Nordival Rovato-Amatori Capoterra 37-27 (Pt 18-13; mete 5-3)
Una sfida bella e vibrante fino all’ultimo. Due modi
differenti di interpretare il rugby, due spartiti scritti su misura per i
protagonisti di un match che ha appassionato il pubblico del “Pagani”. Il
Nordival Rovato ha spesso entusiasmato, ritmo alto, velocità e gioco a tutto
campo, ma l’Amatori Capoterra è rimasto sempre in partita puntando su quello
che sa far meglio, pick and go e rolling maul che nella red zone si trasformano
in un pericolo costante.
La squadra di casa ha fatta sua l’intera posta, e dopo
la sesta giornata è balzata al comando della classifica, l’avversaria invece ha
solo sfiorato quel bonus difensivo che con maggior fortuna avrebbe anche
meritato.
Il Nordival Rovato ha dato il meglio di se dopo il primo quarto di gara, quando
ha mostrato di avere una marcia in più, sempre in accelerazione, con ricicli
rapidi e repentini cambi fronte che hanno disorientato e sfiancato gli ospiti.
Bellissima la meta di Marco Radetic, che ha potuto schiacciare l’ovale
indisturbato grazie alla rapidità d’esecuzione dei compagni di reparto, e
altrettanto bella quella di Gregory Abeni, come ultimo attaccante in situazione
di soprannumero. Ma quando la squadra di casa sembrava aver preso in pugno il
match, ecco l’improvvisa fiammata del Capoterra. A tempo scaduto, e dopo aver
messo in cascina soltanto i punti realizzati dal piede caldissimo di Carlo
Stara, centrava il bersaglio grosso con Federico Michel trovatosi nel bel mezzo
di una maul avanzante.
Squadre al riposo con solo cinque lunghezze di scarto, una miseria pensando che poco prima il Rovato aveva dato adito ai facili trionfalismi dei tanti sostenitori che già pregustavano il sapore della vittoria.
Squadre al riposo con solo cinque lunghezze di scarto, una miseria pensando che poco prima il Rovato aveva dato adito ai facili trionfalismi dei tanti sostenitori che già pregustavano il sapore della vittoria.
Ancora un brivido per i Bresciani all’inizio della ripresa, quando soltanto il
prodigioso recupero di Davide Miglietti ha impedito al mediano argentino di
concedere il bis. E’ stata una scossa che ha ridato animo ai giocatori di casa
e son bastati dieci minuti di dominio assoluto, con l’uno-due messo a segno da
Gregory Abeni e Manuel Armanasco, per chiudere in cassaforte il bonus
offensivo.
“Siamo una squadra giovane e commettiamo ancora delle ingenuità nella gestione nel match o degli errori che rischiamo di pagare a caro prezzo”, dirà al termine coach Daniele Porrino.
Già, perché anche se la partita potrebbe sembrare chiusa a volte basta poco per rimetterla in discussione e il Capoterra è una di quelle compagini che non perdonano, esegue con scrupolo il suo piano di gioco e non puoi concedergli troppa confidenza.
Alla prima occasione i Sardi hanno preso d’assalto la difesa avversaria con il solito canovaccio: palla vinta in mischia chiusa o in touche e drive verso la linea di meta. Tentativi ripetuti ed estenuanti di sfondare, e per il Condor non c’è stato scampo. Papa Thioye e poi il piede di Carlo Stara hanno riavvicinato gli ospiti (32-20).
“Siamo una squadra giovane e commettiamo ancora delle ingenuità nella gestione nel match o degli errori che rischiamo di pagare a caro prezzo”, dirà al termine coach Daniele Porrino.
Già, perché anche se la partita potrebbe sembrare chiusa a volte basta poco per rimetterla in discussione e il Capoterra è una di quelle compagini che non perdonano, esegue con scrupolo il suo piano di gioco e non puoi concedergli troppa confidenza.
Alla prima occasione i Sardi hanno preso d’assalto la difesa avversaria con il solito canovaccio: palla vinta in mischia chiusa o in touche e drive verso la linea di meta. Tentativi ripetuti ed estenuanti di sfondare, e per il Condor non c’è stato scampo. Papa Thioye e poi il piede di Carlo Stara hanno riavvicinato gli ospiti (32-20).
Questo Rovato non conosce un modo differente di giocare, ed è un bene per lo
spettacolo.
