Importante non era correre veloce, importante era saper frenare! E’ così che si è sviluppata la splendida affermazione del Genoa (4 gol a 1) sull’attonita Roma.
(L'islandese Gudmundsson atleta difficile da fermare per la difesa romana)
La luna piena che svettava sopra lo stadio Luigi Ferraris ha portato fortuna al “Grifone” che ha saputo correre veloce quando era il momento giusto, e nel contempo ha saputo tamponare le pur pericolose iniziative della squadra guidata in panchina da un incredulo Mourinho. Roma quasi spocchiosa, convinta di recuperare il fulmineo svantaggio siglato da un dirompente Gudmundsson, campione nei dribbling, e nel seguito della contesa dopo il pareggio ottenuto da un perfetto colpo di testa di Cristante, quasi arrogante.
(Il portiere Josep Martinez in grande serata)
Ma proprio da quei momenti si è compreso che le due principali “frecce” giallorosse, vale a dire Lukaku, marcato stretto, e uno spento Dybala, non erano nella serata giusta, mentre le veloci e repentine azioni in contropiede dei liguri creavano serio scompiglio per la linea difensiva degli ospiti. Retegui segnava una rete spettacolare su perfetto assist di Thorsby, entrato in sostituzione dell’acciaccato Badelj, e terminava il primo tempo. E nel secondo tempo, con Strootman fuori per infortunio, sostituito dal turco Kutlu, e con De Winter al posto di Sabelli, era la Roma ad orchestrare a centrocampo, e le principali insidie arrivavano dal lato curato da Spinazzola che con i suoi cross in area “pungeva” la difesa rossoblù. Josep Martinez metteva in mostra di cosa sa fare, e senza dubbio con Thorsby, Vasquez, coriaceo franco bollatore, Dragusin che piace ad alcuni club della Premier inglese, e Bani risultavano gli atleti che hanno interpretato alla lettera cosa significa saper “frenare” al momento giusto.
(Mateo Retegui ancora a segno, è il goleador dei rossoblu')
La partita ha vissuto momenti tecnici di rilievo, ed alcune situazioni di gioco convulso, con qualche scontro di troppo, per ultimo la gomitata al volto subita da Kutlu appioppata da Mancini, sottovalutata dall’arbitro Daniele Orsato. Negli ultimi minuti di gioco il gran finale che chiude così una partita che rimarra’ negli annali del club genoano.
(Il centroavanti dei romani Lukaku ha trovato un marcatore spietato sulla sua strada, Vasquez ha espresso grinta e carattere a josa)
Intanto si fa avanti Morten Thorsby in evidenza con un perfetto colpo di testa in area di rigore a chiudere il discorso siglando la terza rete, e poi una vera apoteosi, con primi attori non solo la gradinata nord bensì tutto lo stadio a gioire per la classica segnatura, di sinistro, del brasiliano Messias, entrato in campo nei minuti finali. Per il Genoa è arrivata la prima affermazione casalinga nell’attuale Campionato di Serie A TIM, e già il pensiero è rivolto alla prossima trasferta di domenica prossima in quel di Udine. (rr)
(Il trentaduenne brasiliano Junior Messias ha dimostrato preziosità stilistiche non indifferenti, oltre al gol del quattro a uno)
RISULTATI SERIE A TIM VI GIORNATA ANDATA
GENOA – Roma 4/1, Frosinone – Fiorentina 1/1, Inter – Sassuolo 1/2,
Monza – Bologna 0/0, Lazio – Torino 2/0, Napoli – Udinese 4/1, Kuventus – Lecce 1/0, Empoli – Salernitana 1/0, Cagliari – Milan 1/3, Hellas Verona – Atalanta 0/1.
Inter e Milan punti 15, Juventus 13, Atalanta 12, Napoli, Lecce,
Fiorentina 11, Frosinone e Sassuolo 9, Torino 8, GENOA, Lazio, Hellas Verona 7,
Monza 6, Roma 5, Salernitana, Udinese ed Empoli 3, Cagliari punti 2.
(FOTO DI GENOA CFC)
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