Union Riviera Rugby schianta lo Stade Valdotain: buona
la prima
Primo ostacolo superato, ma cammino ancora lungo.
Domenica pomeriggio la Union Riviera Rugby ha giocato una partita vibrante di
fronte ad uno Stade Valdotain sceso in Liguria con molta determinazione. C’era
timore per questo primo confronto interregionale di spessore nel girone di
promozione di C1. La scorsa stagione era stato un calvario: impegni
ravvicinati, necessità di rosa ampia, avversari, ovviamente, molto rilevanti.
Aosta è fra questi, terzi nel duro girone di qualificazione piemontese.
Il terreno è pesante per la pioggia caduta più di un
giorno prima e non permetterebbe un bel gioco. Limite soprattutto per la Union,
che deve fare la partita. E la fa, dall’inizio. C’è una bella pressione e lo
Stade non riesce ad uscire dalla propria metà campo. In ogni caso mette in
mostra una mischia di alto livello, di solito vincente nei raggruppamenti
ordinati e forte nelle fasi statiche. La pressione corsara genera un calcio di
punizione sfruttato a dovere da Calzia. Oggi gran percentuale della piazzola
per lui.
(Sylvain Masson e Federico Piana al termine del test)
Ancora, la Union arremba e tiene una mischia da buona
base. Zat fa il break, la palla viaggia verso destra e si inserisce Gabaglio,
che va in meta per una nuova trasformazione di Calzia. Va detto: il gioco delle
ali pesanti al centro del gioco e lo svariare di un Vallarino volitivo anche in
difesa, nonostante un terreno non ottimale per lui, hanno creato problemi ad
una difesa avversaria in generale attenta. Ampia prestazione di placcaggio per
gli ospiti rossoneri: l’apertura corsara Roggero ha avuto il suo daffare per
filtrare tra le maglie avversarie con i suoi inserimenti palla in mano.
Il tecnico aostano, Eric Gleyze, ringhia dalla
panchina. Aosta si rimette in carreggiata e raccoglie due punizioni, sfruttando
il buon gioco di mischia. L’estremo Baccilieri li sfrutta in entrambe le
occasioni. 10-6. La partita si dipana esaltando i placcatori, tra cui spicca il
corsaro Piana. Gran lavoro per tutte le seconde linee. Si prova anche il gioco
manovrato, con i fraseggi che spesso vedono errori di handling. Palla fangosa e
poco grip. Peraltro le variazioni di gioco e la mobilità dei giocatori Union
permettono una seconda segnatura con Delbecchi, che viola una difesa slabbrata.
E Calzia trasforma.
La reazione di Aosta è veemente e basata sulla potenza
della mischia. E proprio da una di queste esce il mobilissimo mediano di
mischia Vincenzo Rossi che si invola in meta. Partita riaperta, però Baccilieri
non trasforma.
Nel secondo tempo lo Stade cerca di prendere il
pallino del gioco ed avanza a forza di punizioni. La battaglia un ruck è
notevole. Ne fa le spese il corsaro Bellifiori, che esce per ferita
sanguinante. Entra Vazio e giocherà molto bene. Va detto. La panchina della
Union, pur priva di figure come Dalpiaz o De Castro, è lunga, assortita,
esperta e di qualità. In ogni caso proprio quelle punizioni portano lo Stade
nei 5 metri avversari. Touche, ottima maul avanzante e va in meta l’esperto
tallonatore e capitano Massimo Gontier. La posizione è angolata e Baccilieri
non trasforma.
Una punizione di Calzia tiene lontani i leoni aostani
e la mischia Union inizia a tenere maggiormente, per cui lo Stade è costretto
nuovamente nei suoi 22. Esce il volitivo Zat per Castaldo, che è ormai un allenatore
in campo. C’è ordine. E volontà. I ripetuti attacchi alla linea di meta da
parte corsara portano all’espulsione temporanea dell’estremo di rimpiazzo
avversario. Lo sbandamento degli ospiti viene sfruttato proprio con la mischia.
È Barbotto ad aprire la scatola dei regali. Sono 27 i punti dei locali, con la
bella trasformazione di Calzia, che più avanti si concederà anche una giocata
al piede per sé stesso sulla fascia destra. Giocata di finezza in una partita
molto boscaiola. Entra Di Franco per Ferrua e va in terza linea, poi il
coriaceo Franzi per Correddu. Respiro alle prime linee. Poi anche Trucco per un
positivo Gabaglio, vera spina nel fianco e non solo della difesa avversaria.
Standing ovation per lui da parte del numeroso pubblico. Trucco è un rinforzo
prezioso, dopo la lunga squalifica. E ancora c’è Neyra per Vallarino e
Moschetta per Piana. Il linguaggio del corpo dice male agli aostani, che
rischiano ancora: la Union sarebbe in meta, ma l’in avanti è maligno. Ne
sortisce però la punizione sul punto precedente. Si accende infine una mischia
dove l’onesto Franzi, puntello di prima linea, si incunea in meta e suggella il
match con il suo vinavil personale. Come detto, buona la prima e ora inizia il
bello. Finale generalmente fangoso e canti di vittoria per Masson che lascia la
congrega. Il compito è finito ? Lo vedremo al Pino Valle finora inespugnabile.
Formazione Union iniziale: Piana, Barbotto, Correddu;
Masetto, Ferrua; Bellifiori, Masson, Novaro; Zat, Roggero, Gabaglio, Vallarino,
Battistotti, Delbecchi, Calzia.
SERIE C1
POULE PROMOZIONE (I GG.)
Union Rugby
Riviera – Stade Valdotaine 32/16
CUS Pavia –
Savona 20/25
Ivrea –
Amatori Novara 10/40
CLASSIFICA:
Novara, Union Riviera e Savona punti 5, CUS Pavia, Ivrea e Stade Valdotaine 0.
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