E così è arrivata un’altra sconfitta con il minimo scarto (1/0), ed ancora nei minuti finali! Il Genoa lascia lo stadio di via del Mare di Lecce con un pugno di mosche dopo aver affrontato la squadra di casa ancora imbattuta dopo cinque gare.
Se si guardano le statistiche del test è chiaro che subendo diciotto tiri, anche se solo tre diretti in porta, mentre quelli a favore sono limitati ad otto, con uno solo nella porta pugliese, la sconfitta della serata appare piu’ che inevitabile. Il Genoa ha subito già dai primi minuti di gioco un vero assalto da parte dei giallorossi, e Aron Martìn messo a controllare lo svedese Almqvist non è apparso da subito in grado di controllarlo adeguatamente. Dopo il primo cartellino giallo quindi è arrivato al 36’ anche quello rosso, e ovviamente la squadra con un uomo in meno non poteva che chiudersi a riccio.
(A destra l'olandese Kevin Strootman in azione)
E dire che sino a quel momento della partita il possesso palla era stato del Genoa, ed una miriade di passaggi a favore poteva far credere di portare in porto un risultato almeno di parita’. A quel punto il regista Ramadani prende in pugno la situazione e continua a ispirare azioni sempre piu’ pericolose per la difesa ligure, sempre piu’ in affanno.
(Josep Martinez, qui in uscita, incolpevole del gol subìto per leggera deviazione quanto involontaria di Frendrup)
Giocare piu’ di cinquanta minuti in inferiorità numerica non è certo agevole per nessuno, ed il solo Gudmundsson cercava invano l’azione a sorpresa. Arrivava invece il gol beffa del transalpino Oudin, a sette minuti dal fischio finale, agevolato da una leggera ma decisiva deviazione di Frendrup. Lecce sugli altari allora, fra le prime della classe, Genoa in sofferenza anche se proprio nei minuti finali e di recupero con l’entrata in campo di Ekuban la ricerca del tanto sognato pareggio sfuma inevitabilmente. Bisogna andare avanti e sabato prossimo sara’ ancora il Luigi Ferraris a fungere da dodicesimo fuori campo ad incoraggiare i propri beniamini che se la vedranno con una sempre temibile Roma. (rr)
(Mateo Retegui isolato in attacco nulla ha potuto contro una rocciosa difesa pugliese)
FOTO GENOA CFC TANO PECORARO
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