filosofia sportiva rimasta immutata nel corso di questi anni.
In questi decenni, inoltre, gli atleti del CUS Catania hanno raggiunto la massima serie nell’atletica leggera, nella pallavolo, nella pallanuoto, nel tennis da tavolo, nel rugby, nella pallacanestro e nell’hockey (vincendo, tra l’altro, ben dodici scudetti).
Numerosi gli atleti che hanno portato in alto il nome del Centro Universitario Sportivo e della città conquistando medaglie alle Olimpiadi, ai Mondiali, agliEuropei e alle Universiadi. Tra questi successi, possiamo ricordare l’oro vinto dal compianto Angelo Arcidiacono alle Olimpiadi di Los Angeles 1984 nella disciplina della sciabola a squadre.
Attualmente affiliato a diciannove Federazioni Sportive Nazionali, il Cus Catania nel corso della sua storia ha organizzato manifestazioni di rilevanza nazionale ed internazionale; tra queste i Campionati Italiani Universitari del 1964,  del 2005 e del 2017 nonché le Universiadi del 1997.
In occasione di questi eventi, il Cus ha mostrato le grandi capacità organizzative dei suoi dirigenti ed ha posto in una splendida vetrina internazionale i suoi atleti.
Il CUS Catania è stato insignito dal Coni con la “Stella d’oro “ al merito sportivo, riconoscimento ricevuto nel 1998 in occasione del suo 50° anniversario.
Negli ultimi venti anni, il Cus si è posto al centro del panorama sportivo catanese, vantando un’impiantistica di grande livello e una dirigenza capace di portare al vertice lo sport cittadino.

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