CUS GENOVA e RUGBY
BERGAMO 1950, domenica prossima sul
Campo neutro del D.L.F. di
Alessandria (ore 18,00) si contenderanno la Coppa Walter Piccoli, che assegna l’ambìto
alloro alla squadra migliore Under 16
del Nord Ovest. E’ l’annuale trofeo messo in palio dal Comitato Lombardo e che
coinvolge club liguri, piemontesi e lombardi che hanno svolto attività
agonistica nei Campionati di categorie regionali, con passaggio ad una fase
interregionale e che logicamente non hanno preso parte al Girone di Elite. La
conquista del Trofeo non concede il diritto di partecipare alla futura attività
nell’Elite, bensì assegna un miglior punteggio per il Ranking necessario per
affrontare agevolmente i barrages in programma a settembre. A Bergamo c’è
ovviamente soddisfazione per aver raggiunto questa finale, ed a confermarlo è
AGOSTINO GOTTI, Direttore Tecnico del club giallo/rosso/nero, che come prima
squadra ha preso parte ad un campionato di Serie B di un certo spessore
tecnico: “ Sicuramente giocare nel girone veneto ci sono dei pro e dei contro, nel senso che in
un simile torneo si trova molta competenza, mediamente superiore rispetto al girone lombardo, di Serie B, almeno parlo
delle mie esperienze raccolte in questi ultimi anni, fisicità alta, e questi
potrebbero essere i contro.
(Agostino Gotti formato dal R.F.U., già consulente del CR Lombardo e di molti club del Nord Italia)
Parallelamente diventano i pro perchè essendoci piu’ competenza e piu’ organizzazione, in media è molto meno
arrembante, con meno confusione in campo, maggiore correttezza, insomma si vive
un rugby di livello piu’ alto e piu’ ordinato. Alla fine le squadre come la
nostra del Bergamo affrontare gente piu’ professionale ci ha fatto bene, e così
merito all’allenatore della prima squadra, Danilo Beretta, che ha ben SPALMATO
i momenti di carico nelle situazioni piu’ critiche della stagione agonistica. Inizialmente
infatti ha fatto giocare il team in modo piu’ arrembante per cercare di
incamerare punti salvezza, in situazioni non conosciute, e poi una volta prese
le misure degli avversari ha
riprorogrammato la preparazione per i momenti adatti ad ottenere la salvezza
dalla retrocessione. E’ stato molto bravo in quanto dopo molti decenni è riuscito a salvarsi in Serie B, e salvarsi bene, mentre negli anni precedenti
andavamo su per poi immediatamente retrocedere l’anno dopo. “
E così è stato ovviamente,
la salvezza è arrivata, ma con avversari
come Petrarca Padova, Paese, passati poi ai play off con gli euganei promossi
in Serie A, Villorba, CUS Padova, Grifoni Oderzo (i Cadetti del San Donà),
Mirano, Mogliano, Rubàno, Feltre, Villadose, unico avversario lombardo i
Caimane di Bondanello, le speranze di posizionarsi tra le prime della classe
era proprio improponibile.
(La prima squadra del Rugby Bergamo)
“ Del resto affrontare
certi club, come per esempio il Petrarca, puoi capire cosa vuol dire rugby
totale (RUGBYTOTALE lo conosciamo per nome n.d.r.), la squadra è riuscita a
conquistare bonus insperati con squadra blasonate – prosegue GOTTI – o vincendo
a sorpresa per pochi punti, vuol dire che si è vinto delle partite vere, non si
puo’ parlare di fortuna. Del resto nelle categorie giovanili lo sviluppo di
questo club è piuttosto evidente. Non a caso quasi tutti gli anni ci ritroviamo
a giocare in queste categorie con il CUS Genova. Danilo Beretta ha fatto
esordire parecchi giovani che potrevano giocare nella Under 18 come fuori
quota, e quando tu hai cinque ragazzi in prima squadra di questa età vuol dire che sei stato bravo a tirarli su, a
prepararli per giocare a questi livelli. “
(L'Under 16 del Rugby Bergamo)
Domenica prossima si
chude il discorso stagionale con la finale sul terreno neutrale alessandrino,
non nuovo per questi appuntamenti, e senza dubbio le due compagini saranno
seguite dal calore del proprio pubblico che coglierà l’occasione per
trascorrere un’altra buona e sana giornata di rugby!
“ L’Under 16 che è
arrivata a questa finale era allenata da Simone Quadrio – dice AGOSTINO GOTTI ,
D.T. Bergamo – io avevo funzioni da supervisore sia a Bergamo che contemporaneamente
a Pavia con i Longobardi, ed ero in campo tutti i giorni. Siamo partiti con due squadre e siamo
riusciti a fare tutte le partite con le due formazioni comprese le panchine, e
questo puo’ già ritenersi un successo. Ogni domenica abbiamo schierato sia i ragazzi del gruppo GIALLO, che per noi
è la formazione base, sia del gruppo ROSSO, che sono piu’ evoluti, e il secondo
successo è l’aver constatato un innalzamento qualitativo della base molto
consistente.
(Simone Quadrio coach dell'U16 orobica)
Anche in questo caso è stato bravissimo Simone Quadrio, un grande
pilastro delle nazionali giovanili di qualche tempo fa, bravo soprattutto
perchè ha fatto capire a questi ragazzi il rugby come deve essere inteso, certo
non all’agonismo esasperato, al successo obbligatorio, ed ha creato nel lungo
periodo un programma di crescita del singolo, ed alla fine i risultati si sono
visti. Ti ricordo che alla fine del girone di andata il Bergamo U16 era solo
quarto in classifica. “
Agostino Gotti è un
serio professionista di formazione e metologia di allenamento, importato dallo
stesso bresciano da diciassette anni dal
modello inglese, presentando questo programma a Società e scuole, e l’accesso
alla finale Under 16 del Bergamo è una piccola prova della validità della
metodologia portata avanti.
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