SICELL FULVIA TOUR
RUGBY VILLADOSE - RUGBY FELTRE 28-34
MARCATORI: pt 2' e 4'
p. Piva, 8' meta Tranquillin tr. Cerchiaro, 15' meta Pavarin, 25' meta G.
Aspodello, 29' p. Piva, 34' meta Sartor tr. Cerchiaro, 40' meta Piva tr. Piva;
st 3' meta Bertelle; 11' p. Rech, 20' meta Bertelle tr. Rech, 30' meta
Manfrinato tr. Piva.
SICELL FULVIA TOUR
RUGBY VILLADOSE: Piva; Baldo, Ottoboni, Bonavigo, Pavarin; Davì, Giolo;
Romualdi, Fornasiero Canato, Moro; Bressello, Rubello; Manfrinato, Bisan,
Bagatella. Subentrati: Bazzan, A. Ramirez, Golai, Travaglini, A. Bin,
Saoncella, Di Prima. All. P. Tellarini.
RUGBY FELTRE: Dalla Rosa;
A. Garlet, Cerchiaro, L. Garlet, P. Aspodello; Sartor, G. Aspodello; Bertelle,
Tranquillin, Bona; Bilesimo, Codemo; Milani, Caprotti, Da Lan. Subentrati:
Cappelletti, Magallanes, Bertagnin, F. Garlet, Gallone, De Cet, Rech. All.
Bergamo.
ARBITRO: Gianluca
Farinelli di Reggio Emilia.
NOTE: pt 21-19;
cartellino rosso a: Cerchiaro (st 17'); cartellino giallo a: A. Garlet (pt
10'), Davì (pt 34'), Ottoboni (st 8'); punti in classifica: Sicell Fulvia Tour
Rugby Villadose 1, Rugby Feltre 5; player of the match: Tommaso Piva (Sicell
Fulvia Tour Rugby Villadose) premiato dall'ex giocatore Borsetto.
Rammarico e orgoglio
in casa Sicell Fulvia Tour Rugby Villadose. Un punto conquistato contro una
delle prime della classe, squadra costruita per le posizioni di vertice, come
il Rugby Feltre, alla vigilia sarebbe stato da prendere con tanto di firma, ma
per come è maturato, invece, rimane un po' di delusione.
Decisiva, alla fine,
sarà infatti l'ultima meta marcata dal numero 8 bellunese Bertelle, nata da un
evidente in avanti dei giocatori in maglia granata non ravvisato dall'arbitro.
Partita iniziata con
due calci piazzati di Tommaso Piva (player of the match premiato a fine partita
dall'ex giocatore Borsetto), poi la meta ospite da maul con Tranquillin.
Sorpassi e controsorpassi
continui nella prima frazione di gioco. Il Dose in superiorità numerica
(cartellino giallo per falli ripetuti ad Andrea Garlet) trova la bella meta in
bandierina di Pavarin, servito da un calcio passaggio ben calibrato da Davì.
Si gioca molto e la
migliore testimonianza è il fatto che la prima mischia arriva al 20', appena
pochi minuti in anticipo rispetto alla marcatura di Aspodello.
Piva riporta avanti i
suoi e poi Sartor trova il varco giusto.
Nonostante
l'inferiorità numerica (giallo a Davì per ingresso laterale), i polesani
difendono con le unghie e con i denti e all'ultimo respiro, Piva legge bene
l'azione offensiva feltrina, intercettando e volando in meta.
Il primo tempo si
chiude, così, 21-19.
La ripresa vede il
Feltre insediarsi nella metà campo neroverde per tutta la fase iniziale,
marcando con Bertelle da maul e poi al piede con Rech, con il Villadose ancora
sotto di un uomo (cartellino giallo a Ottoboni).
La situazione numerica
si pareggia con l'espulsione di Cerchiaro, reo di un intervento pericoloso a
terra su un avversario.
Al 20' l'azione della
seconda meta di Bertelle, che come detto, nasce da un netto in avanti della
squadra ospite e che scava il solco tra le due formazioni mettendo 13 punti di
distanza.
Nel finale, il Dose comunque
ci crede e trova in sfondamento con Manfrinato la meta che vale perlomeno un
punto di bonus difensivo.
"Chiunque viene a
Villadose adesso deve fare sacrifici - il commento a fine partita di coach
Piero Tellarini - e sudarsela fino alla fine. Vorrei che i ragazzi potessero
portare un po' più di serenità e felicità anche negli allenamenti perché poi
potranno prendersi delle belle soddisfazioni".
"Faccio i
complimenti ai ragazzi perché oggi hanno saputo offrire davvero un'ottima prova
e devono esserne orgogliosi" le parole del presidente Adriano Zamana.
"Sono fiero di
voi e, anche se sono iper competitivo e vorrei sempre vincere, oggi esco
contento per la partita che abbiamo fatto" dice il trequarti Luca Pavarin.
"Dobbiamo ripartire da qui e rimettere la stessa voglia anche negli
allenamenti, mettendoci lo stesso impegno e i numeri che avevamo prima della
partita con San Donà, perché così potremo davvero essere competitivi" la
chiusura del capitano Marcello Fornasiero Canato.
(Foto di Renato Buratto)
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