lunedì 30 gennaio 2017

Ciao Piero,
hai passato la palla troppo presto, noi rugbysti diciamo così, te ne sei andato in silenzio, con educazione. Sei stato il mio presidente, ho combattuto al tuo fianco mille battaglie sportive sui campi periferici di Piemonte e Liguria, ho gioito e sofferto e ora resterai per me il battagliero presidente dell’US Rugby Novi. Ricordi distanti affiorano in questi momenti, già ti conoscevo, tu Liberale come la maggior parte della mia famiglia, portasti la palla ovale a Novi, raccogliendo intorno a te un gruppo di liceali vogliosi di rincorrere sui campi i rimbalzi imprevedibili del pallone. I primi allenamenti all’ippodromo Romanengo e poi la grande avventura, il primo campionato, 1980….una vita fa. Prima partita al mitico Collinetta, contro Cuneo, in prima linea Arturo Frattoni 15 anni, io 17 anni da compiere e tu a farci da chioccia li davanti. Vincemmo inaspettatamente e da li nacque un movimento, un gruppo fantastico di amici che ancora oggi porta i colori biancoverdi del rugby novese in giro per l’italia. Ricordo i tuoi placcaggi, ricordo il tuo essere fondamentalmente timido e schivo ma pronto ad aiutare chiunque di noi ne avesse bisogno. Un signore vero che in campo si trasformava in un guerriero.

L’ultimo ricordo che ho di te è sugli spalti di Pasturana a seguire i ragazzi di oggi, che ho l’onore di allenare, la tua voce ad incitarli, era per entrambi un po tornare ragazzi e ricordarsi quando quelle maglie biancoverdi le portavamo noi.
Ora sei pronto per il tuo ultimo viaggio, in paradiso ( i Piloni vanno solo in paradiso, l’inferno lo hanno già conosciuto in campo ) troverai Enrico, Carlo, Cico, la Lu e insieme ritornerete a rincorrere un sacco di vento….fatevi buona compagnia, i tuoi compagni, i tuoi amici ti ricorderanno per sempre.
Ciao Piero
Il tuo Pilone destro

PIERO BOVONE, 59 anni di età, impiegato di Banca a Novi Ligure, lascia moglie e tre figli. Casualmente lo scorso giugno venni a conoscenza, da un amico di Novi, dell’incidente occorso all’ex Presidente del Club biancoverde. Raccogliendo qualche ciliegia da un albero nel suo giardino, cadde malamente, e sfortunatamente divenne tetraplegico. Una paralisi del torso e di tutti gli arti conseguente ad un trauma e di seguito per certe complicazioni è arrivato il decesso. Personalmente Piero Bovone lo ricordo vagamente, quando negli anni ’80 nelle rare occasioni che mi “inviavo” per l’allora quotidiano genovese IL LAVORO, a seguire i test di Serie C con i vari club del Savona o del Sestri, ed era sempre presente sugli spalti del Collinetta.
 (Nella foto Bovone è il primo da sin. accosciato)
 Era uno dei dirigenti che la domenica sera, come tanti, “tempestavo” di telefonate (allora non esistevano i cellulari e bisognava cercare l’interlocutore per mari e monti)  per avere risultati della prima squadra, che comunque solo giocando con una formazione ligure poteva rientrare nei programmi del quotidiano il quale si limitava alle notizie locali. Chiedevo risultati anche delle selezioni giovanili del Novi, sapendo bene che non sarebbero mai state pubblicate essendo Società “oltre confine”; peccato ora con RUGBYTOTALE avremmo potuto dilungarci a nostro piacere.   E come dice il tuo amico ALESSANDRO, lassu’ avevi già un posto prenotato! (r.r.)


 R.I.P. 

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