CAPOTERRA SALUTA I SUOI TIFOSI AFFRONTANDO RHO E ASSEGNANDO IL DAVE SMITH
2024
È l’ultima in casa e,
da tradizione, è il giorno della festa per l’Amatori Rugby Capoterra che chiude
davanti al proprio pubblico la stagione e assegna il prestigioso premio
“Dave Smith” giunto alla quattordicesima edizione.
Dopo la bella, ma
sfortunata prova di domenica scorsa in casa di Bergamo, il XV allenato da Juan
Manuel Queirolo riceve la visita del Rugby Rho nel match valido per la 21
giornata. Kick off alle 15:30 al Campo Sportivo Santa Rosa.
Una sfida che non ha
certo il sapore del “rompete le righe”, in considerazione del fatto che la
compagine lombarda, attualmente posizionata al quinto posto della graduatoria,
con 48 punti (59 Capoterra), non ha molto da chiedere al campionato, ma allo
stesso tempo vorrebbe anche in qualche modo ribaltare il 25-23 subito in
casa nella gara d’andata. I presupposti
perché si possa assistere ad una bella sfida ci sono tutti. Periodo positivo per
il Rugby Rho che arriva da due vittorie di fila: contro Savona (22-11) e in
trasferta a Cernusco (32-7), prima ancora la sconfitta contro Bergamo per 63-7.
Bergamo che domenica,
invece ha punito, pur soffrendo contro una formazione ampiamente rimaneggiata
per via di infortuni e squalifiche, proprio l’Amatori Capoterra.
IL COACH Juan
Manuel Queirolo
“Affrontiamo
il Rugby Rho una squadra da metà classifica, – spiega il coach dell’Amatori
Capoterra Juan Manuel Queirolo – lontana dai posti pericolosi per la
retrocessione ma lontana anche dalle zone alte della graduatoria.
Diciamo che in qualche modo ci somigliamo. Si tratta di una formazione giovane
e, come noi, in costruzione perché anche loro hanno voglia di recitare un ruolo
di primo piano nell’immediato futuro.
In teoria dovrebbe essere una bella partita anche perché dopo quello che i miei
ragazzi hanno fatto domenica a Bergamo, i presupposti ci sono tutti”.
Cioè?
“Beh!
Contro il Rugby Bergamo, abbiamo perso, ma per almeno 50’, con una formazione
imbottita di giovani, abbiamo giocato alla pari contro una delle tre migliori
squadre del campionato.
Quest’anno il girone 1 della B era composto da dodici squadre, ma le prime tre
sono uno “step”, più avanti rispetto alle altre”.
Poi però…
“Si dopo arriviamo noi, Rho e Cernusco il resto sono formazioni che
indubbiamente meritano l’attuale posizione di classifica. Diciamo che,
quest’anno, il torneo di vari livelli”.
Domenica a
Bergamo comunque si è visto un Capoterra che nonostante le assenze ha giocato
davvero a viso aperto contro una grande del torneo. Soddisfatto?
“Ripeto, i 50’ iniziali del match mi sono piaciuti tantissimo. Abbiamo giocato
alla pari, a casa loro. Purtroppo, ancora non siamo riusciti ad avere la
quantità, la base per restare 80’ in partita.
Effettivamente con molte formazioni ci equipariamo per ciò che riguarda il
gioco e i fondamentali, ma per lo stile di gioco siamo leggermente superiori
alle grandi”.
Quindi qual è
il problema del Capoterra?
“Non abbiamo la base larga per affrontare un intero campionato mantenendo il
livello alto. Siamo una squadra corta che alla minima assenza, tra infortuni e
squalifiche, va subito in emergenza”.
Occorre allargare la rosa?
“Indubbiamente,
per poter affrontare un campionato nazionale come la serie B occorre aumentare
il gruppo.
A volte sacrifichiamo la performance, per riuscire a dare spazio ai giovani,
vero e proprio fiore all’occhiello della società, in modo che facciano
esperienza e allarghino la rosa. Senza questa base, riuscire a competere con le
prime , che si allenano almeno con quaranta elementi e dispongono di un’under
18 che non foraggia elementi per la prima squadra, perché hanno i numeri, è
davvero difficile. La quantità in pratica fa la qualità”.
