Una vittoria netta e
senza sbavature quella ottenuta dall’Amatori Rugby Capoterra che dopo il
recupero della scorsa settimana vinto in casa della Pro Recco, si ripete contro
una formazione ligure, battendo gli universitari del Cus Genova con il
punteggio di 49-3.
Un successo che blinda
sempre più la quarta piazza nella classifica generale con la possibilità, visto
anche il calendario, di incrementare e magari dar fastidio al Rugby Bergamo,
terza in graduatoria e prossima avversaria della formazione allenata da Juan
Manuel Queirolo.
Mancano ancora tre
turni al termine del campionato con Capoterra che deve affrontare domenica
prossima Bergamo, poi ultima in casa contro il Rugby Rho e, infine trasferta in
casa di Savona. C’è anche però da considerare il recupero che si dovrebbe
giocare dopo l’ultima giornata, in trasferta ad Ivrea. A parte quella contro i
bergamaschi, dove ci sarà da lottare, il resto sono tutte sfide alla portata
degli isolani. E’ chiaro che, con i giochi promozione oramai ampiamente fatti,
l’obbiettivo sarebbe solo quello di chiudere la stagione con un gran numero di
vittore e di punti. Indubbiamente un buon antipasto in vista della prossima
stagione.
Contro gli
universitari genovesi la gara non ha avuto storie fin dalle prime battute di
gioco nonostante il gran caldo presente al Comunale Santa Rosa. Inizio davvero
equilibrato con le due squadre che “provano” i rispettivi avversari nel
tentativo di trovare la giusta imbucata per sbloccare il punteggio. Ci prova
Genova e, ovviamente ci prova anche l’Amatori che sembra essere meglio
posizionato in campo. E dopo tanto lottare, giocare, creare e correre al 21’
arriva la meta firmata da Simone Brui. La trasformazione porta la firma di
Mattia Aru che oggi, proprio nelle trasformazioni è apparso davvero
impeccabile.
La reazione della
formazione ospite è immediata, ma non appare pericolosa anche perché Capoterra
schiera una vera e propria saracinesca a difesa dei propri pali. L’unico modo
per “infilare” i padroni di casa avviene solo su punizione e in effetti dopo
pochi minuti il signor Arturo Silvestro di Napoli concede un “calcio” che il
Cus Genova trasforma agevolmente.
C’è gran caldo al Santa Rosa tanto che l’arbitro concede il “time out” per far dissetare i giocatori. Si suda tanto, ma le idee da parte dell’Amatori sono davvero ben chiare così come la determinazione di Simone Brui che, non pago dei cinque punti realizzati pochi minuti prima, si ripete eludendo le marcature avversarie e depositando l’ovale in meta. Aru trasforma. Sul 14-3 la gara fila via liscia e senza grossi problemi con il Cus Genova che prova a riordinare le idee e a mettere in difficoltà grazie anche ad un gioco e un atteggiamento piuttosto irruento, il XV di casa.
Niente ribaltamento anche perché il Capoterra sa come affrontare l’avversario e colpirlo. E in effetti in successione arrivano tre mete firmate da Oghittu, Zucconi e Marston con Aru che non fallisce l’appuntamento con la trasformazione. Il primo tempo si chiude sul 35-3 per Capoterra.
Non soddisfatti di
quanto fatto finora e desiderosi di incrementare il bottino, in apertura di
secondo tempo arriva la nuovo meta per gli isolani. Stavolta la firma è posta
da Carlo Stara. Del resto fa tutto lui. Da una touche conquista palla e in gran
velocità supera gli avversari e deposita in meta. Il resto è una gara che
l’Amatori amministra senza difficoltà tenendo a bada gli avversari che tentano
il tutto per tutto pur di rovinare la festa ai padroni di casa.
In effetti fin dalle
battute iniziali la compagine universitaria, quasi disarmata e incapace di
reggere ritmo e confronto, ha cominciato a giocare in maniera provocatoria.
