Alta Val Polcevera:
integrati è meglio. Nasce il primo Piano Urbanistico Intercomunale (PUC INT) in
Liguria
Coinvolti i
comuni di Campomorone, Ceranesi, Mignanego, Sant’Olcese e Serra Riccò
L’Alta Val Polcevera
ha il primo Piano Urbanistico Intercomunale della Liguria, che definisce
la pianificazione territoriale dei Comuni di Campomorone, Ceranesi, Mignanego,
Sant’Olcese e Serra Riccò. Una rivoluzione dal punto di vista urbanistico: cinque
comuni per la prima volta programmano l'urbanistica insieme, superando i
confini comunali con una visione unitaria.
Il Consigliere
delegato alla pianificazione territoriale Franco Senarega (foto sotto), al termine del
Consiglio Metropolitano di ieri, ha dichiarato: “Si è trattato di una sfida
ambiziosa, risultato di un lavoro iniziato nel 2017 con la sottoscrizione di
protocolli operativi tra la Città Metropolitana di Genova e i Comuni, e
proseguito con la costituzione di un ‘Gruppo di Lavoro Integrato’, formato da
tecnici ed esperti degli Enti coinvolti, incaricati per gli aspetti geologici e
naturalistici.”
Il progetto di piano è stato consegnato ai Comuni a marzo 2023 e adottato a giugno dello scorso anno con le delibere consiliari. Successivamente, il piano è stato pubblicato e sottoposto a un percorso partecipato, con incontri pubblici, e al parere degli Enti competenti, secondo quanto previsto dalla legge urbanistica regionale, ed ha ricevuto il parere favorevole all'unanimità da parte del Consiglio Metropolitano di Genova mercoledì 28 febbraio 2024.
La Consigliera
Metropolitana Maria Grazia Grondona, durante la seduta di Consiglio, si è
così espressa: "Siamo molto soddisfatti di essere arrivati in fondo a
questo percorso, è un piano impegnativo che ha coinvolto i 5 comuni dell'Alta
Val Polcevera e che ha visto un confronto costruttivo tra gli stessi, e per
questo ringrazio la regia degli uffici della Città Metropolitana di Genova e i
tecnici dei comuni"
“Il PUC INT introduce
importanti novità normative per l’ambito dell’Alta Val Polcevera – spiega
Senarega - tra cui norme urbanistiche condivise ed omogenee a livello d'ambito,
il completo adeguamento a regolamenti e linee guida regionali in materia,
coordinati in un contesto di pianificazione di area vasta. Strategie importanti
riguardano norme che incentivano l’attività agricola, con maggiore flessibilità
e possibilità di asservire terreni appartenenti a Comuni diversi e flessibilità
del piano per insediare nuove aziende agricole senza ricorrere a varianti.
Inoltre, il PUC INT disegna il sistema infrastrutturale e dei servizi a livello
di ambito, anticipando i contenuti del Piano dei Servizi e delle infrastrutture
previsto dal Piano Territoriale Generale.”
“Il PUC INT
rappresenta un esempio di cooperazione tra la Città Metropolitana e i Comuni -
conclude il consigliere - nella formazione e revisione dei Piani Urbanistici
Comunali integrati nella dimensione metropolitana. Per dare così attuazione ad
una delle funzioni fondamentali, la pianificazione territoriale, assegnata
dalla legge 56/2014 e dalle conseguenti leggi regionali, nonché alla sua
funzione di sussidiarietà e sostegno alle autonomie locali".
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