Da una convincente vittoria al torneo
Carletto Oddone: gli under 14 Imperia Rugby sono pronti.
Ultima
settimana di attività per gli under 14 Imperia Rugby e finale con il botto.
Settimana intensa. Si parte dalla vittoria di sabato scorso con i classici avversari
dei Salesiani Vallecrosia. Un 39 a 21 frutto di un gioco aperto e di spirito di
avanzamento, ormai un marchio di fabbrica. Gli imperiesi hanno saputo prevalere
sia pure inferiori nel numero complessivo e quindi senza molti cambi. Di
fronte, il movimento dei Salesiani ha portato 27 elementi. Niente male per una
categoria afflitta da una carenza di materiale umano. E prospettive anche in
chiave franchigia provinciale, si spera. Imperia segna sette mete, ne trasforma
cinque, c’è anche il piede di Patrick Gheza, tra le altre cose. Le
obbligatorietà per il gruppo under 14 sono terminate, dall’anno prossimo per
molti c’è il primo vero campionato. Però i ragazzi sono maturati, e molto:
tanti di loro erano alla prima esperienza. Da neofiti hanno saputo costruire
una personalità prima di tutto, crescere a livello fisico, migliorare la
tecnica. C’è ancora molto lavoro da fare, però bisogna ricordare l’encomiabile
impegno dei tecnici Flavio Perrone, un formatore non appariscente, cocciuto,
tecnico e passionale come pochi. E un Enrico Abbo sempre prodigo di consigli,
umano e osservatore, riflessivo. Martedì gran seduta di richiamo fisico mercé
il “tagliando” di coach Marco Calzia e poi strada spianata verso il “Carletto
Oddone” di Domenica 20.
Qui c’è la grande conclusione del trofeo delle Quattro
Regioni, idea e progetto di Giovanni Lisco, “nonno Giò” e doveroso omaggio ad
un incontestato leader del rugby imperiese e ligure che ha passato la palla
troppo presto. Nella speranza di avere tribune e strutture idonee ai livelli
che ormai competono al Ponente ligure, l’effigie di Carletto sarebbe da
riprodurre sugli spalti come quella di Battaglini a Rovigo. Punto. Il torneo
vive sul trofeo che vede una partecipazione multiregionale di altissimo
livello: Fiamme Oro di Roma, in primis, i leader di Reggio Emilia, l’Oltremella
bresciana e come ospite d’onore il Cus Torino: si prevede una notevole cornice
di pubblico e partecipazione di livello turistico e culturale come è tipico del
rugby, dalle 9.30 di domenica, con almeno 250 ospiti, tra giocatori,
tecnici e famiglie. Sarà la parola fine di una stagione, ma anche la promessa
di arrivederci alla prossima. E ovviamente 3118 per sempre. Sulle maglie
imperiesi e della Union Riviera il numero di cartellino di Carletto non si dimentica
mai.
(foto Claudio Valente)
(foto Claudio Valente)
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