Capoterra è stata brava a non reagire anche se quasi sul finire di gara si
scatena la rissa. Balboni dopo un contrasto cade a terra e viene colpito al
volto da alcuni giocatori del Cus (azione non vista da direttore di gara). In
sua difesa arriva Sainas che viene sanzionato con un rosso. Nel frattempo anche
problemi fisici per Uccheddu (ginocchio) Vega (spalla) e Pace (ginocchio) e nei
prossimi giorni si valuteranno i danni. Rasserenati gli animi Capoterra ritrova
il sorriso nel finale con Malick Thioye autore dell’ultima meta della giornata
che fissa il punteggio finale sul 49-3 per l’Amatori Capoterra.
Il coach
“Ho visto un bel
Capoterra oggi – ammette il tecnico del Capoterra Juan Manuel Queirolo -.
L’avversario non era facile da affrontare e lo sapevamo bene. La loro
intenzione era quella di conquistare punti per trovare la sicurezza ed evitare
di venire risucchiati nei bassifondi della graduatoria. Hanno giocato alla
morte e non solo, pur di metterci in difficoltà. Ma i ragazzi oggi sono stati
davvero bravi a costruire gioco, svilupparlo e concluderlo”
Gara praticamente chiusa già dopo i primi 40’?
“Nel primo tempo
abbiamo messo a segno ben 5 mete e cinque trasformazioni. Diciamo che anche le
condizioni climatiche ci hanno aiutato tantissimo visto che, normalmente con le
alte temperature i ragazzi rendono meglio e giocano un buon rugby e soprattutto
i nostri avversari non riescono a reggere i nostri ritmi e il nostro gioco”.
In pratica il
vostro biglietto da visita?
“Del resto è quello
che stiamo cercando di recuperare come squadra, per chiudere sempre meglio la
stagione e avere delle solide basi in vista del prossimo anno”.
Poi nella
ripresa altra gara?
“Nel secondo tempo, ho
effettuato alcuni cambi, ma da parte nostra l’intensità non è cambiata, abbiamo
continuato a manovrare e ad essere molto propositivi. Tanto che Genova è
rimasta spesso a guardare e noi a punirli”. Ecco loro, fin dalle prime battute
di gioco non riuscendo a mantenere il nostro ritmo hanno cominciato a
provocare. Noi siamo stati bravi a non cadere nelle loro trappole e a mantenere
salda la concentrazione per gran parte del match, poi però quando sono andati
oltre… non è stato più rugby.
Che è successo?
“Devo dire che noi
stiamo stati davvero immaturi nel reagire, nel finale alle loro provocazioni,
ma sinceramente loro sono stati davvero sleali. Hanno cominciato a colpire a
suon di pugni i miei ragazzi, tentare le risse e quando si mettono in tre ad
aggredire un mio giocatore e arriva un suo compagno per difenderlo e l’unico a
pagarne le conseguenze è proprio lui: beh, questo non lo accetto”.
Insomma lo
spirito del Rugby stavolta si è distratto?
“Per qualche minuto
penso proprio sia andata così” Dopo questo episodio la gara è girata davvero
male. Troppo nervosismo da una parte e dall’altra. Per fortuna è arrivata la
meta di Malick nel finale che ha addolcito la pillola, ma davvero un brutto
finale”.
Non certo una
bella figura per il Cus Genova?
“Loro si sono presi da
parte nostra 49 punti e una meta più bella dell’altra compresa quella di Stara
ottenuta conquistando palla dalla loro touche, e statistiche alla mano il Cus
Genova ha una delle migliori touche del campionato, meglio anche del Piacenza”.
Tutto bene
comunque, mete, bel gioco e vittoria. Giusto?
“Come sempre positivo
tutto, anche se manca ancora qualcosa che speriamo poter recuperare nel
prossimo anno”.
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