L’Amatori Capoterra si arrende all’Union Rugby
Milano
Capoterra. Il caldo,
il gran caldo che trasforma il sintetico del “Crespi” campo dell’Union Ruby
Milano, in una fornace, condanna Capoterra all’ennesima sconfitta stagionale:
61-5. Un verdetto senza appello, causato dal sedicesimo uomo in campo: le
condizioni meteo. E dire che la formazione isolana aveva preparato la trasferta
lombarda (era il recupero della decima giornata) con la solita, pignola
attenzione. Curando i particolari, provando nuovi schemi e studiando a fondo un
avversario, già di per sé difficile considerato lo spessore tecnico e fisico.
Insomma, come anticipato Gabriele Ambus nel presentare la sfida: il gruppo era
carico e, soprattutto pronto a dare battaglia. Tutto previsto tranne il gran
caldo. Sole a picco (si giocava alle 14) che ha scaldato in maniera, a di poco
esagerata il terreno sintetico, mettendo a dura prova per tutti gli 80’ un
gruppo di ragazzi, quelli del Capoterra, che pur abituati a giocare con la
calura isolana, oggi non hanno retto. La Union Rugby Milano doveva a tutti i
costi vincere per consolidare il secondo posto e rimanere nelle zone alte della
graduatoria mentre, l’obbiettivo del XV isolano era quello di fare bene e
divertirsi.
E Milano
parte subito a testa bassa e dopo soli 5’ di gioco, il XV di casa trova la
prima di tante mete che caratterizzeranno il pomeriggio. Non arriva la
trasformazione. Dall’altra parte Capoterra, pur dovendo sempre ricorrere ai
soliti cambi tattici per via delle assenze, prova a tenere testa. Le idee ci
sono. L’Amatori, come suo solito costruisce tanto, ma non riesce a chiudere le
azioni. Dall’altra parte, la compagine lombarda, non si fa pregare e, sfrutta
al meglio il gioco veloce e la determinazione di un gruppo che non vuole
rischiare distrazioni. E arrivano le mete che consentono a Milano di allungare
il passo e andare al riposo sul 40-0. Al rientro in campo anche la Union
comincia a soffrire e rallenta il ritmo. Capoterra, invece corre ai ripari
effettuando una girandola di cambi. Escono: Uccheddu, Zucca Greco, Brui e Stara
e entrano: Loddo, Dessì, Murgia, Sulis, Ambus, Carboni, in pratica quasi tutta
la panchina. Le cose sembrano andare leggermente meglio, anche se
sono sempre i padroni di casa a dettare legge e incrementare fino al 54-0. Già
perché subito dopo Celembrini, prima di essere sostituito da Mascia, trova un
pertugio nella difesa di casa e si ci infila depositando l’ovale in meta. Non
arriva purtroppo la trasformazione (arriva invece il giallo a Echazu). Nel
finale Milano non appagata, piazza ancora una nuova meta quella che, dopo la
trasformazione, determina il finale: 61-5.
Amatori Union
Rugby Milano: Morosi, Sabatiello, Caldara, Sirtori, Demolli, Marroccoli,
Grossi, Mastromauro, Ascantini, Riva, Morelli, Maresca, Signorelli, Bienati,
Bandera. Allenatore: Marco Pietro Pisati. A disposizione: Guidetti, Vitrani,
Piciaccia, Pirotta, Mussi, Crepaldi, Zanotti.
Amatori
Capoterra: Echazu, Ganga, Vecchia, Greco, Uccheddu, Smeraldo, Gardonio, Garau,
Brui, Moncada, Stara, Hagelin, Zucca, Celembrini, Aru. Allenatore: M. Garau. A
disposizione: Carboni, Sulis, Dessì, Loddo, Ambus, Mascia, Murgia.
Arbitro: Signor Stefano Zaami di Genova
Marcello
Garau – Amatori Rugby Capoterra.
“Un caldo
torrido a Milano, inaspettato, su un campo sintetico che somigliava più ad un
braciere che a un terreno per giocare a Rugby. Noi abbiamo avuto tanta
difficoltà. Partita durissima, ancora prima di iniziare. Loro molto più fisici
e soprattutto più organizzati rispetto al Capoterra che, ancora una volta ha dovuto
fare i conti con le assenze e si è presentata al “Crespi” con una formazione
rimaneggiata. Purtroppo loro hanno “messo” ritmo e noi, nonostante avessimo
preparato la gara nel migliore dei modi, non siamo riusciti a contenerli. Nel
secondo tempo, grazie anche ai cambi e alle forze fresche, abbiamo espresso un
buon gioco, li abbiamo messi, grazie alla pressione, anche in difficoltà,
riuscendo a trovare una bella meta con Celembrini. Ma la loro superiorità era
evidente. Quindi onore a loro, davvero bravi”.
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