Flavio Fadanelli è pronto per il ritorno in campo
Tra le buone notizie in vista della prossima stagione del Bologna Rugby Club c’è il rientro in squadra del forte pilone romano Flavio Fadanelli.
Infortunatosi al ginocchio in allenamento nel novembre scorso, Flavio è restato
fuori per quasi tutto il campionato, riprendendo ad allenarsi regolarmente coi
compagni solo da un mese.
Per il coach Francesco Brolis il recupero del pilone è di grande importanza per
dare dinamicità alla mischia, che con i nuovi arrivi (per ora Balsemin, Lanzano e Cesari)
e il rientro rispettivamente di Federico Silvestri (dall’Australia) e di
Giacomo Anteghini (dalla Nuova Zelanda), garantirà al Bologna una maggior
solidità nella fasi di conquista dell’ovale.
Fadanelli, “Puma” per gli amici, nato a Roma e cresciuto nel Rugby Segni (serie
C e B), ha giocato nel Perugia in serie A e dal 2018 è una presenza fissa a
Bologna (Bologna 1928 e Bologna Rugby Club). Trent’anni, un metro e 85 per 105
chili, ottimo ball carrier, l’atleta fa appunto della dinamicità il suo maggior
pregio.
Intanto come
stai? Pronto per il rientro?
Bene, molto meglio. Ho completato la fase di rieducazione e dopo il confronto
con il fisio e l’ortopedico sto lavorando con il preparatore atletico.
Dall’inizio di giugno mi alleno coi compagni e sono fiducioso. Devo ancora
recuperare forza ma nei movimenti sto bene. Mi sento sicuro e non ho paura. Con
la ripresa della preparazione collettiva a fine agosto credo di poter lavorare
a pieno ritmo ed entro la fine di ottobre dovrei essere in campo. Non vedo
l’ora.
Il Bologna in
vista della prossima stagione ha annunciato nuovi arrivi di spessore. Torni nel
momento giusto.
Esatto, sono molto contento che la Società quest’anno si sia mossa in anticipo
e abbia annunciato nuovi giocatori di livello. Avrò l’opportunità di
migliorarmi tecnicamente giocando a fianco di atleti dell’esperienza di
Lanzano, Balsemin e a novembre di Silvestri, col quale ho giocato all’inizio
della scorsa stagione. Positivo anche il ritorno di Cesari e l’arrivo in
squadra di giocatori validi dalle giovanili – oltre ai confermati della passata
stagione -. Credo proprio che sarà un ottimo campionato, dove avremo la
possibilità di divertirci.
In questo
periodo di lontananza forzata dal campo da gioco, come è stato il rapporto coi
compagni di squadra e gli allenatori?
Ottimo, ho cercato di essere presente fin dall’inizio e spesso ho seguito la
squadra anche in trasferta. Siamo un bel gruppo e questo mi ha aiutato. Ad
essere sincero all’inizio mi sono trovato un po’ spaesato, dato che non avevo
mai subito un infortunio così lungo. Stare fuori dal campo è stata una
sensazione strana. Ottimo anche il rapporto con l’allenatore Francesco Brolis,
sono contento che sia stato confermato, ha creato una bella alchimia tra noi
giocatori.
Obiettivi per
il prossimo campionato?
Sarò scontato, ma direi promozione in serie A. Un obiettivo che in realtà avevo
anche l’anno scorso, ma poi mi sono fatto male subito e anche le cose in
generale non sono andate come pensavamo.
Personalmente ho degli obiettivi precisi. Tutti noi giocatori ne dovremmo avere
di propri. Dobbiamo migliorare le prestazioni individuali, tecniche e fisiche
e, tutti insieme, quelle della squadra, del gruppo. Io ad esempio desidero
migliorarmi in mischia chiusa, e aver la possibilità di giocare a fianco di
giocatori d’esperienza sarà preziosissimo. Lo stesso vale per i giovani già
saliti in prima squadra: sono loro sui quali dobbiamo puntare e che hanno
maggiormente bisogno di una guida, di stimoli e di obiettivi personali e
collettivi.
In passato hai
giocato terza linea centro: pilone o numero 8 nella prossima stagione?
Ammetto che giocare 8 mi piace ed è un ruolo che ben si adatta alle mie
caratteristiche. Sono sicuro che non lascerei scoperto il reparto di prima
linea, visti i prossimi arrivi e soprattutto perché i nostri giovani piloni
sono molto forti e meritano di fare esperienza in Serie B; io sono comunque
disponibile a giocare in qualunque ruolo, deciderà il coach.
Durante il
campionato si era parlato di una proposta da una squadra in serie A?
Più che una proposta ero stato io che mi ero guardato intorno per fare
un’esperienza in serie A. Le possibilità c’erano, ma poi, visto l’ottimo lavoro
che sta facendo la Società, le prospettive di crescita e gli obiettivi, ho
deciso di restare a Bologna. Desidero arrivare al traguardo con questo gruppo
di ragazzi, ai quali sono molto legato dentro e fuori dal campo. Vuol dire che
l’esperienza, in serie A, la farò sotto le Due Torri!!
(AM)
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