E’ cominciata
questa settimana, presso il centro sportivo “Filippo Cantoni” di Sorbolo
Mezzani, la preparazione dell’HBS Colorno alla nuova stagione del
massimo campionato italiano di rugby, la Serie A Elite 2023/24. Tra sedute di atletica e lavoro sui
fondamentali, questa mattina un ospite speciale ha fatto visita a capitan Bisegni e compagni, il Sindaco di
Sorbolo Mezzani Nicola Cesari.
Cesari, che ha anche
piazzato un paio di calci in mezzo ai pali, ci ha tenuto a dare il suo
personale benvenuto alla squadra, facendo un grosso in bocca al lupo alla
dirigenza e allo staff tecnico: “Sono molto orgoglioso di avervi come ospiti
qui a Sorbolo, fa sempre piacere accogliere un’eccellenza del territorio della
Bassa. Innanzitutto ci tengo a ringraziarvi per il lavoro svolto negli
spogliatoi e nella nuova sala riunioni, in secondo luogo vorrei ricordarvi che
non state calpestando un semplice prato verde, ma un campo intitolato a un
ragazzo che ho conosciuto personalmente quando si allenava qui e che vi chiedo
di onorare con dedizione e impegno. Per il resto vi faccio un grandissimo in
bocca al lupo per la stagione, sono sicuro che saprete dire la vostra”.
La mattinata
s’è conclusa coi ringraziamenti del Direttore Tecnico Stefano Romagnoli e dell’Head
Coach Umberto Casellato:
“Ringraziamo il Sindaco e il Comune di Sorbolo Mezzani per averci messo a
disposizione questo splendido impianto”, ha esordito Romagnoli. “Noi dal canto nostro
abbiamo cercato di abbellirlo, con l’obiettivo di far sentire subito a casa i
giocatori. Stiamo cercando di creare il nuovo gruppo e per farlo dobbiamo
partire da queste cose”, ha aggiunto Casellato.
Gli
allenamenti dell’HBS Colorno a Sorbolo proseguiranno per tutte e sei le
settimane di pre-stagione, poi, con l’inizio del campionato e l’arrivo
dell’autunno, a rotazione tutte le categorie biancorosse si sposteranno sul “Filippo Cantoni” per gli allenamenti.
Tra gli obiettivi del club rientra quello di organizzare anche qualche
amichevole a Sorbolo, sia con la prima squadra, che con la femminile e la
cadetta. (Manuel Piazza)
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