(Mattìa Aru in azione durante una partita dell'Amatori Capoterra giocata a Recco - PH. R.R.)
È quasi tempo
di bilanci?
“Sinceramente sono
contento di quello che abbiamo fatto quest’anno. Ad oggi abbiamo 11 vittorie un
pareggio e 7 sconfitte. Magari con un pizzico di fortuna le vittorie sarebbero
potute essere qualcuna in più, ma comunque va bene così.
Del resto siamo la prima squadre dpo le prime tre irraggiungibili, ma i ragazzi
del Capoterra hanno dato davvero il massimo ed essere riusciti ad arrivare al
quarto posto è davvero un risultato di prestigio… indubbiamente meritato”.
Arbitro: Signor Cesare
Onori di Roma.
PREMIO DAVE SMITH
Il “Premio Dave
Smith” è un evento che a Capoterra è diventato tradizione come nei
migliori club di rugby anglosassoni, dove la storia delle squadre, dei
giocatori, delle società sono tramandate alle generazioni future per ricordare,
conoscere e servire da insegnamento e da stimolo ai più giovani.
Il caso vuole che la
persona a cui è intitolato il riconoscimento, David Smith, provenisse
proprio dalle brume d’Inghilterra e che avesse trovato a Capoterra un posto che
gli potesse ricordare la sua terra: una società di rugby.
David Smith divenne da
subito grande tifoso dell’Amatori Rugby Capoterra, tanto da chiedere di
essere accolto come socio e dirigente.
Era sempre
presente per sostenere la squadra, per incoraggiare giocatori e dirigenti, per
bere una birra in compagnia (anche due), accompagnato dalla sua gentilissima
moglie Anna e dal suo cane.
Un brutto giorno, un
male incurabile lo ha portato via e, come lui aveva sempre voluto, la
sua commemorazione fu fatta alla club-house del Campo di Rugby di Via Trento alla
presenza dei figli, di Anna e di tanti amici, la colonia inglese a Cagliari,
dirigenti, tecnici, giocatori, grandi e piccoli, e semplici tifosi che lo
avevano conosciuto ed apprezzato e goduto della sua simpatia, spontaneità ed in
tanti casi della sua amicizia.
La sera nacque l’idea del Premio Dave Smith.
La famiglia e la
società pensarono di ricordare e di perpetuare la memoria
di questo straordinario tifoso capoterrese, istituendo un riconoscimento a suo nome da
assegnare annualmente al giocatore che si era distinto
maggiormente durante la stagione sportiva, sia dal punto di vista tecnico che dal suo impegno
quotidiano nello studio, nel lavoro, nell’attaccamento alla maglia e in favore
della società.
Ogni stagione, in occasione dell’ultima partita
di campionato giocata in casa, viene
assegnato l’ambito premio. Ed ancor oggi sembra sentire dagli spalti l’immancabile
grido d’incitamento che
David rivolgeva alla squadra:
“COME ON CAPOTERRA!!!”
Albo d’oro Premio Dave Smith
Premio Dave Smith 2009/2010 Marcello Garau
Premio Dave Smith 2010/2011 Claudio Pinna
Premio Dave Smith 2011/2012 Gianmarco Baire
Premio Dave Smith 2012/2013 Bousmina Mariano
Premio Dave Smith 2013/2014 Lucas Busser
Premio Dave Smith 2014/2015 Marcello Garau
Premio Dave Smith 2015/2016 Mattia Aru
Premio Dave Smith 2016/2017 Gabriele Ambus
Premio Dave Smith 2017/2018 Marcello Garau
Premio Dave Smith 2018/2019 Lorenzo Celembrini
Premio Dave Smith 2019-2020 non assegnato (causa pandemia da covid19)
Premio Dave Smith 2020 – 2021 non assegnato (causa pandemia da covid19)
Premio Dave Smith 2021 – 2022 Carlo Stara
Premio Dave Smith 2022/2023 Roberto Peddio
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