Pesaro
Rugby, il ritorno di Pozzi dopo 8 mesi: “Prepariamoci: dopo tre partite in tre
mesi ci attende una Poule tutta d’un fiato”
La Paspa Pesaro Rugby ha
all’orizzonte un’altra domenica senza mete, mischie o placcaggi. La Poule
Retrocessione è stata ulteriormente rimandata (si comincia il 12 febbraio), ma
la squadra di Ernesto Ballarini non se ne sta con le mani in mano.
Ieri il ritmo-partita è stato
mantenuto alto nell’amichevole a Jesi con un allenamento congiunto alla squadra
che milita in serie B. Un’abitudine che in questo inverno sta abbattendo i
campanilismi visti i precedenti due allenamenti congiunti con Fano.
“Allenamenti
proficui che ci aiutano nella difficoltà di gestire un’inattività che ci sta
portando a giocare una partita al mese – racconta il vice-allenatore e
prima linea Andrea Pozzi – Dalla vittoria
sul Gran Sasso del 18 dicembre, alla partita del 15 gennaio con la Primavera,
torneremo a giocare il 12 febbraio. Praticamente tre partite in tre mesi”.
Pozzi è forse uno di quelli che più
di altri può beneficiare della sosta prolungata: “Sono tornato in campo per uno scampolo di gara contro la Primavera e
devo dire che il ginocchio sta rispondendo bene dopo la riabilitazione. Non
giocavo da otto mesi, ovvero dalla finale che ci ha consegnato la serie A. Però
ci serve la partita per vagliare al meglio la crescita di condizione. Anche con
la Primavera, a dispetto della sconfitta, abbiamo fatto vedere cose
interessanti che avrebbero avuto bisogno di una partita che gli desse seguito”.
Tornato in campo duecento giorni
dopo la rottura dei crociati, Pozzi ha trascorso 9 gare dalla prima fase e una
di ritorno in mischia: “Due situazioni
molto diverse che in questi due anni ho imparato a conciliare – spiega – Quando sei a bordo campo, devi essere rapido
ad analizzare i problemi e tramutare quello che vedi in indicazioni istantanee.
Sul campo, di tempo per ragionare ce n’è meno, ma l’esperienza ti insegna a
trasferire più velocemente possibile ai tuoi compagni la giusta carica e la
giusta predisposizione alla lotta che serve in ogni frangente”.
Per la Paspa è una sosta con pro e contro: “Da
un lato ci aiuta a curare al meglio situazioni fisiche delicate (vedi
Jashitashvili e Del Bianco) – analizza – Dall’altro
sappiamo che quando ricominceremo a giocare sarà un tour de force durissimo.
Prolungando questa sosta, è lecito attendersi 8-9 partite di fila. Che è un
ritmo ravvicinato difficilmente gestibile per chi è in Eccellenza, figurarci in
un semi-professionismo come il nostro. Stiamo già lavorando su un turnover
ragionato che ci permetta di essere al massimo in tutte le battaglie. Perché
non possiamo arrivare all’ultimo mese con gente spremuta che non sta in piedi”
Domenica i turni di recupero
decreteranno chi fra Benevento e Capitolina sarà la sesta avversaria della
Poule Retrocessione. Preferenze? “Assolutamente
no – dice Pozzi – Noi non siamo una
squadra che può fare calcoli, siamo una squadra che sa solo che da ora in
avanti ogni minuto sarà decisivo. Se lo si sbaglia non si torna indietro, ma si
deve dare tutto per rimediare”
Nessun commento:
Posta un commento