Certo, quando commette degli errori corre dei grossi rischi ma quando lo fa con competenza risulta devastante.
Il Capoterra ne ha fatto le spese per la quinta volta, trafitto nel cuore del campo dall’imprendibile Alessandro Manchi. I diciassette punti di scarto non hanno demoralizzato gli ospiti che con la precisione di un cronometro hanno ripresentato il conto mettendo in cassa la seconda meta di giornata di Papa Thioye, del tutto identica alla prima. Finale arrembante del Capoterra alla disperata ricerca di punti classifica ma il Rovato non ha concesso più nulla anzi, di gestire il risultato non ne ha voluto sapere e ha provato a pigiare di nuovo sull’acceleratore. L’ultima occasione è toccata agli ospiti ma Carlo Stara ha fallito per la prima volta dalla piazzola e la squadra sarda è uscita dal “Pagani” a mani vuote.
Certo, quando commette degli errori corre dei grossi rischi ma quando lo fa con competenza risulta devastante.
Il Capoterra ne ha fatto le spese per la quinta volta, trafitto nel cuore del campo dall’imprendibile Alessandro Manchi. I diciassette punti di scarto non hanno demoralizzato gli ospiti che con la precisione di un cronometro hanno ripresentato il conto mettendo in cassa la seconda meta di giornata di Papa Thioye, del tutto identica alla prima. Finale arrembante del Capoterra alla disperata ricerca di punti classifica ma il Rovato non ha concesso più nulla anzi, di gestire il risultato non ne ha voluto sapere e ha provato a pigiare di nuovo sull’acceleratore. L’ultima occasione è toccata agli ospiti ma Carlo Stara ha fallito per la prima volta dalla piazzola e la squadra sarda è uscita dal “Pagani” a mani vuote.
NORDIVAL ROVATO:
De Carli, Radetic, Manchi, Squizzato, Abeni, Suardi, Festa (29’st Belotti), Vezzoli (16’st Milani), Quaglia, Armanasco, Rossini (16’st Corsini), Miglietti (33’st Volpini), Saviello (28’st Blagojevic), Pavesi (40’pt Napoli), Byaoui. (Abbiatici). Allenatori: Porrino e Bergamo.
De Carli, Radetic, Manchi, Squizzato, Abeni, Suardi, Festa (29’st Belotti), Vezzoli (16’st Milani), Quaglia, Armanasco, Rossini (16’st Corsini), Miglietti (33’st Volpini), Saviello (28’st Blagojevic), Pavesi (40’pt Napoli), Byaoui. (Abbiatici). Allenatori: Porrino e Bergamo.
AMATORI CAPOTERRA:
Melegari, Celembrini, Palmisano, M. Garau (12’st Loddo), Stara, Michel, Baire, Busser, Lupi, Thioye, Ferrarese (22’pt Sainas), Tevdoradze, Poloni, N. Garau (9’st Greco), Guariglia. (Ganga, Ciprietti, Cojana, Ambus). Allenatore: Villagra.
Melegari, Celembrini, Palmisano, M. Garau (12’st Loddo), Stara, Michel, Baire, Busser, Lupi, Thioye, Ferrarese (22’pt Sainas), Tevdoradze, Poloni, N. Garau (9’st Greco), Guariglia. (Ganga, Ciprietti, Cojana, Ambus). Allenatore: Villagra.
ARBITRO: Merli
di Ancona.
MARCATURE:
5’cp Suardi, 10’cp Stara, 20’ m Radetic tr Suardi, 26’cp Stara, 27’m Abeni, 37’cp Suardi, 40’m Michel tr Stara; 43’m Abeni tr Suardi, 47’m Armanasco tr Suardi, 51’m Thioye tr Stara, 59’m Manchi, 63’m Thioye tr Stara.
5’cp Suardi, 10’cp Stara, 20’ m Radetic tr Suardi, 26’cp Stara, 27’m Abeni, 37’cp Suardi, 40’m Michel tr Stara; 43’m Abeni tr Suardi, 47’m Armanasco tr Suardi, 51’m Thioye tr Stara, 59’m Manchi, 63’m Thioye tr Stara.
NOTE: Cartellino
giallo Lupi (22’pt). Man of the match: Andrea Saviello. (le foto sono di Stefano Delfrate)
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