Tra le tante novità della stagione 2023/24, il Bologna Rugby
Club ha annunciato due nuovi giocatori, il rodigino Alberto Biondi e il salernitano Oreste Cannoniero.
Atleti
di formazione e ruolo diversissimi tra loro ma attratti da Bologna per gli
stessi motivi: un luogo dove poter studiare e lavorare a misura di rugbista.
Nel
corso degli anni il Bologna Rugby ha goduto delle attenzioni di atleti che
nella città delle Due Torri hanno deciso di trasferirsi per motivi di studio o
lavoro. Attenzioni per altro ricambiate da parte della Società, che ha sempre
cercato di agevolare gli studenti e i lavoratori che a Bologna decidono di
trovare le migliori opportunità di crescita.
Oreste Cannoniero (a destra nella foto),
classe 2001, studente di Giurisprudenza, arriva da Salerno. Come mai a Bologna?
Era un po’ che
ci pensavo, ho completato a Salerno il terzo anno della magistrale. Mi mancano
ancora due anni. Cercavo un luogo dove poter coniugare la carriera
universitaria a quella sportiva. Bologna era la mia prima scelta. L’Università
è prestigiosa, in città si vive bene e il Bologna Rugby è una società solida e
ambiziosa. So che quasi tutti i ragazzi frequentano l’università. Credo sia il
luogo perfetto per crescere, progredire sotto tutti i punti di vista. Mi sono
presentato, sono stato accolto benissimo e ora sono qui!
Come atleta, qual è la tua storia?
Sono cresciuto
nel Rugby Salerno, dove ho giocato fino ai 16 anni, per poi passare al
Benevento, dove ho finito le giovanili e giocato sei stagioni in serie A e B.
Lo scorso anno, in B, ho giocato con l’Arechi Salerno.
Il tuo ruolo?
Mediano di
mischia, estremo o apertura, ruoli che ben si adattano alle mie caratteristiche
fisiche (un metro e 74 per 73 kg).
Obiettivi?
Imparare,
crescere tecnicamente e come atleta. Come nello studio, anche nel rugby desidero
imparare, migliorarmi, mettermi alla prova. Sul ruolo ad esempio, sono aperto
alle scelte che farà l’allenatore. Anche se ho giocato più come mediano di
mischia, provare seriamente come apertura, e guadagnarmi il posto in squadra,
sarebbe una bella opportunità. Queste prime settimane di allenamento sono state
molto positive: bell’ambiente, tecnici preparati e tanti nuovi amici coi quali
giocare. Ora sta a me dimostrare di meritare la fiducia che mi è stata
data.
Alberto Biondi (a sinistra nella foto),
classe 2000, laurea in Scienze politiche, arriva da Rovigo. Come mai a Bologna?
Tra pochi
giorni inizio un periodo di tirocinio al Resto del Carlino di Bologna, il
giornalismo mi piace, soprattutto d’inchiesta, e vorrei seguire questa
professione. Sono qui per imparare. Il Bologna Rugby lo conosco perché vi
giocano cari amici coi quali sono cresciuto, da Giovanni Visentin al fratello
Luca a Guido Quadri. So che è una bella società, con obiettivi precisi. Con
Brolis infine ci conosciamo dai tempi del Valsugana.
Come atleta, qual è la tua
storia?
Sono cresciuto
nel Rovigo, dove ho giocato fino a 19 anni, chiudendo con l’Elite Under 19 e
presenze in serie C. Nelle ultime quattro stagione ho giocato nel Valsugana in
serie A. Purtroppo, con il Covid di mezzo, non si è giocato tantissimo, ma è
stata una bella esperienza.
Il tuo ruolo?
Flanker o
tallonatore. Personalmente preferisco giocare in terza linea, ma ho una buona
esperienza in entrambi i ruoli, che ben si adattano alle mie caratteristiche
fisiche (97 kg per un metro e 78).
Obiettivi?
Fare una nuova
esperienza, uscire dalla “comfort zone” del rugby veneto. Conoscere nuove
realtà, nuove persone. E poi, soprattutto, giocare, tirare fuori il mio meglio
come atleta e come persona e… vincere. Giocare a rugby mi piace, ma se si
vince, di più.
Sui nuovi arrivi il commento
del direttore tecnico Francesco Brolis.
L’attrattiva
di Bologna per i rugbisti c’è sempre stata, soprattutto tra gli studenti
universitari, ma quest’anno devo dire che stanno arrivando veramente ottimi
elementi.
Biondi lo conosco dai tempi del
Valsugana e poco tempo fa l’avevamo pure cercato per capire se era interessato
per un trasferimento al Bologna. Una strada che sembrava chiusa e che si è
improvvisamente riaperta grazie all’opportunità lavorativa al Carlino. E’ un
ottimo atleta, con una buona esperienza in serie A. Cannoniero non lo conoscevo, è stato
lui a presentarsi e mi ha fatto subito una buona impressione. E’ volonteroso,
preciso e con una gran voglia di crescere anche come rugbista. Per ora è nella
rosa della Prima squadra e credo proprio che presto potrà dare un valido aiuto
alla squadra.
La
prossima settimana, sempre a Bologna per studio, arriveranno altri due o tre
ragazzi promettenti, giovani ma già con una buona esperienza. Li valuterò
insieme al mio Staff, ma sulla carta potrebbero essere anch’essi molto utili.
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