mercoledì 17 maggio 2017

Da una convincente vittoria al torneo Carletto Oddone: gli under 14 Imperia Rugby sono pronti.

Ultima settimana di attività per gli under 14 Imperia Rugby e finale con il botto. Settimana intensa. Si parte dalla vittoria di sabato scorso con i classici avversari dei Salesiani Vallecrosia. Un 39 a 21 frutto di un gioco aperto e di spirito di avanzamento, ormai un marchio di fabbrica. Gli imperiesi hanno saputo prevalere sia pure inferiori nel numero complessivo e quindi senza molti cambi. Di fronte, il movimento dei Salesiani ha portato 27 elementi. Niente male per una categoria afflitta da una carenza di materiale umano. E prospettive anche in chiave franchigia provinciale, si spera. Imperia segna sette mete, ne trasforma cinque, c’è anche il piede di Patrick Gheza, tra le altre cose. Le obbligatorietà per il gruppo under 14 sono terminate, dall’anno prossimo per molti c’è il primo vero campionato. Però i ragazzi sono maturati, e molto: tanti di loro erano alla prima esperienza. Da neofiti hanno saputo costruire una personalità prima di tutto, crescere a livello fisico, migliorare la tecnica. C’è ancora molto lavoro da fare, però bisogna ricordare l’encomiabile impegno dei tecnici Flavio Perrone, un formatore non appariscente, cocciuto, tecnico e passionale come pochi. E un Enrico Abbo sempre prodigo di consigli, umano e osservatore, riflessivo. Martedì gran seduta di richiamo fisico mercé il “tagliando” di coach Marco Calzia e poi strada spianata verso il “Carletto Oddone” di Domenica 20.

 Qui c’è la grande conclusione del trofeo delle Quattro Regioni, idea e progetto di Giovanni Lisco, “nonno Giò” e doveroso omaggio ad un incontestato leader del rugby imperiese e ligure che ha passato la palla troppo presto. Nella speranza di avere tribune e strutture idonee ai livelli che ormai competono al Ponente ligure, l’effigie di Carletto sarebbe da riprodurre sugli spalti come quella di Battaglini a Rovigo. Punto. Il torneo vive sul trofeo che vede una partecipazione multiregionale di altissimo livello: Fiamme Oro di Roma, in primis, i leader di Reggio Emilia, l’Oltremella bresciana e come ospite d’onore il Cus Torino: si prevede una notevole cornice di pubblico e partecipazione di livello turistico e culturale come è tipico del rugby, dalle 9.30 di domenica, con almeno 250  ospiti, tra giocatori, tecnici e famiglie. Sarà la parola fine di una stagione, ma anche la promessa di arrivederci alla prossima. E ovviamente 3118 per sempre. Sulle maglie imperiesi e della Union Riviera il numero di cartellino di Carletto non si dimentica mai.

(foto Claudio Valente)

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