XII MEMORIAL
DADATI-ROSSI/DUE
Dopo due anni di pausa
è ritornato l’atteso appuntamento giovanile di fine stagione, che in ogni modo
raduna in quel di Piacenza alcune rappresentative Under 17 tecnicamente fra le
piu’ attrezzate. Non poteva mancare
quindi anche la Toscana che si è presentata al “Walter Beltrametti” con ben due
squadre, ed entrambe hanno espresso buoni proponimenti per il futuro.
DIEGO SACCA’ (foto sopra), Tecnico Regionale toscano, ha seguito con attenzione la “spedizione” in Emilia e senza dubbio ne ha tratto confortanti segnali.
“ Senza dubbio è stato un bene rivederci dopo tanto tempo, del resto il Dadati era e rimane un appuntamento che ormai era entrato di diritto nei nostri programmi. Quello che è cambiato in questo periodo, e questa è una constatazione agli occhi di tutti, nei nostri grandi sforzi per mantenere quella che era l’attività, e seguendo questo torneo, non posso che complimentarmi con tutti gli altri gruppi presenti a Piacenza.
(Nella foto di gruppo la Toscana 1)
Oggettivamente è vero nel gioco c’è stata poca continuità, alti e bassi nelle chiusure e nelle aperture, e fondamentalmente per quanto riguarda i ragazzi a volte è mancata quella continuità nel gioco, insomma si è potuto constatare chi piu’ chi meno ha subito questa lunga pausa, ma fondamentale era riprendere l’attività e così è stato. “
Problemi di numero ci
saranno stati in tutte le regioni, ed il gioco ne ha sicuramente sofferto, ma
la ripoartenza c’è comunque stata e il Dadati-Rossi ne è una piccola ma
concreta prova, Toscana qui a Piacenza c’erano addirittura due formazioni.
(Nella foto la Toscana 2 in campo con la Liguria)
“ Si noi in Toscana già
nel 2021 abbiamo seguito un impegnativo lavoro con la classe del 2006 –
ribadisce il livornese SACCA’ – cercando di creare per i club degli stage onde
allargare gli interessi, facendogli vivere momenti significativi per arricchire le loro esperienze. I
campionati sono ripartiti è vero ma una manifestazione del genere mancava da
troppo tempo, e per questi ragazzi era la loro prima esperienza di questo
livello. “
In questo periodo in
Toscana a livello giovanile si è lavorato in modo intenso, e sicuramente è buon
segnale per il movimento del rugby.
“ L’attività nella
nostra regione è maggiormente concentrato nelle maggiori Province – dice DIEGO
SACCA’ – quindi abbiamo delle realtà abbastanza omogenee dal punto di vista del vissuto e della
storia, dunque devo ammettere che tutte
queste realtà sia dalla parte costiera che dalla parte interna, che già prima
avevano una certa attività a livello giovanile, sono riusciti a conservare
queste caratteristiche positive pure dopo questi sofferti momenti di pause.
Vorrei fare un plauso soprattutto alle piccole Società che veramente hanno
fatto sforzi incredibili, magari mantenendo in attività quei due/tre ragazzi
rimasti permettendogli di portare avanti la loro attività nei club a loro
vicini. Da parte del territorio è stata indubbiamente una piacevole risposta,
in questo particolare ed imprevedibile scenario. “ (rr)
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