martedì 6 giugno 2017

CUS GENOVA e RUGBY BERGAMO 1950, domenica prossima sul  Campo neutro del  D.L.F. di Alessandria (ore 18,00) si contenderanno la Coppa Walter Piccoli, che assegna l’ambìto alloro alla  squadra migliore Under 16 del Nord Ovest. E’ l’annuale trofeo messo in palio dal Comitato Lombardo e che coinvolge club liguri, piemontesi e lombardi che hanno svolto attività agonistica nei Campionati di categorie regionali, con passaggio ad una fase interregionale e che logicamente non hanno preso parte al Girone di Elite. La conquista del Trofeo non concede il diritto di partecipare alla futura attività nell’Elite, bensì assegna un miglior punteggio per il Ranking necessario per affrontare agevolmente i barrages in programma a settembre. A Bergamo c’è ovviamente soddisfazione per aver raggiunto questa finale, ed a confermarlo è AGOSTINO GOTTI, Direttore Tecnico del club giallo/rosso/nero, che come prima squadra ha preso parte ad un campionato di Serie B di un certo spessore tecnico: “ Sicuramente giocare nel girone veneto  ci sono dei pro e dei contro, nel senso che in un simile torneo si trova molta competenza, mediamente superiore rispetto  al girone lombardo, di Serie B, almeno parlo delle mie esperienze raccolte in questi ultimi anni, fisicità alta, e questi potrebbero essere i contro.

(Agostino Gotti formato dal R.F.U., già consulente del CR Lombardo e di molti club del Nord Italia)

 Parallelamente diventano i pro perchè  essendoci piu’ competenza  e piu’ organizzazione, in media è molto meno arrembante, con meno confusione in campo, maggiore correttezza, insomma si vive un rugby di livello piu’ alto e piu’ ordinato. Alla fine le squadre come la nostra del Bergamo affrontare gente piu’ professionale ci ha fatto bene, e così merito all’allenatore della prima squadra, Danilo Beretta, che ha ben SPALMATO i momenti di carico nelle situazioni piu’ critiche della stagione agonistica. Inizialmente infatti ha fatto giocare il team in modo piu’ arrembante per cercare di incamerare punti salvezza, in situazioni non conosciute, e poi una volta prese le misure degli avversari  ha riprorogrammato la preparazione per i momenti adatti ad ottenere la salvezza dalla retrocessione. E’ stato molto bravo in quanto dopo molti decenni  è riuscito a salvarsi in Serie B,  e salvarsi bene, mentre negli anni precedenti andavamo su per poi immediatamente retrocedere l’anno dopo.  “
E così è stato ovviamente, la salvezza è arrivata,  ma con avversari come Petrarca Padova, Paese, passati poi ai play off con gli euganei promossi in Serie A, Villorba, CUS Padova, Grifoni Oderzo (i Cadetti del San Donà), Mirano, Mogliano, Rubàno, Feltre, Villadose, unico avversario lombardo i Caimane di Bondanello, le speranze di posizionarsi tra le prime della classe era proprio improponibile.

(La prima squadra del Rugby Bergamo)

“ Del resto affrontare certi club, come per esempio il Petrarca, puoi capire cosa vuol dire rugby totale (RUGBYTOTALE lo conosciamo per nome n.d.r.), la squadra è riuscita a conquistare bonus insperati con squadra blasonate – prosegue GOTTI – o vincendo a sorpresa per pochi punti, vuol dire che si è vinto delle partite vere, non si puo’ parlare di fortuna. Del resto nelle categorie giovanili lo sviluppo di questo club è piuttosto evidente. Non a caso quasi tutti gli anni ci ritroviamo a giocare in queste categorie con il CUS Genova. Danilo Beretta ha fatto esordire parecchi giovani che potrevano giocare nella Under 18 come fuori quota, e quando tu hai cinque ragazzi in prima squadra di questa età  vuol dire che sei stato bravo a tirarli su, a prepararli per giocare a questi livelli. “

(L'Under 16 del Rugby Bergamo)

Domenica prossima si chude il discorso stagionale con la finale sul terreno neutrale alessandrino, non nuovo per questi appuntamenti, e senza dubbio le due compagini saranno seguite dal calore del proprio pubblico che coglierà l’occasione per trascorrere un’altra buona e sana giornata di rugby!
“ L’Under 16 che è arrivata a questa finale era allenata da Simone Quadrio – dice AGOSTINO GOTTI , D.T. Bergamo – io avevo funzioni da supervisore sia a Bergamo che contemporaneamente a Pavia con i Longobardi, ed ero in campo tutti i giorni.  Siamo partiti con due squadre e siamo riusciti a fare tutte le partite con le due formazioni comprese le panchine, e questo puo’ già ritenersi un successo. Ogni domenica abbiamo schierato  sia i ragazzi del gruppo GIALLO, che per noi è la formazione base, sia del gruppo ROSSO, che sono piu’ evoluti, e il secondo successo è l’aver constatato un innalzamento qualitativo della base molto consistente.

(Simone Quadrio coach dell'U16 orobica)

 Anche in questo caso è stato bravissimo Simone Quadrio, un grande pilastro delle nazionali giovanili di qualche tempo fa, bravo soprattutto perchè ha fatto capire a questi ragazzi il rugby come deve essere inteso, certo non all’agonismo esasperato, al successo obbligatorio, ed ha creato nel lungo periodo un programma di crescita del singolo, ed alla fine i risultati si sono visti. Ti ricordo che alla fine del girone di andata il Bergamo U16 era solo quarto in classifica. “

Agostino Gotti è un serio professionista di formazione e metologia di allenamento, importato dallo stesso bresciano da  diciassette anni dal modello inglese, presentando questo programma a Società e scuole, e l’accesso alla finale Under 16 del Bergamo è una piccola prova della validità della metodologia portata avanti.   

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