La partita di domenica all’Oval
Stadium potrebbe benissimo ricalcare la trama del famoso romanzo di Stevenson
“Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde” e si perché pare proprio
che il team azulgrana abbia due facce, una nel primo tempo fatta di una mischia
chiusa devastante ed un bel gioco al largo mentre l’altra è quella balbettante
e piena di errori vista nel secondo tempo.
Coach Marshallsay schiera nel
pacchetto di mischia Giacobbe, Panetta e Massone in prima linea, Viancini e
Gargiullo in seconda, Benveduti, Palomba e Pidalà nella terza linea. Prima
linea inedita ma che parte forte e che in mischia chiusa si impone in maniera
devastante. Ottima la prestazione del pilone Edo Giacobbe all’esordio da
titolare, perlomeno fino all’uscita per infortunio. Tallonate tutte le nostre e
vinte quasi tutte quelle su introduzione torinese. Purtroppo non riusciamo a
concretizzare troppo tutta questa superiorità. Giovenco al nove come al solito
dà concretezza e solidità, distribuendo i palloni ai trequarti che pasticciano
un po’ troppo. Arriva comunque la segnatura di “FraRatta”, su un calcio di
liberazione del Cus Torino, presa al secondo rimbalzo, slalom e via in meta.
“Dave” Marshallsay non trasforma.
La linea dei trequarti azulgrana,
orfana di Tazio Marcellino (a cui auguriamo una pronta guarigione dopo
l’ennesima operazione al crociato) schiera “Leo” Giallorenzo all’apertura
mentre nei centri rientra dopo un lungo stop Ricky “Foulard” Filippone. Secondo
centro Tommy Colloca mentre alle ali Dave Marshallsay e Francesco Rattazzi,
estremo “AndreBarbone” Falchi.
Il primo tempo come detto
nettamente dominato dall’Amatori si chiude sul 12 a 0 con meta di Palomba
trasformata. Troppo pochi i punti nel carniere per il gioco espresso, fatto di
alcune giocate ottime ma vanificate da banali errori di handling. Buono
comunque il rientro di Filippone che dà solidità a tutto il reparto arretrato.
Lo spartiacque dell’intervallo ci
è fatale. Con il passare del tempo nella seconda frazione perdiamo confidenza e
aumentano gli errori, gli avanti non si contano, facciamo insomma resuscitare
il Cus Torino che poco alla volta ci mette in difficoltà. Proviamo a reagire ma
ogni volta vanifichiamo lo sforzo con un fallo o una scelta sbagliata. Questo
da vigore al Cus Torino che risale il campo e segna. Ora siamo in mentalmente
in trincea, le idee annebbiate e gli errori sempre più numerosi non ci
permettono di gestire alcune situazioni favorevoli. Inizia la girandola di
sostituzioni, ma a nulla serve, è sofferenza fino alla fine quando subiamo la
meta definitiva che trasformata porta il risultato sul pareggio. Il Cus Torino
non ruba nulla ed esce imbattuto dal campo azulgrana. L’Amatori dovrà
sicuramente capire cosa non ha funzionato nel secondo tempo e soprattutto
imparare ad essere più cinica e pragmatica, riuscendo a trasformare i momenti
di superiorità in punti reali da segnare sul tabellino.
foto e articolo Nuccio F.
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